Anziani raggirati con la classica “Truffa del figlio”: arrestati a Napoli due giovanissimi. Avevano tentato tre colpi a settembre scorso
PESCARA – Sarebbero gli autori di una serie di gravi truffe in danno di persone anziane nella provincia di Pescara nel periodo di settembre dello scorso anno, due giovanissimi napoletani arrestati dai Carabinieri.
I militari dell’Arma della Compagni di Penne, su delega della Procura di Pescara, dopo una lunga indagine, i Carabinieri della Compagnia di Penne, hanno eseguito un’ordine di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Pescara, nei confronti di 2 persone, un 19enne ed un 24enne, pregiudicati, entrambi gravemente indiziati di essere responsabili di “truffe” in danno di persone anziane.
L’operazione è stata portata e termine nella provincia di Napoli e i Carabinieri abruzzesi sono stati supportati dai comandi dell’Arma territorialmente competenti,
Le indagini del Nor della Compagnia di Penne, dirette dalla Procura di Pescara, hanno infatti consentito di una serie di elementi che hanno portato a ricostruire il coinvolgimento dei 2 giovani nella commissione di truffe in danno di persone anziane residenti nella Provincia di Pescara, lo scorso settembre.
La modalità esecutiva era sempre la stessa e la truffa messa in atto era quello del figlio coinvolto in un grave incidente che doveva versare una grossa somma di denaro.
Fingendosi impiegato delle poste, assicuratore, avvocato o Carabiniere, il “telefonista” diceva che un familiare doveva saldare un debito per il “ritiro” di un pacco o che un figlio aveva provocato un incidente stradale, che l’assicurazione era scaduta e quindi, per “sistemare” le cose, sarebbe stato necessario consegnare denaro o gioielli.
In seguito, un complice passava a prelevare quanto richiesto a casa delle vittime, che solo ore dopo, parlando con i propri familiari, scoprivano il raggiro.
I due, in concorso tra loro, avevano contattato telefonicamente un’anziana del posto dicendole di appartenere alle Forze dell’Ordine ed informandola che sua figlia aveva avuto un incidente stradale: aveva investito un uomo rischiando il carcere e per evitare ciò doveva corrispondere la somma di 8.000 euro.
La truffa non veniva consumata perché l’anziana 75enne, grazie anche alle numerose campagne d’informazione effettuate dall’Arma dei Carabinieri e dalla Prefettura di Pescara, interrompeva la comunicazione e telefonava ai Carabinieri di Penne.
Nella stessa giornata, con lo stesso modus operandi, i due arrestati, avevano inoltre consumato una truffa ai danni di una donna 82enne, facendosi consegnare 4.200 €, denaro poi recuperato dai Carabinieri e restituito alla vittima.
I militari, grazie ad indagini anche tecnicamente complesse, hanno potuto quindi ricostruire i fatti e ricondurre gli episodi in questione ai due presunti autori del reato che, partiti da Napoli con auto noleggiate, sceglievano le vittime tramite ricerche fatte sul web.