“E SE…” Mostra personale dell’artista Gianmarco Rossi nel Palazzo Municipale di Tagliacozzo fino al 9 agosto
TAGLIACOZZO – Dal 2 agosto al 9 agosto 2024 nell’atrio del Palazzo del Municipio di Tagliacozzo in Piazza Duca degli Abruzzi si potranno ammirare le opere del giovane artista Gianmarco Rossi in una mostra personale dal titolo “E SE…”, a cura di Marta Valente.
L’esposizione che gode del patrocinio della Città di Tagliacozzo, sarà inaugurata il 2 agosto alle ore 18, in presenza dell’artista e del Sindaco Vincenzo Giovagnorio.
Undici le opere realizzate con varie tecniche, dalla pittura ad olio alla scultura, fino all’installazione sonora. Il giovane artista viterbese ha voluto così mettersi in gioco, proponendo al vasto pubblico della città marsicana, la sua prima personale.
“E SE…” è una mostra che racconta di tutti. Con le sue opere Gianmarco Rossi si addentra nei più profondi moti e disturbi della mente umana. Nei suoi quadri gli individui, nudi e soli, producono morte, soffocando la propria esistenza.
Entrare in contatto con queste opere può essere un modo per conoscere se stessi e acquisire consapevolezza che solo l’uomo può agire su sé stesso.
La ricerca artistica di Gianmarco Rossi si è inizialmente concentrata sul corpo umano e su come la mente possa cambiarlo, a tal punto da modificarne mostruosamente i connotati. Partendo dalla sua esperienza personale ha cercato, tramite l’arte, di realizzare rappresentazioni visive di disagi interiori comuni. Il corpo, da intimo involucro di ossa e organi, diventa artefice di un suicidio: l’esistenza che porta alla non esistenza.
Concentratosi prima sulla pittura, si è poi dedicato in tempi più recenti alla sperimentazione scultorea utilizzando materiali poveri, ad esempio corrugato e fil di ferro.
Gianmarco Rossi, nato a Viterbo nel 2001, vive e studia a Roma per poi laurearsi in pittura all’Accademia di Belle Arti. Durante questi anni, nel pieno sviluppo della sua ricerca artistica, partecipa a varie mostre non soltanto nella capitale, con un collettivo di artisti.
Le parole dell’artista: «Un giorno, mostrando le mie opere ad una persona che non vedevo da tempo, mi disse “sembrano tutte così tristi, mi mettono angoscia […] la prossima volta torna con qualcosa di più bello e felice”. Così ho iniziato a domandarmi se esistesse una reale correlazione tra felicità e bellezza. Non c’è bellezza nel dolore? È da qui che parte la mia ricerca artistica».
La mostra sarà accompagnata da un’installazione sonora a cura del collettivo artistico Gruppo MAGMA fruibile individualmente tramite un QR Code.