L’Associazione Comuni Comprensorio Pescarese revoca il permesso alla struttura per anziani del Sindaco di Lecce Barile. Ospiti da trasferire in Rsa

LECCE NEI MARSI – Grossa e probabilmente inaspettata tegola per il Sindaco di Lecce nei Marsi, Augusto Barile, riguardo alla sua attività legata ad una struttura per anziani di cui sarebbe il titolare.

Il Suap dell’Associazione Comuni Comprensorio Pescarese, infatti, seguendo peraltro un provvedimento dell’Ufficio Igiene Prevenzione della Asl, ha revocato alla struttura di Barile il permesso ad operare. La decisione della Asl1 a monte di tutto, peraltro, prevede che la struttura trasferisca i suoi ospiti in una struttura adeguata.

Il tutto è stato res noto, da un gruppo di consiglieri comunali in aperto dissenso con il Sindaco Barile del quale contestano programma e metodi di azione.

In sintesi, il Suap dell’Associazione dei Comuni del Comprensorio Pescarese ha revocato con effetto immediato l’autorizzazione rilasciata alla Struttura s.c.a.r.l. “Tuttinsieme” di proprietà al 99 per cento del Sindaco Barile. Il Suap, aggiungono i consiglieri, ha disposto, inoltre, che il Comune provveda allo sgombero ed al trasferimento degli ospiti presso altra struttura regolarmente autorizzata.

«Il provvedimento – spiegano i consiglieri -fa seguito alla revoca del parere igienico sanitario disposta dal Dipartimento di Prevenzione della Asl n. 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila in data 17 luglio, Prot. n. 0136791/24.

Inoltre, lo stesso Dipartimento di Prevenzione ha disposto che tutti i pazienti ospitati nella struttura in questione devono essere prontamente trasferiti presso una Rsa, cioè in una struttura socio-sanitaria, certificando per tal modo che i pazienti in questione sono stati trattati in tutti questi anni in una struttura che non era in possesso dei requisiti necessari per lo svolgimento dell’attività assistenziale appropriata.

Il Sindaco Barile – concludono – è stato anche amministratore di tale Società fino al 10.6.2024, allor quando, a seguito di un accesso ispettivo della ASL di pochi giorni prima, vi è subentrata la madre».