Apertura dell’Anno Federiciano 2024 al Castello Piccolomini con l’importante convegno storico “Federico II e la Celano medievale: il potere, la conoscenza, l’identità”
CELANO – Si dia fiato alle trombe e si dichiari aperto l’ANNO FEDERICIANO 2024, giunto alla sua seconda edizione!
Tante piccole storie fanno la grande Storia, quella che governa accadimenti e uomini e sembra avere vita indipendente rispetto a quanto accade nel resto del mondo. Conoscere la storia – quella piccola, locale, territoriale – permette di entrare nel grande gioco della Storia e scoprire che è stata, è e sempre sarà un giro della spirale che lega l’umanità.
L’ANNO FEDERICIANO, che si svolgerà dall’8 all’11 agosto, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale di Celano, è un progetto che, nato nel 2023 per ricordare gli 800 anni dall’assedio e dalla distruzione della città ad opera di Federico II di Svevia si impegna, insieme al richiamo della memoria, a predisporre un percorso storico-culturale lungo 4 anni per far conoscere cosa avvenne nell’arco di tempo che dal 1123 – anno della distruzione di Celano – e giunge al 1127, anno in cui Celano venne ricostruita proprio per volere e per opera di Federico II e del Papa Onorio III.
Un anticipo sul programma di domani, venerdì 9 agosto, per ricordare che dopo la mattiniera apertura con chiarine e musicisti in costume, alle ore 15 sarà possibile partecipare alla II Mostra mercato del tartufo marsicano-abruzzese presso il Parco della Rimembranza; alle ore 16 Camminata lungo il Sentiero storico di Federico II che ricomprende Via Aquila, Sentiero storico, Parco Colle Felicetta e Parco della Rimembranza; alle ore 21 spettacolo teatrale itinerante dal titolo “CESAREA” nome dato da Federico II alla ricostruita cittadina.
Tornando al convegno, quest’anno l’apertura è stata affidata all’aspetto storico, suo titolo infatti è FEDERICO II E LA CELANO MEDIEVALE IL POTERE, LA CONOSCENZA, L’IDENTITÀ e si è tenuto presso il cortile d’armi del Castello Piccolomini alla presenza delle autorità civili, militari e religiose e di un folto pubblico che ha seguito il succedersi degli interventi con curiosità e interesse.
Moderatore d’eccezione è stato il Caporedattore centrale del TG1 dott. Mario Prignano che, con navigata competenza e disinvoltura, ha presentato le diverse personalità che si sono avvicendate nelle relazioni.
Alla presenza delle autorità politiche, diplomatiche e turistiche dell’isola di Malta, è stato il Sindaco di Celano Ing. Settimio Santilli a porgere i saluti istituzionali e contestualmente ad illustrare brevemente le finalità del progetto e a ringraziare tutti gli intervenuti; la dott.ssa Marina Maria Serena Nuovo, direttrice del Museo del Castello, ospite cortese del convegno, ha valorizzato la scelta della location del Castello per il convegno ed ha posto l’accento sull’importanza sia dell’Anno Federiciano sia del convegno che porta in evidenza aspetti della storia celanese davvero noti solo ai più esperti addetti ai lavori;
il Segretario permanente del Ministero del Turismo di Malta, dott. Anthony Gatt, ha fatto risaltare, nella sua relazione – L’INDUSTRIA DEL TURISMO TRA MALTA E L’ITALIA, come i flussi turistici tra i due Paesi rappresentino una indiscussa fonte di entrate e quindi, la possibilità di continuare a crescere turisticamente offrendo servizi sempre più qualificati.
Fondamentale a riguardo la presenza di giovani, attratti sia dalla possibilità di perfezionare la lingua straniera sia dalle bellezze artistiche, naturali e culturali offerte dall’isola e dalle sua città.
A questi aspetti si è riferita anche la dott.ssa Ester Tamasi direttore presso Malta Tourism Authority che nel suo intervento ha proposto Malta e il suo arcipelago come destinazione turistica d’eccellenza culturale nel Mediterraneo.
Malta – ha spiegato – da 20 anni presente in Europa, ha investito fortemente sulle sue ricchezze ed ha intessuto rapporti con tutti i paesi per trasformare il territorio, considerando la cultura alla base dello sviluppo dello stesso, legato tanto all’oriente quanto all’occidente. Natura, storia, storia dell’arte rappresentano altrettanti ambiti per valorizzare l’isola e attrarre turismo. Quest’anno, per la prima volta, è stata organizzata la Biennale d’arte.
Gli aspetti più specificamente storici sono stati esaminati all’interno di due relazioni; la prima del prof. Fulvio Delle Donne UniNAPOLI “Federico II” – FEDERICO II: LA DIPLOMAZIA DELLA CULTURA INTERETNICA E INTERRELIGIOSA – nella quale è stato indagato è riconosciuto il ruolo predominante e risolutivo della diplomazia federiciana (Federico era cresciuto nella Palermo multietnica dell’epoca e aveva strutturato un forte senso dello Stato) che alle guerre e ai conflitti preferiva il confronto e il dialogo, riuscendo a far convivere diversità importanti anzi, favorendo gli scambi e integrando invece di isolare e ghettizzare.
Prova ne sono i diversi trattati – multietnici e religiosi – che preparò e firmò per favorire pace, scambi commerciali e culturali.
Sulle stesse corde diplomatiche la relazione della dott.ssa Maria Buttigieg – DIPLOMAZIA CULTURALE: UNO STRUMENTO PER L’APPROFONDIMENTO DEGLI SCAMBI INTERPERSONALI.
Il secondo intervento – DALLA DISTRUZIONE ALLA RICOSTRUZONE DI CELANO DA PARTE DI FEDERICO II – è stato tenuto dal dott. Andrea Casalboni, ricercatore presso UNIVAQ che ha presentato le fasi attraverso le quali è passata Celano che, dapprima distrutta da Federico II perché non intendeva sottomettersi all’autorità imperiale, venne poi ricostruita con il nome di Cesarea per poi tornare ad essere, alla morte dell’imperatore, nuovamente Celano. Il confronto Conti di Celano/Federico II mette in risalto due diverse visioni del potere e diversi modi di affrontare i problemi; di certo, la sopravvivenza di Celano che porta alla sua ricostruzione è prova della tenacia e della resilienza della popolazione.
La controparte maltese, la dott.ssa Joan Agius, Sindaco di Zejtun ha relazionato su LA DEPORTAZIONE DEI CELANESI A MALTA E L’IMPATTO SULLE RELAZIONI TRA MALTA E ZEJTUN. Sì, perché i celanesi che si opponevano all’imperatore vennero deportati a Malta dove, accolti dalla popolazione locale, si insediarono sull’isola e dettero vita a scambi commerciali e culturali; naturalmente portarono con loro usi e costumi celanesi, ma ne acquisirono di nuovi in un pacifico interscambio. Nel 2008 le due città Zejtun e Celano si sono gemellate e le relazioni, questa la volontà dei sindaci, proseguiranno ben oltre il 2027, a compimento dell’Anno Federiciano.
A conclusione, la prof.ssa Gigliola Ciaccia ha presentato L’ATTENZIONE DELLA SCUOLA AL TERRITORIO E ALLA SUA STORIA: EVOLUZIONE DEL GLOBO CRUCIFERO. Nel corso del 2023, gli studenti del Liceo Croce di Avezzano hanno prodotto una traduzione di diversi documenti dal latino e poi ancora in tedesco e in inglese; in questo 2024 sono stati invece impegnati in uno studio, concretizzato poi in una presentazione in PPT su globo crucifero, simbolo dell’autorità imperiale ed hanno seguito uno studio con l’antropologa dott.ssa Elisabetta Moro sulla gastronomia ai tempi di Federico II, il quale sembra fosse davvero un buongustaio.