Trombe marine, tornado ed eventi estremi in Italia? Il meteorologo Stefano Bernardi spiega la situazione
L’AQUILA – “Tanto tuonò che piove” potremmo dire guardando ciò che è successo e, soprattutto, quello che il Meteorologo Stefano Bernardi non tanto tempo fa aveva preannunciato.
Le acque del mare nostrum hanno toccato quest’anno valori di temperatura dai connotati caraibici più che da fascia climatica temperata qual è l’area nella quale risulta essere ricompreso.
Il riscaldamento anomalo del Mediterraneo, con la contestuale evaporazione sempre più marcata e che porta calore ed energia in atmosfera, è qualcosa che Bernardi aveva invitato a tenere in considerazione .
” La possibilità che vi fossero eventi estremi ricollegabili all’enorme energia accumulata dal mare, così come di fatto è avvenuto, erano elevate – ci spiega il Meteorologo aquilano -.
Non si può fare finta di niente quando si vedono raggiungere temperature della superficie del mare finanche pari a 30°C e non è un caso che vortici di aria che accompagnano cumolonembi mai visti prima e che si tramutano in disastri come quelli raccontati in questi giorni, abbiano riguardato più i settori costieri che le zone interne.
“Non mi stancherò mai di dirlo. È ora di fare sempre più prevenzione. Bisogna farla fare ai grandi e inculcarla, così come faccio da tempo nelle scuole, soprattutto ai piccoli” -ci spiega Bernardi-
“La natura non guarda in faccia a nessuno sia che tu sia povero sia, com’è stato nel caso del ricco faccendiere inglese, ricco.Ora bisognerà non abbassare la guardia. La temperatura delle acque restano alte e con esse il rischio che si possano ripetere eventi estremi”
-chiosa il Meteorologo Bernardi-
Si ringrazia Meteoscienza e meteoabruzzo per le foto gentilmente messe a disposizione.