Concluso il Festival della Filosofia a Raiano: oltre 400 persone agli incontri

Si dice soddisfatto il presidente dell’Associazione Circolo Culturale Crociano a conclusione della III edizione del Festival della Filosofia “IL CAOS E LA STELLA DANZANTE. IL DIFFICILE CAMMINO DELLA BELLEZZA NEL PENSIERO UMANO” che si è svolto  nello scorso weekend a Raiano.

“Si è concretizzato” spiega Giuliano Commito – “un lungo e complesso percorso lavorativo, affrontato, in questi anni, con l’intento di veder realizzata questa nostra iniziativa culturale”.

E, stante i numeri e i contenuti affrontati, di certo il festival si colloca ormai tra le più prestigiose iniziative non solo di Raiano ma dell’intera regione Abruzzo, facendo registrare livelli di interesse anche in ambito nazionale.

La tre giorni ha incluso  cinque incontri con relatori di notevole caratura culturale e oltre 400 persone che provenivano da tutta la regione ma anche da altre regioni limitrofe e non;  sulla pagina Facebook trasmissione in streaming che ha consentito di triplicare il numero delle visualizzazioni; presenza sui social e sulla stampa (Tv e giornali, cartacei e on-line); la partecipazione decisamente più consistente dei cittadini raianesi  e per finire, ma non certo in ultimo, un concerto del Coro X Sinfonia di Pescasseroli, svoltosi giovedì nella chiesa di Santa Maria Maggiore.

Relatori di assoluto prestigio nazionale ed accademico, come il costituzionalista e scrittore Michele Ainis, il filosofo Diego Fusaro, i professori Stefano Pasotti, Chiara Berti, Aristide Saggino, Oliva Menozzi, Aurelio Manzi, Oreste Tolone, Massimo Pasqualone.

I risultati raggiunti sono frutto del “gruppo molto affiatato” – spiega sempre Commito – “composto da giovani e meno giovani, professionisti affermati, che hanno scelto di mettersi in gioco, proponendo e gestendo due iniziative: il concorso “Croce l’uomo”, che si tiene a Marzo per le scuole medie superiori abruzzesi e il Festival, entrambi con il sostegno continuo e convinto dell’Amministrazione Comunale”. 

Quest’ultima, entusiasta per i traguardi raggiunti, continua a scommettere sulla cultura e ad insistere, nonostante Raiano sia un piccolo paese, “per affermare un’idea di crescita e di sviluppo del paese, soprattutto delle nuove generazioni, che hanno partecipato alla manifestazione, e questa è una positiva novità, con entusiasmo, durante tutti e tre i giorni del festival”.

Chiuso un festival se ne apre subito un altro; quello del 2025 per il quale tema titolo e relatori sono al vaglio degli organizzatori; i segreti verranno svelati a breve.