Abruzzo e Arte. Museo Genti d’Abruzzo e Museo Cascella a Pescara
PESCARA – Il mondo dell’arte abruzzese riprende le attività sebbene modulate dalle disposizioni per l’emergenza COVID 19.
In particolare, Il Museo delle Genti d’Abruzzo e il Museo Cascella, progettando offerte di visite a distanza e riaperture light stanno riprogrammando le iniziative estive che, negli anni precedenti, hanno fatto sempre registrare un ottimo successo di pubblico. Sono soprattutto le misure di sicurezza quelle alle quali si sta ora lavorando: sanificazione degli ambienti e installazioni per il distanziamento. Per tale ragione il Direttore della Fondazione Genti d’Abruzzo, Emilio Della Cagna, precisa che non verranno riaperte al pubblico le sale espositive e gli spazi dedicati ad eventi e/o congressi e la Direttrice del museo, Letizia Lizza ne dettaglia le ragioni: “la prima operazione è molto delicata da effettuare con cautela e attenzione per non danneggiare le opere conservate. Nei giorni scorsi la Sovrintendenza ci ha inviato le linee guida alle quali dobbiamo attenerci e questo, inevitabilmente, richiederà un impegno non solo economico, ma anche di tempo. Perciò stiamo lavorando per spostare le nostre iniziative in parte online, per mantenere un contatto virtuale con i visitatori, in parte all’aperto sfruttando tutte le opportunità offerte dalla stagione estiva”.
La nuova programmazione quindi, manterrà attivi e pulsanti i cardini tradizionali sui quali viene improntata: l’aggregazione in nome della cultura, delle radice e della tradizione e la continuità di persistenza culturale che valorizza sia il patrimonio ancestrale sia quello odierno. Perciò le attività estive che hanno sempre coinvolto famiglie, bambini e ragazzi verranno mutate nella modalità ma non nella sostanza, mantenendo inalterata la qualità dell’offerta: piccoli gruppi in visita, allungamento dei tempi di utilizzo delle strutture, operatività laboratoriale all’aperto, visite guidate on line, aperture serali.
Il Museo Cascella,situato nella zona Porta Nuova di Pescara, è un edificio che gli eredi del pittore Basilio Cascella donarono nel 1966 al Comune di Pescara; fu luogo di alta produzione artistica e luogo ove spesso si incontrarono artisti e intellettuali del calibro di D’Annunzio, Pirandello, Pascoli e raccoglie una ricca collezione artistica di opere – circa 6oo – di diversa manifattura: quadri, sculture, ceramiche e grafiche realizzate dal pittore e dai suoi eredi consanguinei e artistici. Il Museo dispone di spazi all’aperto anche coperti dove sarà possibile preparare esposizioni ed attività di visite per turisti e appassionati d’arte.
Il Museo delle Genti d’Abruzzo invece, nasce nel 1973 ad opera dell’Archeoclub di Pescara e dell’A.S.T.R.A. (Associazione per lo Studio delle Tradizioni Abruzzesi); nel 1982 diventa istituzione espositiva e di ricerca con l’attuale nome. Attualmente è ospitato presso l’edificio delle caserme borboniche e offre un allestimento museografico didattico e coinvolgente ricco di ben 16 sale dove è presentata la storia dell’uomo d’Abruzzo dalla sua comparsa come cacciatore paleolitico, evidenziando il contributo che le tribù italiche dettero all’affermazione di Roma, fino all’oggi evidenziando quanto del passato è stato tramandato come costumi, credenze, luoghi di culto, oggetti, forme.
La riprogrammazione e la predisposizione del cartellone estivo saranno capillari ed attente per “verificare quali appuntamento potranno essere mantenuti e con quali modalità e quali invece dovranno essere rinviati o modificati”; l’obiettivo è quello di mantenere Pescara e i suoi luoghi d’arte all’interno del circuito di riferimento dove è presente da tempo, anche a livello internazionale. E, per mantener fede a presenza e continuità, già venerdi 22 maggio verrà organizzata una visita guidata on line all’interno del Museo delle Genti d’Abruzzo e si sta proseguendo nelle operazioni di conservazione e catalogazione dei materiali come del resto stanno facendo altri musei in Italia.
Gli abruzzesi e gli italiani tutti, che mai fanno mancare il loro sostegno, dovranno spendersi anche per queste iniziative in un momento che, proprio perché particolarmente delicato, ha bisogno di serenità e pace per lo spirito per contenere lo smarrimento e l’instabilità che attanagliano l’animo di tante persone; l’arte può offrire conforto e speranza e “il distanziamento fisico non sarà distanza emotiva o culturale ma solo un modo diversi di scambiarsi esperienze” come ha affermato la direttrice Letizia Lizza.