Posto sbagliato al momento sbagliato: funerale con un cassonetto
Avezzano – Può una Cattedrale marsicana diventare sfondo di un secchio per la raccolta rifiuti? Qui si può.
Fuor di battuta, ci giungono numerose segnalazioni di un piccolo quiproquò avvenuto ieri, in coincidenza dell’apertura del mercato settimanale del mercoledì.
L’ambientazione è Piazza Risorgimento, luogo deputato allo svolgimento del mercato del mercoledì da tempo immemore, ma che ha sempre cercato di rispettare (a dispetto di alcuni report piuttosto campati in aria), la cornice sociale/strutturale/storica del resto della piazza. Questo luogo storicamente è sempre stato al centro di numerose attività, dal mercato suddetto ad altre manifestazioni (mercatini di Natale, sfilate con cavalli, mercatini dell’antiquariato e vari annessi e connessi).
Il problema, dunque, dove sorge? Tutto nasce ieri, come già detto, con il riavvio del mercato (i quali commercianti itineranti, ci teniamo a specificare, NON hanno nessuna colpa, a scanso di equivoci) poiché in piazza era presente un secchio per la raccolta dei rifiuti (oltretutto dotato di pannelli solari, quindi un’idea apprezzabilissima), finanziato dalla Regione e dal Comune e messo a disposizione di tutti i cittadini.
Questo cassonetto è stato posto al di fuori del perimetro interno della piazza per dare possibilità al mercato di svolgersi in piena sicurezza, rispettando misure stabilite per legge e distanze di sicurezza. Il problema giunge dopo, poiché a mercato concluso, quando questo elemento è stato lasciato (si presume per dimenticanza) dinanzi alle scalette che portano all’ingresso della Cattedrale, in corrispondenza dell’ingresso principale. Scelta abbastanza sbagliata, che poi (sfortuna vuole) si è andata ad intrecciare con un funerale previsto nel primo pomeriggio di ieri. Il risultato è stato quindi che un gruppo di persone ha visto uscire e rientrare un feretro di fianco ad un cassonetto della differenziata, fra lo sconcerto e lo sdegno di molti tra i presenti.
Al di là della dimenticanza, segnaliamo il problema all’amministrazione (o chi di competenza nella gestione del cassonetto) che secondo noi è a monte: una piazza così fruibile dalle persone, con un gran numero di attività che vengono spesso poste in essere nella stessa piazza, può ospitare un cassonetto della differenziata così “bonariamente”? E’ possibile spostarlo magari in un altro punto più funzionale, anche della piazza stessa? O almeno si potrebbe avere maggior coordinazione con la Cattedrale antistante per evitare spiacevoli episodi come questo?
Aspettando una risposta da chi di competenza, questa mattina il cassonetto risulta rimosso (presumibilmente sarà utilizzato solo in funzione del mercato, quindi). Potremmo essere di fronte alla solita storia italiana, dove una buona idea viene gestita male e si preferisce cestinarla, piuttosto che aggiustare il tiro? Speriamo vivamente di no.