Torna Street Science, una settimana di eventi di divulgazione e diffusione della cultura scientifica organizzata dall’Università dell’Aquila
L’AQUILA – Una settimana di eventi dedicati alla divulgazione e alla diffusione della cultura scientifica.
Dal 23 settembre, nel centro storico dell’Aquila, torna Street Science – La ricerca al centro, la manifestazione organizzata dall’Università dell’Aquila per offrire alla cittadinanza, senza limiti di età, un’esperienza immersiva nel mondo della ricerca e un’occasione per partecipare attivamente, attraverso la condivisione del sapere, alle più rilevanti sfide sociali e culturali del presente e del futuro.
La conferenza stampa di presentazione si è svolta questa mattina a Palazzo Margherita alla presenza del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi; del rettore UnivAQ Edoardo Alesse; del prof. Luca Lozzi, direttore del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche (DSFC) dell’Università dell’Aquila e coordinatore di Street Science; del direttore generale dell’ateneo Pietro Di Benedetto. Presenti anche Paola Inverardi, rettrice del Gran Sasso Science Institute, che aderirà ad alcuni eventi della manifestazione, e, in rappresentanza di Sharper – La notte europea dei ricercatori, evento concomitante a Street Science, Carlo Bucci e Alessia Giampaoli, rispettivamente responsabile divisione ricerca e responsabile servizio relazioni esterne e divulgazione scientifica dei Laboratori nazionali del Gran Sasso.
Tanti, come di consueto, gli appuntamenti e le iniziative in cartellone nell’edizione 2024, che si è aperta ufficialmente domenica 22 settembre con la Science Running, la maratona non competitiva e inclusiva che si è corsa per le vie del centro storico. In programma, seminari, talk, pop-up della scienza (stand in cui i ricercatori di UnivAQ espongono in modo divulgativo i prodotti della propria ricerca, rivolgendosi a un pubblico di bambini, adulti e famiglie), concerti, gare sportive, cacce al tesoro, prove di orienteering per le scuole.
Il clou della manifestazione è previsto per venerdì 27 settembre ma gli eventi continueranno fino al 2 ottobre, giorno in cui si giocherà l’ormai tradizionale triangolare di calcio tra le rappresentative di UnivAQ, GSSI e LNGS.
Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale della manifestazione, www.streetscience.it.
Tra gli eventi straordinari di quest’anno va senz’altro segnalata la mostra Visse d’arte. Le opere liriche di Giacomo Puccini nella reinterpretazione pittorica di Corrado Veneziano, che sarà allestita nei locali del centro congressi Luigi Zordan, a piazza San Basilio, e nella sede del rettorato a Palazzo Camponeschi. Curata da Francesca Barbi Marinetti, Cinzia Guido e Sonia Martone, sostenuta e coordinata da D.d’Arte e Iacovelli and Partners, e patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Presidenza della Commissione Cultura della Camera e dal Comitato nazionale Puccini100, la mostra sarà inaugurata dal concerto Ricercando l’armonia, organizzato da UnivAQ insieme al Conservatorio dell’Aquila “Alfredo Casella” e al CNR.
Confermati, inoltre, gli appuntamenti, per il 28 settembre, con OltreMet, il convegno del Cetemps dedicato a clima e meteorologia (il titolo di quest’anno è Il clima sta cambiando. E noi?) e con il Graduation Day, la consegna dei diplomi ai laureati UnivAQ. Giunto alla terza edizione, il Graduation Day avrà come ospite – dopo la scrittrice Donatella Di Pietrantonio, protagonista dell’edizione 2023 – il produttore musicale Stefano STABBER Tartaglini, laureato in Fisica all’Università dell’Aquila nel 2006.
“Con Street Science vogliamo dare l’esempio di un’università che non è più arroccata in una torre d’avorio ma mette in comune con la città momenti scientifici e divulgativi ma anche ludici e di incontro” dichiara il rettore Edoardo Alesse “E anche un momento simbolico, che scandisce la ripresa delle attività accademiche dopo la pausa estiva, il ritorno degli studenti e l’inizio delle lezioni”.
“Street Science è un momento in cui UnivAQ fa un grande sforzo organizzativo” sottolinea il direttore generale dell’ateneo Pietro Di Benedetto “Dietro questa manifestazione c’è il lavoro di tutti i dipendenti, dai professori al personale tecnico-amministrativo. Se fossimo un’università telematica, tutto questo non esisterebbe. E’ un valore che dobbiamo tener presente”.
“L’identità dell’Aquila è fatta di antico e futuro, di tradizioni e innovazione. È per questo che, da anni, l’amministrazione sostiene convintamente un grande evento di divulgazione scientifica come Sharper. Riteniamo che, insieme alla Perdonanza Celestiniana, ai Cantieri dell’Immaginario, al Jazz italiano per le terre del sisma, solo per citare alcune delle manifestazioni che hanno richiamato l’attenzione sulla città a livello nazionale e internazionale, L’Aquila debba continuare a lavorare sulla rete di relazioni che la includono a pieno titolo nell’ecosistema delle città dove formarsi e fare ricerca. Formazione e conoscenza sono, infatti, tra gli elementi alla base del lavoro che ci ha condotto alla proclamazione dell’Aquila a Capitale italiana della cultura 2026” così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.