Il Prefetto Di Vincenzo presiede una riunione sulla ricostruzione del patrimonio ecclesiastico nei comuni del cratere terremoto

L’AQUILA – Il Prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, ha presieduto in Prefettura una riunione del Tavolo sulla ricostruzione degli edifici ecclesiastici, patrimonio artistico e storico dei territori ricadenti nel cratere del terremoto 2009.

All’incontro odierno, convocato per un aggiornamento della situazione dei numerosi edifici di culto che ancora attendono un compiuto recupero dal sisma dell’aprile 2009, hanno partecipato: i Consiglieri del Dipartimento Casa Italia, Luigi Ferrara, Capo Dipartimento, e Massimo Gerli; il Consigliere Mario Fiorentino, Coordinatore della Struttura di Missione accompagnato da dirigenti della Struttura; i rappresentanti del Provveditorato Interregionale per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna; del Segretariato Regionale dell’Abruzzo del Ministero della Cultura; della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città dell’Aquila e i Comuni del cratere; dell’ Ufficio Speciale per la ricostruzione della città dell’Aquila; dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere; l’Arcivescovo dell’Aquila Mons. D’Angelo con rappresentanti delle Curie di Avezzano e Sulmona-Valva e i rappresentanti dei Comuni dell’Aquila, Acciano, Capestrano, Caporciano, Castel del Monte, Collarmele, Fagnano Alto, Fontecchio, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Navelli, Prata d’Ansidonia, Rocca di Mezzo, San Demetrio né Vestini, San Pio delle Camere, S. Eusanio Forconese, Secinaro, Tione degli Abruzzi e Villa Sant’Angelo.

Nel corso della riunione si è fatto un punto della situazione esaminando lo stato di avanzamento progettuale e i diversi punti di criticità rappresentati dai soggetti a vario titolo preposti all’attuazione dei recuperi.

Gli interventi dei Sindaci hanno fatto emergere spunti propositivi ed istanze rivolte particolarmente all’esigenza di semplificazione della complessità delle istruttorie e alla possibilità di condurre in prima persona gli interventi di recupero del patrimonio ecclesiastico ricadente nei loro territori.

L’Arcivescovo e i rappresentanti delle Curie, ribadendo l’importanza non solo religiosa, ma anche aggregativa a livello sociale delle chiese interessate, hanno rappresentato l’esigenza di consultazione preventiva in merito ai progetti di recupero, anche per la maggiore velocità in termini procedurali.

Al termine della riunione è stata condivisa l’esigenza di interessare gli organi centrali al fine di costituire una task-force specifica, anche in sinergia con gli Uffici Speciali per la ricostruzione ed i Comuni, al fine di imprimere una forte accelerazione negli interventi di recupero del patrimonio ecclesiastico.