Oggi si celebra San Francesco ed è la Giornata Mondiale degli Animali: una coincidenza non casuale che cade però in periodo storico molto difficile

Foto Angelina Iannarelli - Fotografia Naturalistica

L’AQUILA – Francesco nacque ad Assisi nel 1182 da Pietro di Bernardone, ricco mercante di stoffe e Madonna Pica. Da giovane, condusse una vita mondana. Partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, ma fu tenuto prigioniero per più di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo indusse a mutare radicalmente lo stile di vita.

Tornato ad Assisi, Francesco, in un primo momento, cercò di realizzare il suo sogno di diventare cavaliere e si preparò al fine di partire per partecipare alle Crociate. Durante il viaggio, una voce lo trattenne dal proseguire, facendogli capire che il suo percorso era diverso.

Tornò ad Assisi, si dedicò a opere di carità tra i lebbrosi e restaurò alcune chiese in rovina, come gli aveva suggerito una voce ascoltata attraverso il Crocifisso, nella chiesa di San Damiano. Il padre di Francesco, adirato da questo cambiamento radicale del figlio e per la generosità con cui quest’ultimo offriva i beni ai poveri, lo diseredò. Infatti, Francesco rinunciò alla sua condizione agiata con un gesto inequivocabile: davanti al vescovo Guido si spogliò dei suoi vestiti e indossò l’abito da eremita.

Il Poverello iniziò a predicare, raggruppando intorno a sé i primi compagni, che divennero i primi confratelli del Primo Ordine Francescano da lui fondato. Dapprincipio la loro sede è stata la chiesetta della Porziuncola. Nel 1210, l’Ordine venne riconosciuto da Papa Innocenzo III.

Nel 1212, fu seguito da santa Chiara d’Assisi. Ella indossò l’abito monastico e istituì il Secondo Ordine Francescano, detto delle clarisse. Nel 1219, Francesco si recò in Egitto, dove riuscì a incontrare il sultano, il quale rimase ammirato dalla personalità e dalla forza del frate. Tornato ad Assisi, trovò disaccordo tra i frati, rinunciò così all’incarico del governo.

Si ritirò sul Monte della Verna, dove nel 1224, dopo una quaresima di digiuno e sofferenza affrontati con gioia, gli comparve un Serafino e gli fu fatto il dono delle stimmate. Francesco trascorse gli ultimi anni della sua vita nella sofferenza fisica e in una cecità quasi totale, ma non fu, per questo, indebolito l’amore per Dio e per la Creazione di cui aveva cantato le lodi tutta la vita.

Morì nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 1226.

Oggi è anche la Giornata mondiale degli animali che fu celebrata per la prima volta il 24 marzo del 1925 a Berlino, grazie a Heinrich Zimmermann, giornalista e scrittore attivista per gli animali. Zimmermann successivamente cercò di coinvolgere anche gli altri Paesi proponendo una data più significativa, appunto il 4 ottobre, il giorno del Santo che tanto aveva amato la natura e ogni specie animale.

Fu grazie al Congresso internazionale sulla protezione degli animali che si tenne proprio a Firenze del 1931 che venne accettata all’unanimità la proposta di renderla universale il 4 ottobre, in onore di San Francesco.

Sono sempre più numerose le associazioni che battono per la tutela, la protezione e la dignità degli animali, non solo quelli domestici. Ma purtroppo non siamo ancora lontani da questo obiettivo .

Come scrive il WWF Abruzzo: “Oggi è la Giornata Mondiale degli Animali, ma questa giornata cade in un periodo storico molto triste: mentre in Abruzzo la Regione si appresta ad abbattere quasi 500 cervi nonostante l’indignazione generale e gli appelli di migliaia di cittadini  in questi giorni l’Unione Europea ha espresso parere favorevole a declassare lo stato di protezione del lupo.

La politica ha intrapreso una strada molto pericolosa cedendo a chi vende la possibilità di abbattimenti come unica soluzione al conflitto, nonostante la scienza abbia sottolineato che l’unica soluzione per una coesistenza duratura è investire nella prevenzione.

Nel secolo scorso il lupo era stato portato sull’orlo dell’estinzione dalla persecuzione umana e se oggi si contano circa 20.000 esemplari in Europa si deve a campagne di conservazione che hanno cambiato la storia di questa specie”.

Inutile ricordare anche la lotta contro il tempo e contro il bracconaggio per quanto riguarda la conservazione dell’Orso Bruno Marsicano, specie oggi a rischio estinzione.

Il WWF sottolinea anche  “quanto la nostra stessa esistenza dipenda dagli equilibri naturali garantiti solo dalla presenza delle specie selvatiche che con noi condividono il pianeta” e come la Giornata mondiale degli animali sia “un’occasione per riflettere sul valore ecologico, culturale ed etico degli animali. La nostra esistenza è direttamente connessa con quella delle altre specie. Conservare e salvaguardare la biodiversità significa garantire un futuro anche a noi stessi“.