Aggressioni e ancora aggressioni contro uomini dello Stato nelle carceri italiane. Nardella (SPP): il Governo faccia vedere i fatti e non si limiti alle parole.

Ancora aggressioni agli uomini in uniforme e ancora violenza contro lo Stato nelle carceri italiane.Un detenuto di origini magrebine a Genova avrebbe aggredito a colpi di bastone un agente colpendolo al torace mentre altri tre agenti intervenuti per soccorrere il malcapitato avrebbero riportato varie contusioni.


A Crotone invece un altro detenuto avrebbe malmenato un altro poliziotto Penitenziario.
In entrambi i casi ci sarebbero futili motivi alla base delle azioni violente poste in essere.
Sembra essere diventato un disco rotto quello che risuona all’interno delle carceri italiane anche se a essere suonati sono gli appartenenti delle istituzioni.


Assumere le decine di migliaia di poliziotti mancanti e cambiare le leggi prevedendo un reato di tortura ma a favore dei poliziotti e non per tagliare loro le gambe è divenuta una necessità improcrastinabile.
Il Governo si muova!
Vogliamo fatti non chiacchiere.
-Cosi il Vice Segretario Generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria SPP Mauro Nardella sulle ultime aggressioni nei confronti dei poliziotti penitenziari-