“Riprendiamoci la storia”, appuntamento a Francavilla al Mare con Fonderie Ars
Domenica 20 ottobre alle ore 17.00 a Francavilla al Mare (Ch) presso la Sala delle Tele del Mumi, ci sarà l’evento conclusivo del laboratorio di Reportage Narrativo dal titolo “Riprendiamoci la storia” a cura dell’Associazione Fonderie Ars: “un viaggio indietro nel tempo, ma proiettato nel futuro” dove la scrittrice Raffaella Simoncini illustrerà quanto fatto nei mesi scorsi insieme allo scrittore Peppe Millanta ed ogni corsista illustrerà il suo lavoro finale a partire dalla ricerca delle fonti con letture della stessa Simoncini e di Annalica Bates Casasanta.
“Quante volte ci siamo chiesti come fossero un tempo i luoghi che abitiamo? E quante volte ci siamo resi conto di avere dei buchi nella memoria del nostro paese?”: a queste domande ha risposto il corso di Reportage Narrativo di Fonderie Ars con Scuola Macondo di Pescara, Neo edizioni e Alphaville – nonsolocinema, il cui scopo è stato far tornare alla luce storie di Francavilla al Mare altrimenti destinate all’oblio grazia ad un ebook di memorie collettive in cui la narrazione da orale diviene scritta ed infine digitale, aperta, alla portata di tutte le generazioni.
Il laboratorio di Reportage Narrativo è stata l’occasione per la comunità di Francavilla al Mare di riappropriarsi della propria identità. Si è trattato di un passaggio sentito: la città di Francavilla è stata completamente rasa al suolo dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale; la ricostruzione e un incremento demografico importante hanno portato la comunità a disperdersi in mille rivoli, dimenticando gran parte del proprio passato.
Il laboratorio è stato strutturato in tre fasi.
Nella prima, si sono messe “in circolo” le storie, cercando di trovare quelle fondative della comunità, quelle maggiormente identitarie, quelle capaci di restituire il carattere degli abitanti.
Nella seconda, le storie sono state approfondite dai partecipanti, ognuno dei quali è stato chiamato ad esserne “custode”: attraverso lo studio bibliografico, la ricerca delle fonti orali e la ricerca sul campo. A supporto del lavoro, sono stati invitati numerosi esperti di storie locali, che hanno ampliato il quadro e permesso ai partecipanti di confrontarsi.
La terza fase invece si è concentrata sulla scrittura dei testi, sull’editing, attraverso correzioni e incontri collettivi e individuali fino alla realizzazione di un ebook, che vuole essere un modo per salvare quelle storie dall’oblio, regalandole con voce nuova alla collettività.
Durante la terza fase degli incontri ci si è concentrati inizialmente su brevi esercitazioni e pillole di editing per tutti, in modo da far apprendere anche ai neofiti quelle che sono le basi delle fasi di revisione e rilettura. In questo modo, piuttosto che impartire regole dall’alto, si è dato modo ai partecipanti di mettersi alla prova su testi già editati e non editati, in modo da rendersi conto praticamente, con un confronto diretto in classe, di quali sarebbero stati i metodi da applicare anche ai loro lavori.
Importante è stato il confronto tra punti di forza e debolezza degli elaborati: i racconti hanno stili diversi ma l’obiettivo comune è uno ossia far tornare alla luce storie di Francavilla altrimenti destinate ad essere perdute per sempre.
Al termine delle revisioni, i racconti scritti e consegnati dai partecipanti sono stati 24, tutti raccolti in un unico ebook di memorie collettive che, grazie all’utilizzo di una versione immateriale e digitale della raccolta, ne permetterà la più ampia diffusione in particolare tra le generazioni più giovani.
Il progetto fa parte di “Libridine”, promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura; le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre alla Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.