Aumentano a dismisura i vegani in Italia. A detta di qualcuno entro breve saranno in 10 milioni

ROMA – Spaziando in lungo e in largo sui social abbiamo notato con sempre più frequenza la comparsa di riferimenti alla conversione delle persone al veganesimo.

Capita così che imbattendosi in uno di questi, nella fattispecie la pagina facebook di veganboy, si viene a conoscenza del fatto che sarebbero già 1 milione e 350 mila le persone in Italia che si sarebbero dichiarate vegane.

Sempre a detta di veganboy, entro il 2034 di persone dedite al consumo di esclusive pietanze a base di estratti vegetali in Italia se ne conteranno almeno 10 milioni.
Una notiziona oseremmo dire.

Una di quelle che farebbe la felicità di chi vedrebbe in tale conversione la salvaguardia del diritto alla vita dei milioni di capi di animali abbattuti per non fare mancare sulle tavole dei carnivori bistecche o cotolette che dir si voglia.

Oppure la materializzazione dell’auspicio dei moltissimi ambientalisti e scienziati che nelle emissioni meteoriche e nelle deiezioni prodotte dagli allevamenti intensivi intravedrebbero una delle principali cause dell’effetto serra. Il tutto stante il fatto che tra le molecole peggiori nello sviluppo dell’effetto serra vi è quella del metano, il gas cioè che più di tutti si svilupperebbe dall’elaborata digestione dei capi allevati.

Se si dovesse avverare quanto pronosticato da veganboy potremmo ipotizzare tempi duri per gli industriali della carne. A dir la verità iniziano ad esserci imprenditori che da venditori di carne si stanno cimentando a vendere prodotti vegani.

D’altronde l’etica umana, come si sa, non è una costante bensì una di quelle variabili che nella storia ha si prodotto disastri ma anche contributo alla nascita di momenti di rappacificazione con la natura, colei la quale cioè, tra gli animali che ha elaborato c’ha voluto anche l’uomo che la natura l’ha più volte sfidata seppur sistematicamente rimettendoci.

Due sono le componenti etiche che potrebbero contribuire e non poco all’aumento esponenziale delle politiche vegane. Tra esse ricordiamo l’ambiente da salvaguardare e l’amore sempre meno riconducibile a moda del momento e più al desiderio di avere un amico fedele al proprio fianco nei confronti degli animali domestici.

D’altronde avere cani e gatti da amare in casa salvo poi mangiare carne di altri animali non sarebbe tanto coerente con il credo che si andrebbe a sviluppare.

Ciò che dicono quelli di veganboy, stante il verificarsi ti tali cambiamenti sociologici non sarebbe quindi tanto campato in aria. D’altronde l’ipocrisia era, resta e sempre resterà un peccato capitale. Sono quindi avvisati gli amanti degli amici a due, 4 o più zampe.