Mostra storica “Icone oltre il pop” in occasione della riapertura del Museo delle Genti del Gran Sasso
Il terremoto del 2009 che si abbatté su l’Aquila e buona parte del territorio aquilano e teramano, e poi quello del 2016, aprono ferite profonde e dolorosissime non solo in campo civile e urbanistico ma anche in quello culturale e artistico. Tante strutture furono gravemente danneggiate e tante, nel tempo sono state curate e ripristinate.
Tra queste, il MUSEO DELLE GENTI DEL GRAN SASSO di Tossicia (Te) che si appresta a riaprire i battenti della sua prestigiosa sede presso il quattrocentesco Palazzo Marchesale con un nuovo spazio appositamente dedicato alle esposizioni d’arte.
Proprio in occasione dell’inaugurazione dello spazio – che si terrà il 1° novembre alle ore 16 – sarà allestita una mostra che, curata da Silvia Pegoraro e organizzata dall’Ass.ne culturale ArteLive di Teramo, già dal titolo lascia ben intendere i suoi contenuti: ICONE OLTRE IL POP – Franco Angeli / Tano Festa / Mario Schifano.
L’esposizione accoglie trenta opere di artisti – alcuni anche inediti – tutti egregi narratori di quella che fu la tendenza dell’arte pop in Italia a partire dai primi anni ’60 e che hanno rappresentato e ancora rappresentano quali un immaginario collettivo nella memoria degli studiosi e dei collezionisti ma anche dei visitatori ed estimatori d’arte.
L’esposizione – promossa e sostenuta dal GAL Gran Sasso Laga – prenderà avvio con l’inaugurazione e si concluderà il 6 gennaio 2025, dal martedì alla domenica ore 9.30-12.30 e 15.30-18.30 ed è parte integrante di un più vasto e importante progetto di valorizzazione del territorio attraverso la cultura voluto dal Presidente del GAL Carlo Matone, sostenuto dalla collaborazione del Comune di Tossicia.
Non è un caso che siano stati scelti artisti – Angeli, Festa e Schifano – che hanno operato tra gli anni ’60 e l’80/’90; tre potenti personalità che hanno marcato indelebilmente il periodo e che con le loro personalità marcate e autonome, pur accomunate dal un’unica energia rivoluzionaria, hanno manifestato lo spirito di ricerca e di sperimentazione che ardeva in quegli anni; tre artisti che formano un “movimento” grazie alla comune modalità, “mediata” ma non “indiretta”, di rivolgersi alle apparenze del mondo; tre artisti che, per queste loro caratteristiche concettuali-artistiche, si guadagnano un meritato posto d’onore nel panorama artistico internazionale.
Non può essere sottaciuto, nella loro ascesa, il ruolo che ebbe Roma nell’impeto artistico rinnovatore postbellico dal termine della guerra agli inizi degli anni ’60; Cesare Vivaldi, critico, ben individua come “dopo Burri, Afro, Turcato, all’aurora degli anni ’60, una nuova generazione di pittori romani sta impetuosamente venendo alla ribalta”: una generazione artistica “di maturazione precoce e con caratteri più organici e compatti delle due precedenti” e decreta pertanto Angeli, Festa e Schifano, come i degni eredi dell’arte italiana moderna e contemporanea.
Questi tre artisti caratterizzano nel modo più incisivo la cosiddetta “Scuola di Piazza del Popolo”, spesso fatta coincidere con la “Pop Art italiana”, o con il suo settore maggioritario. Certo, la Pop Art si era imposta anche in Italia nella Biennale di Venezia del 1964 ma questi artisti, pur avendo non perdendo di vista le coeve esperienze d’oltreoceano, hanno sempre dimostrato una loro spiccata originalità per temi, posizioni ideologiche e abilità tecnica. Il loro sguardo “pop” è oggettivo e insieme antinaturalistico, nitido e senza sbavature sentimentali, eppure non di rado intensamente lirico.
Nelle loro opere, si rintraccia la consapevolezza degli stereotipi visivi legati alla civiltà dei consumi e, insieme, il senso di una tradizione millenaria, piena di chiaroscuri e sfumature; il presente assoluto quanto effimero di un’estetica totalmente basata sulla riproducibilità tecnica, non tralascia il passato profondo, carico di memorie, individuali e collettive.
L’Europa e l’Italia non possono dimenticare i grandi maestri dell’arte e dunque costruiscono una “maniera” ben lontana dalle tecniche prettamente industriali utilizzate dalla Pop americana, e fondata su complesse stratificazioni culturali.
La curatrice Silvia Pegoraro ben spiega che si tratta di una “maniera” che “ decisa, non rinuncia alla manualità della pittura, intesa come amalgama di sensuale fantasia e di rigore, mosaico di richiami culturali e immediatezza espressiva” E’ proprio l’antica tradizione culturale italiana a permettere ad Angeli, Testa e Schifano di filtrare “i dati ottici della scena urbana” e trasformarli, rispetto al pop americano, trasformando “la violenza e l’aridità di questi dati (esaltata, invece, nel Pop americano) in qualche cosa d’altro, di intenso e misterioso”.
Il progetto espositivo, con la collaborazione del Comune di Tossicia, è stato ideato dal presidente del GAL- Gran Sasso Laga, Carlo Matone.
Il GAL (Gruppo d’azione locale) è un organo promosso dall’Unione Europea per sviluppare piani e programmi di interventi dedicati al miglioramento socio-economico delle comunità rurali e l’evento culturale rappresenta pertanto, un’opportunità per valorizzare e comunicare la bellezza e la ricchezza del territorio della Valle Siciliana – ai piedi del Gran Sasso d’Italia – di Tossicia e del suo Museo, appunto il Palazzo Marchesale, che racchiude otto secoli di storia, e per il quale la mostra è stata specificamente progettata. Valorizzazione dei territori rurali e montani dell’Abruzzo, promozione e protezione di attrattive naturali e culturali in senso lato, storico-artistiche ed etnografiche; riscoperta e rilancio del territorio per promuovere e economia e turismo sono gli obiettivi prioritari del Gruppo d’Azione Locale, a partire proprio dalla prestigiosa sede museale che conserva anche un’esposizione permanente di opere della straordinaria pittrice autodidatta, originaria del luogo, Annunziata Scipione (1928-2018), ammirata da Cesare Zavattini.
INFO
ICONE OLTRE IL POP – Franco Angeli – Tano Testa – Mario Schifano
Museo delle Genti del Gran Sasso – Palazzo Marchesale – Tossicia (TE)
Curatore: Silvia Pegoraro
Periodo espositivo: 1° novembre 2024 – 6 gennaio 2025
Ingresso libero – dal martedì alla domenica ore 9.30-12.30 e 15.30-18.30 – lunedì chiuso
Link sito: https://galgransassolaga.it/
Link sito: https://www.comune.tossicia.te.it/
Social: Facebook – Instagram @galgransassolaga