Tra leggenda e tradizione le sirene nuotano nel mare del Museo delle Genti d’Abruzzo: convegno di studi “Marinae puellae”  

«Tu arriverai, prima, dalle Sirene, che tutti gli uomini incantano, chi arriva da loro…. lo incantano con limpido canto, adagiate sul prato: intorno è un mucchio di ossa di uomini putridi, con la pelle che raggrinza» Omero Odissea XII, 39-46

Eminenti studiosi di università italiane e straniere saranno al lavoro per confrontarsi e presentare i loro studi e ricerche su un argomento che esercita sempre un malioso fascino su grandi e piccini: “MARINAE PUELLAE – METAMORFOSI DELLE ANTICHE SIRENE NELLA TRADIZIONE ARTISTICA E CULTURALE TRA MEDIOEVO E PRIMA ETÀ MODERNA”.

L’evento scientifico, organizzato dal prof. Claudio Castelletti docente dell’Università di Roma Tor Vergata e dalla Fondazione Genti d’Abruzzo, si terrà a Pescara, lunedì 4 novembre a partire dalle ore 10 presso l’Auditorium Petruzzi in Via delle Caserme 60.

Meravigliose creature che già nelle fattezze  fisiche suscitavano sorpresa: metà donne e metà pesce o ancor prima uccello; il loro canto, nenie ipnotizzanti,  catturava gli uomini di mare e  conduceva le loro imbarcazioni al naufragio o questo è quello che le diverse leggende, in diverse parti del mondo, narrano di queste esseri che, come tutte le cose sospese tra stupore e timore, da  sempre esercitano un fascino intramontabile.

Il convegno, articolato in una vera e propria giornata di studi, intende affrontare, con rigore scientifico, un vero e proprio viaggio attraverso l’evoluzione che queste figure mitologiche hanno attraversato nel tempo, nella storia e declinato nelle diverse culture.

Il volume “Liber monstrorum de diversis generibus”, curato da Franco Porsia, le mostra come esse vengono poi rappresentate nell’immaginario collettivo, fanciulle marine che hanno corpo di donna e del tutto simili alla specie umana ma, nascoste dalle onde, al posto delle gambe hanno una coda  di pesce;

le loro rappresentazioni presenti nell’ iconografia artistica e architettonica sono dense di significati simbolici; la giornata di studi vuol fare il punto sia sugli aspetti fantasiosi e leggendari dell’antica sirena sia sulle diverse “trasformazioni” epocali – medievali, rinascimentali e barocche – che esse hanno tramandato: “innumerevoli facies, espressioni proteiformi della loro intrinseca dualità e fluidità: mostri dell’aria o dell’acqua, demoni della morte, sapienti spiriti musicali, seduttrici fatali, incarnazioni dei vizi e delle tentazioni del mondo (lussuria, inganno, vanità, eresia, ecc.), figure materne della fecondità o perfino della salvezza”.

Quale luogo migliore per il convegno del Museo delle Genti d’Abruzzo nella sezione dedicata alle Genti di mare? Cultura e fascino declinano i loro contenuti senza perdere di vista la scientificità, come puntualizza Letizia Lizza direttrice della fondazione Genti d’Abruzzo:  “il convegno si accosta con grande originalità al lavoro che abbiamo fatto sulle tradizioni marinare. Gli interventi indagheranno su alcuni degli aspetti particolari di queste figure che hanno caratterizzato l’arte, la storia e il mito: per le genti di mare le sirene restano un simbolo controverso, eppure sempre in qualche modo amato. Pescara, con le sue tante anime, potrebbe essere la sede naturale per la realizzazione di una serie di eventi proprio a partire da questa giornata di studi”.

Al suo entusiasmo per la novità e la ricercatezza del tema, si affianca quello di Emilio Della Cagna, presidente della Fondazione che vede nell’evento “un altro prezioso tassello” aggiunto in continuum al lavoro  compiuto dalla organizzazione senza perdere di vista  “la strategia di promozione culturale che abbiamo concretizzato ha interessato prevalentemente scuole e famiglie, proprio per creare un tessuto di partecipazione consapevole. Ma non abbiamo mai trascurato i grandi eventi, siano stati mostre o convegni, che hanno reso riconoscibile la città sul territorio regionale e nazionale con una promozione di immagine nuova e spesso anche originale”.

Relatori della giornata di studi: Carmelo Occhipinti (Università degli Studi di Roma Tor Vergata), Ilaria Sforza (Università degli Studi di Roma Tor Vergata), Simona Moretti (Università IULM, Milano), Andrea Castiglioni (名古屋市立大学 – Nagoya City University), Stefania Macioce (Sapienza Università di Roma), Claudio Castelletti (Università degli Studi di Roma Tor Vergata), Linda Borean (Università degli Studi di Udine), Maria Giulia Aurigemma (Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara), Maria Grazia Bernardini (Storica dell’arte), Cristina Galassi (Università degli Studi di Perugia), Dinko Fabris (Università della Basilicata, Potenza-Matera, Silvia Volterrani (Ricercatrice indipendente).