Toccante cerimonia commemorativa al sacello militare “Madonna degli angeli” di Badia di Sulmona



Sulmona (AQ)- Si è svolta mercoledì 6 novembre 2024, presso il Sacello Militare “Madonna degli Angeli” di Badia di Sulmona, una semplice ma significativa Cerimonia commemorativa in suffragio dei Caduti di tutte le Guerre e su tutti i fronti, che segue di pochi giorni la ricorrenza del IV Novembre, “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”, occasione in cui le più Alte Cariche dello Stato rendono omaggio ai Caduti di tutte le guerre recandosi nei Luoghi della Memoria, Così, anche il Custode del Sacello Militare, Maggiore dei Carabinieri, Cav. Donato Agostinelli, che nel corso degli anni ha fatto di questo luogo suggestivo il Luogo della Memoria dei Caduti delle nostre Valli, ha inteso ancora una volta intraprendere questa lodevole iniziativa per rendere un deferente omaggio ai Caduti di tutte le Guerre e su tutti i fronti, in forma pubblica.


Un Cerimonia toccante, ricca di emozioni in un luogo particolarmente significativo, proprio alle pendici del massiccio del Morrone, montagna cara a Papa Celestino V, che richiama rapporti stretti con la natura: rapporti fatti di silenzi, preghiera e raccoglimento, che in modo armonico si fondono con i valori trasmessi attraverso questa ormai consueta cerimonia, una cerimonia che ancorché a carattere pubblico, ha assunto in questo luogo una certa connotazione di intimità.


Un’intimità ancor più sentita in questa mattinata celebrativa, in cui l’organizzatore ha scelto di ricordare in modo particolare due Eroi del secolo scorso, due figure emblematiche di Caduti, figli di questa terra, ovvero la M.O.V.M. DI GREGORIO Panfilo, nato a Cansano (AQ) il 27 apr.1908, Vicebrigadiere della Milizia Nazionale Forestale, valorosamente Caduto nella Campagna d’Africa nel gennaio del 1936 e il Soldato DI FELICE Samuele, nato il 24 marzo 1885 a Vittorito (AQ) il quale, chiamato alle armi per mobilitazione con il R.D. del 22 maggio 1915, giunse in territorio dichiarato in stato di guerra il 13 marzo 1916 ed assegnato al 3º Reggimento Artiglieria da Montagna, risultò dapprima dichiarato disperso in data 24 ottobre 1917 in seguito agli avvenimenti bellici che si svolsero nell’ottobre / novembre 1917 e successivamente annoverato quale Caduto in combattimento il 24 ottobre 1917 nell’area di Caporetto.


Numerose le Autorità Civili e Militari, le Associazione Combattentistiche e d’Arma, le Rappresentanze delle Forze di Polizia e molti ospiti, oltre ai discendenti degli Eroi Caduti cui si è reso particolare omaggio.
Le Autorità e tutti i convenuti, sono stati accolti dal Cav. Donato Agostinelli, Custode del Sacello Militare e Delegato Provinciale di L’Aquila dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, il quale, prima della Cerimonia, dopo aver reso omaggio al Labaro della Delegazione Provinciale, ha deposto un omaggio floreale all’interno del Sacello, ai piedi della Statua della B. V. Maria degli Angeli, dove si è soffermato per un momento di raccoglimento.


La Cerimonia ha avuto inizio con l’Alzabandiera, e l’esecuzione dell’Inno Nazionale cantato con trasporto e partecipazione da tutti i presenti. Particolarmente toccante è stata la successiva resa degli Onori ai Caduti” cui è seguita la deposizione di una Corona d’alloro, ornata con un nastro Tricolore recante la scritta “ai Caduti di tutte le Guerre”, sulle note della “Leggenda del Piave” seguita dal “Silenzio”.
Emozionante e carico di significati, è stato anche il successivo momento in cui si è data lettura della motivazione con cui è stata tributata la Medaglia d’Oro al Valor Militare al Vicebrigadiere della Milizia Nazionale Forestale Panfilo DI GREGORIO di Cansano, valorosamente Caduto nella Campagna d’Africa nel gennaio del 1936 e la vicenda del Soldato DI FELICE Samuele di Vittorito (AQ), Caduto in combattimento il 24 ottobre 1917 nell’area di Caporetto, di cui non è mai stato possibile determinare con assoluta certezza il luogo di sepoltura.


Non meno coinvolgenti sono state le molto significative riflessioni formulate dal discendente della M.O.V.M. Panfilo DI GREGORIO, il Dott. Nunzio Marco D’ORAZIO, l’apprezzato intervento del Sindaco di Cansano, Dott. Luca MALVESTUTO e le testimonianze storiche rese dal Cav. Salvatore DI CESARE, ottantanovenne già appartenente al Corpo degli Alpini, che ha narrato toccanti aneddoti della sua infanzia, durante l’occupazione tedesca di Pratola Peligna, suo paese d’origine, nella Seconda Guerra Mondiale.
La Santa Messa di suffragio dei Caduti, officiata da Padre Lorenzo MARCUCCI, coadiuvato dal neo Vice Parroco Padre Benjamin della Parrocchia “Sacra Famiglia” di Badia, ha costituito un ulteriore momento di raccoglimento e di riflessione nel quale Padre Lorenzo ha esortato i presenti a meditare sulle tragedie provocate dalle guerre, che si concludono sempre con una sconfitta per tutti, e di come vicende come quelle della Medaglia d’Oro Panfilo DI GREGORIO e del giovane Soldato Samuele DI FELICE sono a ricordarci la storia di molti dei nostri giovani che sono morti lontano dai luoghi d’origine, dagli affetti, forse senza il conforto di una parola amica, debbano essere di monito per le giovani generazioni.


Nel corso dei ringraziamenti di rito, il Cav. Donato AGOSTINELLI, nella sua qualità di Custode, ha illustrato con perizia e dovizia di particolari molto significativi, la genesi della storia dell’attuale Sacello Militare fin dalle origini della chiesetta “Madonna degli Angeli” di Badia di Sulmona, che sorge lungo il percorso sentieristico che porta all’Eremo di Sant’Onofrio, a monte dell’Abbazia di Santo Spirito al Morrone e in prossimità del Campo di concentramento, cd. “Campo 78”, che fu luogo di detenzione dei prigionieri durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. La chiesetta, fatta edificare da Papa Celestino V nel XIII secolo, è stata ristrutturata tra il 1936 e il 1939 per meritoria iniziativa di Dante PATANA, Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, Bersagliere e Presidente dell’Associazione Combattenti della frazione di Badia sulmonese. Alla ristrutturazione partecipò fattivamente la popolazione locale che ancora oggi è legata a questo luogo da un particolare vincolo devozionale, costantemente mostrato attraverso un esemplare attivismo nel preservare al meglio questo spazio, come tutta l’area circostante, divenuto ormai un luogo simbolo della Storia locale e nazionale che dovrebbe rientrare, a buon titolo, nel progetto di valorizzazione dei luoghi e monumenti dell’ area Celestiniana di tutta la provincia aquilana coinvolta nella preparazione del Giubileo di Roma 2025 e dell’Aquila Capitale della Cultura 2026.


Nella circostanza, il Cav. AGOSTINELLI non ha mancato di sensibilizzare ulteriormente i presenti sottolineando che il costante ricordo dei nostri Caduti, attraverso occasioni come quella odierna, debba essere costantemente perpetrato non solo per rendere Loro il doveroso omaggio, ma anche per fornire ai nostri giovani, che a volte appaiono smarriti, solidi punti di riferimento e per far loro comprendere che non c’è conquista senza rinuncia, non c’è gratificazione senza sacrificio, non c’è soddisfazione senza merito, non c’è onore senza responsabilità e che, soprattutto, riprendendo le citazioni di Padre Lorenzo, “non c’è pace senza giustizia e non c’è giustizia senza perdono” (Cf. Giovanni Paolo II).
Queste parole e questi spunti di riflessione, pronunciati all’ombra dell’Eremo di Sant’Onofrio in cui ogni anno si celebra la rievocazione del cammino intrapreso da Celestino V con l’accensione del “Fuoco del Morrone” che da questi luoghi giunge fino alla Basilica di Collemaggio all’Aquila per il rito della “Perdonanza Celestiniana”, evento carico di storia e significato, in un legame millenario che unisce passato e presente, si caricano di significati ancor più densi e ci inducono a tenere sempre viva la fiamma della speranza. Una fiamma che, come il “Fuoco del Morrone”, simboleggia la luce della riconciliazione che può illuminare anche i cuori umani, per superare le situazioni che determinano i perduranti conflitti.


Inoltre, sul finire della cerimonia, ad ulteriore suggello dell’evento commemorativo, il Custode ha donato un Attestato di benemerenza al Dott. Nunzio Marco D’ORAZIO e al Sig. Vincenzo MANCINI, rispettivamente discendenti della M.O.V.M. Panfilo DI GREGORIO e del Soldato Samuele DI FELICE, quale riconoscimento per la sensibilità dimostrata attraverso la testimonianza della loro presenza che ha conferito particolare lustro alla cerimonia.
Per il coordinamento delle attività organizzative e di condotta della cerimonia, il Custode del Sacello Militare si è avvalso della collaborazione del Ten. Col. EI (ris.) Luigi DI PARDO e del Primo Luogotenente EI (ris.) Mauro MARCHEGIANI, mentre i “Volontari delle Frazioni”, sempre particolarmente attivi ed efficienti nelle azioni volte alla conservazione e alla tutela dei viciniori siti storico-culturali, ivi compreso il “Campo 78”, hanno prestato la loro preziosa opera di supporto per gli aspetti legati alla manutenzione dell’area.
Il Sacello Militare “Madonna degli Angeli” di Badia di Sulmona, rappresenta un vero e proprio luogo del culto della memoria, dove poter onorare quanti hanno sacrificato la loro giovane vita per un domani migliore. Tutelare e perpetrare costantemente questa memoria, soprattutto attraverso il quotidiano agire nel pieno rispetto della legalità, ha sottolineato il Cav. Agostinelli, vuol dire anche, ora come allora, costruire un futuro migliore. Perché senza memoria non c’è futuro.

Il Custode del Sacello Militare
Cav. Donato Agostinelli