All’abruzzese Giovanni Angelucci, talent di Gambero Rosso Tv, il premio giornalistico Gianni Fossati assegnato dall’Accademia Italiana della Cucina

PESCARA – Giovanni Angelucci è tra i vincitori della quarta edizione del premio istituito in memoria del giornalista Gianni Fossati, morto a causa del Covid nel marzo del 2020.

Il giovane teatino, già volto noto del piccolo schermo per i suoi programmi tv di cucina e viaggio intorno al mondo su Gambero Rosso TV, ha ricevuto il riconoscimento per l’impegno nel suo lavoro con il quale valorizza quotidianamente la cucina italiana.

Il premio, assegnato dall’Accademia Italiana della Cucina, è stato consegnato a Milano: insieme ad Angelucci sono state premiate la direttrice de ilGusto Eleonora Cozzella e la giornalista e scrittrice Camilla Baresani..

Alla penna del gastronomo teatino è stato riconosciuto il valore di essere una delle voci che più si sono distinte “per il loro impegno alla riscoperta e alla valorizzazione delle abitudini e tradizioni gastronomiche italiane”, come ha sottolineato il presidente dell’Accademia Paolo Petroni.

Angelucci, approdato ormai da qualche anno sulla scena televisiva, continua a raccontare con passione e dedizione le molteplici storie attorno a cuochi, produttori, ingredienti, tradizioni gastronomiche e continua imperterrito a compiere il giro del mondo in cerca di nuovi sapori e odori da divulgare.

“Onorato e orgoglioso di contribuire quotidianamente alla valorizzazione della cucina italiana con il mio lavoro. Grazie! – ha dichiarato Angelucci- Un auspicio per me e i miei colleghi: abbiamo la fortuna di svolgere uno dei lavori più belli e romantici del mondo, proviamo a mantenere lo stesso entusiasmo delle prime interviste fatte, dei primi articoli scritti e delle prime cene importanti condivise. Perché sarà quando non ci stupiremo più di cotanta meraviglia che sarà allora giunto il momento di farci delle domande. Per il momento, però, io ho più fame di ieri e sono pronto per ricominciare a viaggiare insieme a voi domani. Buon appetito e viva la cucina italiana!”.