Regione Abruzzo, al via l’Osservatorio del credito con attenzione rivolta alle banche
PESCARA – Al via l’Osservatorio del credito, lo strumento che permetterà alla Regione e a tutti gli attori principali del mondo produttivo regionale di “monitorare” l’andamento delle politiche del credito.
A tenere a battesimo il nuovo organismo nato a seguito della decisione della Giunta regionale, è stato l’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, che questa mattina ha aperto la prima riunione del tavolo alla presenza dei componenti dell’Osservatorio indicati dalla Giunta regionale.
“Abbiamo scelto la strada del confronto e dell’analisi – ha detto l’assessore ai componenti dell’Osservatorio – perché è nostra intenzione condividere una serie di iniziative concrete per fermare il processo di desertificazione bancaria che sta interessando il nostro territorio e che a sua volta ha risvolti occupazionali sul personale bancario e sul sistema economico regionale che si vede privare di una fonte importante di crescita e sviluppo”. Il mondo bancario sta vivendo peraltro un momento particolarmente delicato con una serie di tagli che hanno riguardato sedi e personale impoverendo ancora di più il territorio.
“Questo fenomeno – ha aggiunto l’assessore – ha avuto effetti collaterali come l’allungamento della filiera decisionale, cioè non sono più le filiali a decidere la richiesta di finanziamento da parte di privati e aziende ma tutto viene demandato alle sedi centrali”. Ma c’è anche un problema, ha rilevato l’Osservatorio, legato alla consistenza finanziaria del prestito che viene richiesto, con diversi istituti di credito che non lavorano più richieste di prestito inferiori a 50 o 100 mila euro. “Questo fenomeno colpisce direttamente la piccola e media impresa che è quella che più di tutte richiede somme di questa entità. Ma soprattutto – conclude l’assessore Magnacca – la riduzione di personale, di sportelli bancari e quindi la riduzione di costi vivi di gestione non si è tradotto in una riduzione del costo dei servizi bancari per il consumatore e l’azienda. Per questo una riflessione va fatta, considerando che il momento economico per il settore dell’industria è particolarmente delicato e l’economia hanno bisogno del supporto del mondo bancario”.