Vertenza LFoundry. Azienda disponibile a congelare i licenziamenti, ma i problemi restano. Domani alle 14 parte la trattativa vera
AVEZZANO – Vertenza LFoundry, si apre uno spiraglio per evitare, almeno per il momento, licenziamenti e demansionamenti.
Nell’incontro di oggi fra sindacati e direzione aziendale LFoundry di Avezzano, infatti, quest’ultima si è aperta alla possibilità di trattare su basi diverse da quelle rigide portate avanti fino ad ora.
L’azienda si è detta disponibile a cercare un accordo sull’attivazione di ammortizzatori sociali e, quindi, ad evitare sia i 134 licenziamenti dei lavoratori interinali, sia i demansionamenti con il ritorno in “clean room” di 80 dipendenti.
Un timido spiraglio visto che, alla base, resta il problema di base delle prospettive e, come noto, l’attivazione degli ammortizzatori sociali rappresenta solo una “toppa” momentanea sperando in tempi migliori.
Restano in piedi, quindi, tutte le problematiche di sviluppo, ricerca, nuove produzioni e allargamento del mercato di LFoundry Avezzano, attualmente legata al cliente monomandatario “On Seminconductor”.
Insomma, come noto, fra nulla e quasi nulla, è meglio quasi nulla. Ma sempre vicino al nulla si è. E da qui riprenderà la trattativa vera, quella, che partirà domani alle 14 nella quale si inizierà a parlare di numeri, concretezze e futuro.
Questa la nota diffusa dai sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil ed Rsu di Stabilimento.
“Nella giornata di oggi la delegazione sindacale e quella aziendale si sono confrontate così come convenuto in sede regionale lo scorso 21 novembre.
La direzione aziendale intende affrontare il prossimo biennio ricorrendo, essenzialmente, a strumenti solidali e di formazione.
Discussi i principi generali, già da domani si affronteranno più approfonditamente le questioni allo scopo di giungere in tempi brevi ad un accordo, la sigla del quale impegnerà formalmente la direzione a ritirare | provvedimenti invasivi elencati Il 29 ottobre presso il MIMIT quali il licenziamento dei 134 lavoratori somministrati e gli 80 demansionamenti”.