Oltre 3 chili di tartufo nero del Parco d’Abruzzo sequestrati a raccoglitori abusivi: sanzioni per 1.450 euro e sequestro dei funghi ipogei
PESCASSEROLI – Oltre tre chili di tartufo nero del Parco Nazionale sequestrati in due occasioni distinte, in pochi giorni, a raccoglitori di tartufi abusivi o privi di autorizzazione.
Un fenomeno in crescita, e se ne capisce facilmente il motivo, ai quali i Guardiaparco del Pnalm stanno cercando di dare risposte efficaci e convincenti.
Durante la scorsa settimana, infatti, il Servizio Sorveglianza del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha organizzato una serie di controlli mirati alla tutela di specie e habitat con specifico riguardo alla raccolta di tartufo non autorizzata all’interno dell’area protetta.
Negli ultimi anni questa attività, condotta senza autorizzazione all’interno del Parco, sta divenendo sempre più frequente alla luce della sua elevata redditività.
I Guardiaparco dell’ambito Alto Sangro-Giovenco hanno individuato due persone, residenti nella Regione Lazio, che senza autorizzazione avevano raccolto circa 2 Kg di tartufo nero. Nel corso del controllo sono state, inoltre, ritrovate due pistole scacciacani, legalmente detenute.
Ai due individui, peraltro recidivi perché già sanzionati dai Guardiaparco, è stata comminata una sanzione di 1000 euro.
Pochi giorni dopo, in una diversa località del Parco, sempre i Guardiaparco dell’ambito Alto Sangro-Giovenco, hanno fermato un’altra persona, intenta alla raccolta, sprovvisto di autorizzazione, confiscando 1,5 Kg di tartufo nero e comminando allo stesso una sanzione di 450 euro.
In entrambi casi, come previsto dalla legge, il tartufo sequestrato è stato distrutto. I controlli proseguiranno a tutela del territorio e dei tanti tartufai che operano nel rispetto delle norme.