AssoMarso, la conferenza “Oltre il calice: la comunicazione come strumento di valorizzazione del vino” conclude il percorso esperienziale dedicato al vino
Organizzato dall’Associazione AssoMarso, Associazione Marsicana Sommelier, il corso REGALIAMOCI EMOZIONI – INCONTRIAMOCI E …CONVERSIAMO CON IL VINO è stato fortemente voluto dal presidente Piero Cipriani che ha riconfermato la ferma volontà di procedere nel percorso intrapreso ad aprile quando è stata fondata l’Associazione: diffondere la conoscenza del vino e del suo mondo, ponendone in rilievo la storia, la cultura, il territorio.
Pasquina Fracassi, anima del corso con la sua alta competenza e pari simpatia, ha sviluppato un percorso esperienziale che, in cinque incontri, ha avuto come obiettivo la conoscenza del mondo del vino attraverso le analisi sensoriali dedicate alla vista (i suoi colori e la comprensione della sua struttura), all’odorato (i suoi profumi e i suoi aromi legati a richiami anche onirici), al gusto (i suoi sapori, la sua espressività e la capacità di soddisfare il palato) e infine, a trovare per sua Maestà Il Vino, i giusti compagni di strada (gli abbinamenti con cibi e piatti).
L’ultimo incontro, il sesto, tenuto invece da Pasquale Palmerini, sommelier e agente di commercio del vino, ha avuto per titolo OLTRE IL CALICE: LA COMUNICAZIONE COME STRUMENTO DI VALORIZZAZIONE DEL VINO.
Chi è il sommelier, cosa fa e dove lo fa sono le domande alle quali Palmerini ha dato risposta spiegando che si tratta di una figura altamente professionale che può operare all’interno di strutture dedicate (enoteche, ristoranti, pub) ma anche di contesti speciali (degustazioni, presentazioni, eventi), fornendo informazioni, attività di gestione e consulenze sul mondo del vino, di come va servito e dei possibili abbinamenti. Ecco allora che il sommelier è un “trader”, un intermediario che si pone tra la cantina/produttore di vino e il consumatore finale e che detto così può sembrare una cosa semplice ma non è proprio così in quanto, per la migliore presentazione del prodotto/vino, è necessario che egli sappia di storia, di cultura, di territorio da cui proviene così da costruire attorno al meraviglioso nettare d’uva un canovaccio, una storia che lo racconti e affascini gli ascoltatori/degustatori.
Dunque relazione complessa quella tra produttore e consumatore che il sommelier deve curare con amore e attenzione, preparando un progetto a lungo temine che duri nel tempo e che faccia vivere al cliente – che certo è alla ricerca di un momento di piacere, godendo della compagnia di buon cibo e buon vino insieme ai suoi amici – un’esperienza emotiva in grado di fargli “ascoltare” e assaporare profumi, odori, aromi, lasciando da parte – se necessario – i tecnicismi.
“Creare sim-patia” è l’espressione giusta per spiegare il compito del sommelier: “raccontare” il vino trasmettendo emozioni e stile di vita e deve farlo con eleganza, essendo il nostro paese campione di bellezze, con la socializzazione, essendo il vino il mezzo di dialogo per eccellenza, narrando del lavoro, della tradizione e della cultura che dietro ad esso si celano. Restando fedele alla multidisciplinarità che si muove dietro “una semplice bottiglia di vino”, Palmerini non ha dimenticato richiami e note alla storia della vite, dell’uva e del vino ma anche ai legami che tale bevanda ha intrattenuto e intrattiene con le religioni nel mondo.
Al termine della conferenza, Francesco Di Tommaso, Rossana Pompei, Federica Bentivoglio, Roberto Troiani, Annalisa Continenza, Paolo Letta e Enrico Occhiuzzi hanno ricevuto l’ attestato che reca il patrocinio del Comune di Avezzano, dell’IPA “A.Serpieri” e dell’ agenzia LO STUDIO FORMAZIONE di Ettore e Ivan Di Biase che ha ospitato il corso.
ASSOMARSO – Associazione Marsicana Sommelier AVEZZANO
LO STUDIO FORMAZIONE P.le Kennedy Scala A AVEZZANO