1° Premio alla XVII edizione del Concorso Nazionale “Filmare la storia”, all’I.P.S.S.A.R. di Villa Santa Maria
E’ sempre gran piacere e soddisfazione scrivere di scuole che, andando oltre i banchi, partecipano a concorsi che offrono opportunità di mostrare competenze affiancate da sensibilità, amore, attenzione ai grandi temi della Storia.
Ed ancor più c’è piacere e soddisfazione se poi, una scuola abruzzese di chiara fama nazionale ed internazionale come l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione di Villa Santa Maria in provincia di Chieti, conquista, nel corso della premiazione che si è tenuta in videoconferenza il 5 giugno, il 1° Premio alla XVII^ edizione del Concorso Nazionale “Filmare la storia”, indetto dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e dedicato a Paolo Gobetti che dell’Archivio Cinematografico fu il fondatore.
Il concorso, destinato alle scuole primarie e secondarie, prevede opere audiovisive su tematiche della storia dell’ultimo secolo ed ha come obiettivo quello di valorizzare l’uso degli strumenti audiovisivi per elaborare e trasmettere la memoria del Novecento; il concorso si avvale ormai di ampie collaborazioni con enti e Istituti che testimoniano per il carattere nazionale dell’evento. Le opere devono essere coerenti con eventi, luoghi, personaggi, ambienti e problematiche scelti liberamente purchè siano contenuti nella storia del novecento e della contemporaneità (antifascismo, Resistenza, deportazione razziale, le mafie e la legalità, le migrazioni etc).
La sede dell’I.P.S.S.A.R.
Bene, vincitore la classe 5^A che “ha girato” un film dal titolo “Brundibar – il Teatro per la Libertà” con lo scopo di ricordare e celebrare i bambini del ghetto ebraico di Terezin. Ideato all’interno di un progetto scolastico “Io non dimentico”, coordinato dalle professoresse Iaforte Maria Luisa e Carminetti Martina e sostenuto dalla dirigente Giovanna Ferrante, il film in cortometraggio riprende quanto accadeva nel campo di concentramento di Terezin in Cecoslovacchia, dove venivano deportati bambini e artisti. Ai nazisti serviva per ingannare la Croce Rossa, mostrando un “lato umano” dei campi che invece, non esisteva. Brundibàr è un’operetta per bambini (ma se ne consiglia la visione anche agli adulti), scritta da artisti presenti nel campo, che usa la metafora per rappresentare Hitler (Brundibàr), i popoli perseguitati (i bambini), gli indifferenti (i commercianti) e coloro che aiutarono gli ebrei (gli animali) e quindi, l’eterna lotta tra bene e male, tra libertà e prigionìa, persecuzione e protezione.
Il corto della 5^A si interroga, con i suoi contenuti commoventi ed autentici, su cosa sia la libertà e infonde un messaggio di speranza nella risposta data a spiegazione: “è un canto libero di un coro di bambini rinchiusi nell’orrore di un ghetto… è la musica che permette loro di sognare un futuro migliore, di sperare, anche quando la speranza non è più possibile”. L’arte, costruendo una vita parallela, consentì la sublimazione della sofferenza quotidiana nel campo e il superamento degli orrori che in esso si consumavano. La giuria, composta da ben 15 giurati (di cui quattro studenti), numericamente sostenuta perché, come ammette l’organizzazione del Premio, “tante sono le sfumature che vogliamo far emergere dai video”, accoglie personalità e professionalità che validano, senza ombra di dubbio, il livello qualitativamente elevato del cortometraggio vincitore:
SILVIA NUGARA storica e critica del cinema, UNIONE CULTURALE FRANCO ANTONNICELLI; DONATELLA SASSO storica, ISTITUTO SALVEMINI; ENRICO MILETTO storico, FONDAZIONE NOCENTINI; MARIELLA LAZZARIN storica, FONDAZIONE NOCENTINI; ALDO SALASSA storico, ISTORETO; ROBERTA MORI responsabile didattica del CENTRO STUDI PRIMO LEVI; MATTIA TEMPONI regista, FONDAZIONE ISTITUTO ANTONIO GRAMSCI, Torino; DANIELE SEGRE regista, ANPI – TORINO; ANTONIO LUPICA studente universitario, ANPI – TORINO; ELENA CIOFALO valorizzazione culturale e audience devolpment POLO DEL ‘900; CARLO CRESTO-DINA produttore cinematografico, FILM COMMISSION TORINO PIEMONTE; ZOE KRATTER, MARTA PEROTTI; AURORA DELISE; GIOVANNI MARIA TARDIOLA studenti.
La consigliera comunale, Ilaria Trivellato, nel dirsi orgogliosa del risultato conseguito dagli alunni della 5^A, ha posto l’accento sul momento di emergenza che si sta vivendo ricordando che questi giovani che sono il simbolo di un Italia che oggi cerca di uscire da un periodo buio, sono giovani che non si sono fermati ma hanno guardato oltre. Sono alunni dell’ultimo anno che più degli altri stanno soffrendo per la chiusura un po’ anomala del loro percorso scolastico e questo premio apre loro uno spiraglio importante».
L’I.P.S.S.A.R. di Villa S. Maria è, senza ombra di dubbio, tra gli istituti alberghieri di alto target in Italia: dalle sue aule, laboratori e cucine sono usciti tanti tra i miglior cuochi non solo della regione ma della nazione, famosi ed apprezzati in tutto il mondo al punto che ben ha chiosato la Trivellato nel ringraziare gli studenti “ per essere stati per qualche anno cittadini del nostro paese e per averlo reso ancora più celebre al mondo con questa vittoria – aggiunge – la scuola alberghiera è la linfa vitale del nostro comune, senza di essa Villa non sarebbe la stessa».