“Ricordi letterari di Natale”: La Pro Loco di Avezzano e il reading alla Sala Irti

AVEZZANO – Domenica pomeriggio (15.12.2024) letteraria e teatrale alla Sala Irti di Avezzano con Giovanni M. De Pratti che ha interpretato alcuni brani letterari che si richiamano in qualche modo al Natale.

La locandina dello spettacolo

Dalla “Cantica di Natale” di John Tuffan Dickens, meglio noto come Charles Dickens, passando per il capitolo “Natale” di “Don Camillo – Mondo Piccolo” di Giovanni Guareschi e, infine, con un brano tratto da un racconto di Mino Milani, racconto apparso sul finire degli anni ’60 sul Corriere dei Piccoli, si è dispiegata, più che una lettura, una autentica recitazione che ha saputo far rivivere personaggi che appartengono un poi’ ai ricordi di molti. Marley, Chatpit, Ebenezer Scrooge, Don Camillo e Peppone e poi quel maggiore, un sergente, un tenente e quattro soldati che Mino Milani fissò su quelle pagine ormai quasi introvabili del Corriere dei Piccoli.

Don Camillo e Peppone, dal film omonimo, nell’episodio recitato nel reading da Giovanni M. De Pratti
Un momento della recitazione
Un altro momento, durante la interpretazione del Fantasma di Marley per la “Cantica di Natale” di Dickens
Ancora il Fantasma di Natale…
Una immagine ricordo di Mino Milani

Questi ricordi, – ha detto l’interprete all’inizio del reading – ci riportano a mondi e epoche che non abbiamo conosciuto, e delle quali forse alcuni non sanno più nulla… Dai vicoli di Whitechapel della Londra Vittoriana alle vi e alle ambientazioni della Bassa Padana dell’ultimo dopoguerra e poi ancora alle situazioni strampalate vissute nel 1916 sulle rive dell’Isonzo da gente che aveva parenti dall’altra parte…

Illustrazione ottocentesca di Ebenezer Scrooge

Il racconto, la narrazione si è dispiegata nella interpretazione che ha risvegliato, come dicevamo, i personaggi noti e meno noti, sottraendoli all’oblio degli scaffali di una biblioteca qualsiasi.

L’Interprete ha terminano il reading poi, in maniera inattesa, con l’interpretazione sia in lingua originale che in italiano di un discorso famoso del Presidente John Fitzgerald Kennedy, quello che termina con la frase famosa “…e non dimentichiamo che abitiamo tutti lo stesso piccolo pianeta e che, soprattutto, siamo di passaggio…

Gli applausi di un pubblico che ha ascoltato in quasi religioso silenzio tutto il tempo hanno salutato la fine della recitazione.