Teatro dei Colori: tra racconti, marionette e mirabilie a Natale il teatro è dei bambini
Teatro teatro teatro!
Una settimana ricca di rappresentazioni quella che si prospetta dal 19 fino al 22 dicembre prossimi.
Il TEATRO DEI COLORI, stante i rapporti istituzionali con Ministero della Cultura e Regione Abruzzo, con la promozione degli Assessorati alla Cultura e dell’Istruzione Istruzione dei Comuni di Celano, Avezzano, Collarmele e con la collaborazione della Fondazione Carispaq, prosegue le sue programmazioni dedicate alle scuole e ai ragazzi con l’ormai ben chiaro obiettivo di formare le giovani generazioni alla cultura teatrale e con la consueta e determinata competenza nell’individuare le compagnie e gli attori migliori per raggiungerlo. Il tour teatrale si snoda lungo i paesi della Marsica che hanno aderito al progetto
Si comincia giovedì 19 dicembre alle ore 14,30 e poi, in replica venerdì 20 ore 10,30 a Celano per il Progetto Scena Aperta al Teatro della Scuola D’Annunzio. LA BOTTEGA TEATRALE APS di Torino porta in scena LA MIA VERA STORIA DI NATALE, uno spettacolo con attori, pupazzi, marionette, ombre e videoproiezioni che è stato scritto e viene diretto e interpretato da Giuseppe Cardascio e Salvatore Varvaro.
Generazioni a confronto raccontano il loro Natale; è proprio Giuseppe Cardascio ad essere voce narrante che, con dolcezza, ironia e garbo, racconta la sua prima e personale favola sul Natale. Nonno e nipote, ognuno dal suo punto di vista, con ingenuità e inesattezze si confrontano sulla storia più antica del mondo. Non contano le religioni, non contano le superstizioni o le differenze: solo la distanza generazionale tra il nonno che racconta e il nipotino che cerca l’attenzione all’ascolto nei piccoli e frequenti vuoti di memoria del suo dolce nonno…
Da Celano a Collarmele per assistere sabato 21 alle ore 17, nella sala Eduardo De Filippo, al secondo incontro dal magico titolo L’ANIMA È VENTO che è stato realizzato, con tecnica laboratoriale, per narrare il Mito della Caverna. Il progetto ideato e condotto da Gabriele Ciaccia ed Emanuela Mastroddi.
Non si cambia la sede e domenica 22 dicembre alle ore 18 La Compagnia teatrale dei PUPI ITALICI presenta VETTIO SCATONE SI SCATENA PER AMORE tratto dall’opera “Dove nacqui Italia”. Il testo, la drammaturgia e la manovra dei pupi sono prodotto delle meravigliose teste e mani di Girolamo Botta e Alessandra Guadagna che saranno accompagnati al pianino con le musiche suonate da Diletta Botta.
In questo spettacolo è la primigenia storia d’Italia a farla da padrona; siamo nel 90 a.C. quando nel centro/meridione dell’attuale Italia infuria la guerra sociale. Publio Vettio Scatone, pretore del popolo Marso, ha condotto le sue truppe alla vittoria nella battaglia di Toleno; per festeggiare il console Italico Q. P. Silone concede ai soldati 5 giorni di pausa dalla guerra.
Il comandante Scatone passeggia nei boschi del Fucino e si avventura in una lotta contro il mostro leggendario e affronta con audacia l’irruenza dei legionari romani. Nell’avventura, Scatone incontra e salva Flavia di cui si innamora, ma un perfido centurione escogita un piano con il malvagio figlio di Vulcano e ordina ai suoi seguaci di rapire l’amata Flavia. Scatone scatena la sua ira e si avventura con il suo destriero Saetta nelle viscere del Vesuvio, si batte con tenacia e coraggio contro mostri, uomini e demoni che ostacolano il suo cammino per salvare il suo amore.
Sempre domenica 22 dicembre, questa volta ad Avezzano, alle ore 17, presso il Teatro dei Marsi, per la Rassegna Le domeniche da favola, il TEATRO DEI COLORI presenta LA CERVA FATATA Racconti di mirabilie, meraviglie e metamorfosi. La rappresentazione è tratta dall’opera “Lo cunto de li cunti” di Giovambattista Basile ed ha conseguito il Primo Premio EuroPuppet 2023. Rossella Celati ne è l’attrice protagonista cui si affiancano l’animazione delle figure realizzate da Valentina Franciosi insieme alle illustrazioni originali di Ilaria Meli. Regia e drammaturgia sono di Valentina Ciaccia.
“Conto” dei contrari, di alti e bassi, di case e castelli, di principesse e vecchie, di boschi e mare, dalla luce all’ombra, dalla giustizia all’ingiustizia… una sequela di mirabilie meraviglie e metamorfosi tratte dal un racconto che ha generato tutti gli altri. Sulla scena un libro coloratissimo prende vita e i personaggi si trasformano in un modo nuovo ed antico: i principi sono volpi, le gatte sono cenerentole, le statue prendono vita, le addormentate non si vogliono svegliare. Da ogni metamorfosi nasce una storia, ogni cambiamento porta alla crescita e alla scoperta. Uno spettacolo che nasce dal ricordo di un teatro alto e basso, fatto per i principi e per i “piccirilli”.