Fedele (M5S): «Nessuna considerazione della maggioranza in Comune per il centro storico dell’Aquila»
«Cittadini e commercianti si sono già espressi chiaramente sull’inutilità di un ulteriore centro commerciale, che non farebbe altro che uccidere definitivamente le speranze di pieno rilancio delle attività e, più in generale, della vita del centro storico dell’Aquila. Io personalmente non faccio passi indietro: quando presi parte alla manifestazione organizzata dai commercianti del centro storico per richiedere più iniziative volte proprio alla valorizzazione del cuore cittadino, ho sostenuto con convinzione che la rinascita definitiva dell’Aquila passa inevitabilmente dal suo centro, che è sempre stato, fino al sisma del 2009, il motore trainante dell’intero tessuto sociale”. Così il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Giorgio Fedele commenta le notizie della futura discussione sulla delibera della Giunta dell’Aquila circa la variazione di destinazione d’uso di terreni in località Centi Colella, in cui andrà a sorgere l’ennesimo centro commerciale, e soprattutto la mancata approvazione, nel corso della seduta del Consiglio Comunale, della mozione per il ritorno in centro della biblioteca comunale, attualmente ospitata nei locali a Bazzano. ricordo – continua Fedele – che in quella manifestazione c’erano anche molti esponenti dell’attuale maggioranza in Consiglio comunale a far sentire la loro vicinanza e solidarietà a chi ha deciso di investire nel centro. Gli stessi Consiglieri che oggi hanno votato contro la proposta di riportare la biblioteca comunale in pieno centro storico. Dopo questo smacco all’intera città – incalza Fedele – attendo adesso di vedere come voteranno sul nuovo centro commerciale: se sapranno anteporre il bene della città agli ordini di scuderia, o se, come credo, continueranno anche in quell’occasione a seguire le indicazioni di partito, dimostrando come per loro il rilancio del centro sia un mero slogan. L’Aquila non ha bisogno dell’ennesimo centro commerciale ma necessita di riportare la vita, sociale ed economica, all’interno del suo centro storico».