Multe irregolari sulla Superstrada con l’autovelox. Nuova sentenza ottenuta dall’avvocato Pierluigi Oddi

Pierluigi Oddi

AVEZZANO – Nuova impresa anti-autovelox dell’avvocato Pierluigi Oddi. Il legale di Civitella Roveto, infatti, ha impugnato una multa ricevuta dalla Polizia Stradale, tramite autovelox, per irregolarità nella taratura del mezzo col quale è stata fatta la rilevazione. E il giudice gli ha dato ragione, unitamente ad un altro automobilista marsicano, anche lui rappresentato dall’avvocato Oddi, condonando la controparte alle spese legali e alla rifusione del contributo unificato per presentare il ricorso.

Oddi non è nuovo, infatti, ad imprese legali di questo genere. Giovane legale, negli anni ’90, riuscì a creare un precedente giurisprudenziale facendo annullare centinaia di multe, effettuate sempre sulla Superstrada del Liri, e sempre per irregolarità nell’accertamento dell’eccesso di velocità con mezzo meccanico e/o elettronico.

Il tratto di Superstrada interessato

Questa volta l’automobilista sanzionato era proprio lui, l’avv. Pierluigi Oddi, reo, secondo l’autovelox, di aver superato di pochi chilometri il limite di velocità nel tratto a quattro corsie della SS 690 Avezzano -Sora. La Polstrada, come di consueto, aveva posizionato l’apparecchio del controllo di velocità su una delle piazzole dei distributori insistenti sul tratto.
L’avv. Oddi, nel ricorso presentato in proprio, ha chiesto l’annullamento del verbale in quanto l’organo accertatore avrebbe dovuto indicare nel verbale la taratura dell’apparecchio utilizzato. La Corte di Cassazione, con una prima sentenza, 5227/2018 (Cassazione civile, sez. VI-2, ordinanza 06/03/2018 n° 5227), ha affermato che la mancata indicazione della taratura periodica dell’Autovelox nel verbale di contestazione, fa scaturire la nullità di tale atto, considerato che solamente nel caso di indicazione della taratura dell’apparecchiatura di rilevazione della velocità la contestazione può ritenersi valida e affidabile. Irripetibilità dell’accertamento ed onore della prova.

«La riportata soluzione – ci spiega l’avvocato Oddi – , prescelta dal legislatore stradale, si fonda sulla natura irripetibile dell’accertamento, realizzando in tal modo un bilanciamento tra la tutela della sicurezza stradale e quella delle posizioni soggettive dei cittadini. I giudici ermellini ammettono che la tutela dei cittadini viene limitata per effetto della parziale inversione dell’onere della prova, in quanto è colui che ricorre avverso l’applicazione della sanzione a dover eventualmente dimostrare il cattivo funzionamento dell’apparecchiatura, ma al contempo siffatta limitazione trova una ragionevole spiegazione proprio nel carattere di affidabilità che l’omologazione e la taratura dell’autovelox conferiscono alle prestazioni di quest’ultimo. In altre parole – conclude il legale rovetano – , il bilanciamento degli interessi rappresentato all’art. 142 C.d.S. si manifesta in una sorta di presunzione, basata sull’affidabilità dell’omologazione e della taratura dell’autovelox, che consente di non ritenere pregiudicata oltre un limite ragionevole la certezza della rilevazione e dei sottesi rapporti giuridici. Inoltre, con la successiva e più recente Sentenza della Suprema Corte (Cfr. Cass. N. 8060/19) nel verbale di infrazione non basta per attestare il corretto funzionamento dell’autovelox, come avvenuto nel caso di specie».

Nel corso della discussione del ricorso, quindi, è stato dimostrato come, solo nei successivi verbali a quello opposto, la Polizia ha iniziato ad indicare gli estremi della taratura.  L’Ufficio Territoriale del Governo, pertanto, con la sentenza del Giudice di Pace di Avezzano, avv. Stefano Bona del 20 luglio, non sono ha annullato il verbale su accertamento con ogni conseguenza di legge, ma ha condannato la resistente al pagamento delle spese legali pari ad euro 150,00 e alla rifusione del contributo unificato. Oltre al verbale di Oddi, è stato annullato anche un altro verbale di un cittadino di Civitella Roveto, P.P., sempre difeso dal predetto legale.

A conforto e uso dei nostri lettori e di tutti i cittadini interessati, riportiamo in file testo e immagine la sentenza che potrebbe aprire la strada ad una nuova valanga di annullamenti di multe da autovelox e non solo sulla Superstrada del Liri.

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