Avezzano. Le suore e l’Istituto Sacro Cuore celebrano Madre Clelia Merloni ad un anno dalla beatificazione
AVEZZANO- “Una donna pienamente abbandonata alla volontà di Dio, zelante nella carità, paziente nelle avversità ed eroica nel pensiero”. Queste parole, pronunciate da Papa Francesco, possono ben spiegare la meravigliosa figura della Beata Madre Clelia Merloni. Ad un anno dalla beatificazione della fondatrice delle Apostole del Sacro Cuore il noto Istituto Sacro Cuore di Avezzano propone una serie di eventi nella quale viene ricordata la beata.
Queste celebrazioni, dal titolo “Una Celeste Armonia” è giunta alla sua XVI edizione. Si inizierà mercoledì 20 novembre con la prima tappa, dal titolo “Grazie”: alle ore 18 i bambini della scuola primaria ed il coro “voci del cuore” animeranno una Santa Messa in ricordo del primo anno della beatificazione di Madre Clelia. Mentre giovedì 21 novembre alle ore 16, presso il teatrino dell’istituto andrà in scena lo spettacolo “L’educazione e un’opera d’amore” ovvero la vita di Madre Clelia raccontata degli alunni della scuola primaria. Venerdì 22 novembre alle ore 21 presso la chiesa dell’istituto si svolgerà una rassegna di cori parrocchiali dal titolo “Canta.. e cammina” dove parteciperanno i cori di: San Pio X, Cattedrale, San Giovanni, Madonna del Passo, Spirito Santo ed il coro “Voci del Cuore”. Gli eventi si concluderanno domenica 15 dicembre alle ore 17 presso il Pinguino Village dove gli alunni dell’istituto si esibiranno in gioiosi canti natalizi.
Ma chi era Madre Clelia Merloni? Fu la fondatrice delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù è nata a Forlì il 10 marzo 1861. La madre Teresa Brandinelli morì quando la piccola aveva tre anni. Il padre Gioacchino Merloni, ricco industriale, si risposò con Maria Giovanna Boeri che, con la nonna, insegnò tanto alla bambina sulla fede aiutandola ad acquisire una personalità forte e confidente. Nel 1876, Clelia iniziò a studiare presso l’Istituto delle Figlie di Nostra Signora della Purificazione a Savona, ma per la salute cagionevole dovette lasciare la scuola dopo un anno. Nel 1883 entrò nella Congregazione delle Figlie di Nostra Signora della Neve (Savona), dove le fu dato il nome di Sr. Albina, ma a causa di una malattia dovette ritornare a casa dopo quattro anni. Nel 1892 entrò nella Congregazione delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza a Como dove si dedicò alla vita religiosa con gioia e zelo. Qui, dopo una guarigione improvvisa dalla tubercolosi, grazie all’intercessione del Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria, ebbe la chiara e precisa visione di quello che avrebbe dovuto fare: creare un istituto di suore consacrate al Sacro Cuore di Gesù. Nonostante qualche problema iniziale, la Congregazione divenne numerosa ed operò al servizio della chiesa e soprattutto della carità ma anche all’istruzione dei ragazzi e delle ragazze. Madre Clelia si spense il 21 novembre del 1930 e tutt’ora riposa nella chiesa di Santa Margherita Maria Alacouque a Roma. Venne beatificata da papa Francesco il 3 novembre del 2018.