Elezioni Comunali Avezzano. Sabrina Nanni: «Meglio difendere i diritti delle persone che stare con una politica inconcludente»
AVEZZANO – A seguito della presentazione delle liste, l’amarezza e la delusione di tantissimi cittadini per la mancata discesa in campo di Sabrina Nanni, che la volevano in corsa, non si placa.
Molti i messaggi lasciati sulla sua pagina Facebook, e tanti altri anche in privato, da parte di chi si rivolge a lei per avere un indirizzo sul chi sarà meglio votare.
«In tanti mi fermano anche per strada – dice la Nanni, da anni impegnata nella lotta per la legalità e la trasparenza anche nella pubblica amministrazione sia in qualità di responsabile osservatorio legalità regione Abruzzo Idv e Associazione Aiceberg – . I cittadini forse mi hanno apprezzato pur non conoscendomi per la persona che sono. Durante il Covid ho ricevuto circa 1077 messaggi e circa 400 venivano da persone di Avezzano e della Marsica. Nei messaggi che mi scrivono – prosegue Sabrina Nanni – ho letto che qualcuno afferma che ci sarebbe una mia lista di appoggio in qualche coalizione e a qualche candidato. Mi sento in dovere di chiarire questo passaggio. Non è assolutamente così, nel modo più assoluto. Il simbolo della mia lista, infatti, è quello che vedete nelle foto (vedi in alto e in basso ndr) questo ed era stato fatto anche un video con immagini girate con il drone, dove io mi rivolgevo ai cittadini. Nella politica – conclude la Nanni – si chiacchiera tanto e invece io sono abituata soprattutto AL FARE ed anche e stare vicino agli ultimi che, nella mia vita, mi hanno insegnato tanto. In questi giorni ho capito tante cose. La mia rabbia è stata immensa ma grande è stata anche la rabbia dei cittadini che mi hanno molto apprezzato e che ripagherò continuando a battermi per i loro diritti, per la legalità e la trasparenza. L’elaborazione della mia lista era stata basata sulla ricerca di persone che avessero una storia alle spalle fatta di competenze nei Peba, nei Pon (Programma Operativo Nazionale del Miur per i Fondi Strutturali Europei) e di altri fondi, anche a livello europeo, sia per la città, sia per le aziende. Abbiamo cercato specialisti in sicurezza, cultura, musica, quindi non solo gente nuova ma che avesse soprattutto una cultura e una preparazione per bene amministrare il Comune.
Chiudo con una frase che è un motto dell’Associazione Antimafia Antonino Caponnetto a cui appartengo: “Quando si fa antimafia non è come stare al campo di bocce dove si sta tutti insieme, persone serie e perbene e non, e dove chi va più a buca vince”. Nell’antimafia le persone serie e per bene stanno da un lato e quelle non serie e non per bene stanno dall’altra, tertium non datur (una terza soluzione non esiste)».