Elezioni Comunali Avezzano. Presutti (Coalizione Taccone): «Genovesi chieda scusa e si ritiri. Immigrazione questione delicata e nazionale»
AVEZZANO – Genovesi dovrebbe chiedere scusa agli avezzanesi e ritirare la sua candidatura. Così commenta, con una dettagliata lettera, Crescenzo Presutti, candidato nella coalizione di Anna Maria Taccone, la vicenda del Like del candidato Sindaco di Avezzano per la Lega-Salvini (ex Lega Nord), Tiziano Genovesi, a chi voleva risolvere il problema dei migranti con una tanica di benzina.
Presutti, oltre a condannare senza appello questo atteggiamento, sottolinea come la questione immigrazione sia una questione di competenza del Governo, e quindi non attribuita al Sindaco e al Comune, e come si debba affrotarla con i metri della Misura e della Ragione.
Questa la lettera inviataci da Crescenzo Presutti: «Il tema dell’immigrazione è un tantino più complesso di quanto vogliano far apparire i neo-leghisti di Avezzano. Gente che invoca taniche di benzina per mettere al rogo 25 immigrati e che riceve apprezzamento da parte del Candidato Sindaco Tiziano Genovesi merita soltanto profondo disprezzo.
Tiziano Genovesi, candidato Sindaco del centro destra aquilano, imposto da personaggi politici che non hanno mai fatto nulla per la nostra Città e per il nostro territorio, dovrebbe chiedere scusa a tutti i cittadini e ritirarsi immediatamente dalla competizione elettorale. Peraltro agli Autori di queste gravi e reiterate dichiarazioni (che costituiscono reato) mi auguro venga rivolta la giusta attenzione da parte della Procura della Repubblica di Avezzano e mi auguro che vengano immediatamente condannati.
Tuttavia, mi sento di dire che, in materia di immigrazione – fermo restando che trattasi di materia riservata alla competenza esclusiva dello Stato e ribadendo che le imminenti elezioni amministrative esprimeranno un Sindaco e non un Podestà o un plotone di esecuzione – se si riflette, si può arrivare a soluzioni normative equilibrate, lontane tanto dalla idiozia ideologica della sinistra quanto dalla putrida demagogia di Salvini e dei suoi seguaci. Entrambe le ideologie, infatti, sono impregnate di veleno e di profonda ignoranza e sono entrambe foriere di sventure per tutto il popolo italiano. Affrontare una campagna elettorale in questo clima di violenza verbale, però, lo ribadisco ancora una volta, non aiuta la RAGIONE ma costituisce il prologo per creare le condizioni di una rivolta sociale.
Bisogna disprezzare in egual modo le due ideologie affrontando con la MISURA e con la RAGIONE un tema che richiede un assoluto EQUILIBRIO. Confido che la cittadinanza esprima disprezzo verso gli apprezzamenti del candidato leghista alle abominevoli esternazioni dei suoi sostenitori, dimostrando maturità ed equilibrio di giudizio. In ogni caso, ognuno di noi ha le proprie convinzioni e mi permetto di esprimere il mio personale pensiero sul tema. È del tutto evidente però che queste riflessioni possono essere affrontate solo in Parlamento, dove la Lega ha il dovere di proporre leggi migliori di quelle attuali, prevedendo, a titolo esemplificativo:
- per quanto concerne l’immigrazione IRREGOLARE che l’ospitalità debba avere carattere essenziale ma di eccellenza. I non aventi diritto a protezione devono essere identificati ed immediatamente espulsi;
- i centri di accoglienza e di identificazione necessitano di una ridenominazione, riconversione e di una modifica delle funzioni ad essi destinate. Dopo il secondo mese di soggiorno, il vitto e l’alloggio saranno pagati dagli immigrati mediante lo svolgimento di 4 ore giornaliere di lavori in favore della collettività (ad esempio pulizia degli argini di fiumi e canali, di spiagge pubbliche, eliminazione di discariche abusive, ecc.), con espulsione in caso di rifiuto o di danneggiamento delle strutture.
Parimenti, dovrebbe essere introdotto un sistema sanzionatorio severo a carico di chiunque conceda in locazione immobili ad immigrati irregolari o commissioni lavoro a questi ultimi. Lo straniero regolare che violi i suddetti divieti verrà anche espulso.
Lo straniero regolare può diventare cittadino, per residenza, in presenza dei seguenti requisiti:
- che abbia proposto domanda dopo che siano trascorsi 10 anni di regolare soggiorno;
- che abbia superato un serio esame di lingua italiana;
- che abbia superato un serio esame di storia moderna e contemporanea italiana;
- che abbia superato un serio esame di diritto costituzionale;
- che non abbia riportato sentenze di condanna definitiva o non abbia procedimenti penali in corso nel paese di provenienza o in Italia.
Queste e tante altre proposte possono essere presentate da chi siede in Parlamento, evitando uscite fuori luogo e razziste come quelle sentite in questi giorni, ma per far questo occorre lavorare in Parlamento, il luogo deputato, per eccellenza, a decidere le sorti del Paese. Chi si sottrae a questo compito, scendendo a livelli infimi, invocando roghi o forni crematori per gli immigrati (quantunque irregolari), non può e non deve avere accesso a nessuna carica pubblica, almeno in un Paese civile».