Il Governo impugna ancora il “Cura Abruzzo”. Marcozzi (M5S): «Giunta regionale imbarazzante»
L’AQUILA – Nuova impugnativa del governo centrale per quanto riguarda il Decreto Cura Abruzzo della Regione. Dopo l’impugnativa dello scorso inverno, causata dalla presenza nel decreto di voci prive di copertura finanziaria, il governo chiese alla regione Abruzzo di modificare l’atto in questione apportando specifiche correzioni. La Giunta Marsilio, quindi, approvò una nuova versione del Cura Abruzzo che, però, secondo il Governo avrebbe mantenuto quelle problematiche pressoché intatte.
Sulla questione interviene la capogruppo in Consiglio regionale, per il Movimento Cinquestelle, Sara Marcozzi che definisce il modo di procedere del governo regionale di centrodestra pressoché imbarazzane e dannoso per i cittadini abruzzesi: «Ormai non ci stupiamo più dell’approssimazione con cui la Giunta regionale abruzzese e tutta la maggioranza Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia governano la nostra regione, ma l’ultima impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri raggiunge livelli difficilmente immaginabili. Nella seduta che si è tenuta ieri, infatti, è stata impugnata la Legge regionale approvata dal centrodestra per correggere gli errori già compiuti nella prima stesura del Cura Abruzzo. Il motivo è sempre il solito: articoli privi di copertura finanziaria. La pezza si è dimostrata peggiore del buco, tanto da essere necessario un secondo richiamo e sempre per la stessa motivazione. Una situazione ai limiti del grottesco di cui non si vede la conclusione».
È questo il commento del Capogruppo in Regione Abruzzo M5S Sara Marcozzi, che prosegue: «Già durante la prima discussione della legge in questione, nell’aprile scorso, mi ero sgolata in Consiglio regionale e in Commissione affinché si apportassero correttivi per evitare già allora un’impugnativa certa da parte del governo nazionale, che avrebbe inevitabilmente portato a ritardi negli aiuti agli abruzzesi per affrontare l’emergenza Covid. Gli esponenti del centrodestra hanno preferito non ascoltarci, andando, come previsto, a sbattere contro il prevedibile giudizio negativo da parte del Consiglio dei Ministri, che ha chiesto espressamente di modificare il testo. Dopo altre settimane di lavoro, con una Regione bloccata per correggere gli sbagli del centrodestra, la nuova legge è stata nuovamente approvata dalla maggioranza. Nemmeno tutto questo è bastato per evitare una seconda bocciatura del testo. Viene da pensare che gli errori siano voluti e finalizzati a non stanziare le risorse promesse agli abruzzesi. Se così non è, allora siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di quanto la Giunta Marsilio si stia dimostrando totalmente impreparata di fronte alle prove a cui l’emergenza pandemica ha costretto tutto il tessuto economico dell’Abruzzo. Questa seconda impugnativa porterà addirittura a una terza scrittura del solito testo, caso più unico che raro, con ulteriori e intollerabili ritardi che dipendono esclusivamente dalla mancanza di approfondimento di chi amministra la nostra regione: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Ci sarebbe quasi da ridere – conclude Sara Marcozzi – , se non fosse che a pagarne le conseguenze saranno solamente i cittadini abruzzesi, bloccati da una maggioranza che non perde occasione per mettere in mostra tutta la sua inadeguatezza. E questo, dopo oltre un anno di governo regionale, non è più tollerabile».