Merce contraffatta e priva del marchio “CE”. Maxi sequestro della Guardia di Finanza di Frosinone

L’operazione è stata eseguita in due centri al confine con l’Abruzzo

FROSINONE – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, a seguito dell’intensificazione delle attività di controllo economico del territorio a contrasto del fenomeno della contraffazione e a tutela della sicurezza dei prodotti, ha sottoposto a sequestro oltre 16.000 prodotti privi delle certificazioni “CE” di sicurezza.

In una prima operazione, i finanzieri della Tenenza di Anagni hanno individuato un esercizio commerciale, gestito da cittadini di origine asiatica, dove al termine dei controlli sui prodotti posti in vendita sono stati sequestrati oltre 13.000 articoli di vario tipo, costituiti da bigiotteria, materiali per l’elettronica, per la cura della persona, nonché giocattoli, privi del marchio “CE”, attestanti la conformità e la sicurezza dei prodotti, e delle indicazioni minime in lingua italiana relative alla composizione della merce.

In un’altra operazione le Fiamme Gialle della Tenenza di Fiuggi al termine di un controllo in un esercizio commerciale, sempre gestito da cittadini di origine asiatica, hanno posto sotto sequestro 3000 articoli fra cui orecchini, piercing e bracciali, privi dei requisiti minimi per la tutela dei consumatori. Al termine delle attività di controllo, tutti i beni individuati come illegali sono stati sequestrati e ritirati dal mercato e sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 13.000 euro.

Da inizio anno sono già 56 gli interventi effettuati dalla Fiamme Gialle ciociare nello specifico settore, che hanno portato alla denuncia di 27 persone e al sequestro di oltre 300 mila prodotti in materia di contraffazione e sicurezza, nonché di circa 1000 prodotti di elettronica, oltre 23 mila giocattoli e circa 150 mila capi di abbigliamento. L’operazione rientra nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale finalizzate a preservare il mercato dalla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e dell’Unione Europea, oltre che alla repressione degli illeciti di natura fiscale, a tutela degli imprenditori onesti.

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