Sabato del restauro “live” al Museo Cascella
PESCARA – Sorprende piacevolmente e non poco, l’originale scelta operata dalla Fondazione Genti d’Abruzzo che, nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio, ha presentato un progetto “Il sabato del restauro” che, curato dalla restauratrice Chiara Russo, vede protagonista la scala del Museo Cascella a Pescara, arredata con otto pannelli eseguiti da Pietro Cascella.
L’assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Maria Rita Paoni Saccone, si è riconfermata ferma sostenitrice delle proposte pervenute, anche in precedenza, dalla Fondazione e dal Museo e in particolar modo, del nuovo progetto del quale ha riconosciuto l’originalità e l’innovatività impegnandosi a fornire, anche per il futuro, il fermo supporto istituzionale. La dottoressa Eliseba De Leonardis, funzionario restauratore della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo dal canto suo, ha espresso, verso l’iniziativa, un particolare apprezzamento.
Nelle due giornate dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico-culturale italiano, si procederà al restauro del primo degli otto pannelli, dedicato ad una antica città marinara, dal titolo “La vera Cabala del Lotto – Genova” in cui sono rappresentate le peculiarità della città di mare – il porto, le conchiglie, i pesci e i numero della cabala che la identificano 19 e 6. L’opera fu eseguita nel 1942, quando Pietro aveva 21 anni; misura 71,5 cm di altezza e 49,5 di larghezza ed è indubbio che necessitasse di un qualche intervento ripartivo; infatti, il supporto ligneo presenta notevoli problemi di deformazioni dovute a variazioni termoigrometriche e infiltrazioni d’acqua, di fori causati da insetti e della perdita di alcune parti dell’area perimetrale. Nel presentare il progetto di restauro, la curatrice ha così descritto le modalità di intervento: ”l’opera verrà tolta dal muro, trasferita nell’area di restauro e appoggiata su piano; si procederà poi alla pulitura superficiale a secco con pennellesse a setola morbida per la rimozione dei depositi di particellato atmosferico; velinatura della pellicola pittorica a protezione delle successive fasi di restauro. Poi smontaggio delle asticelle sul retro e trattamento antitarlo totale del pannello e rimozione delle toppe sul retro con riassestamento delle deformazioni del compensato. Sarà quindi effettuata una ricostruzione con materiale idoneo simile e reversibile delle parti lignee mancanti. Infine rimozione delle veline sul verso, pulitura chimico/fisicadella pellicola pittorica. Infine stuccature, ritocco pittorico, e protezione finale del dipinto”.
La peculiarità del progetto sta nella presenza del pubblico ad una parte delle azioni di restauro; nel rispetto delle direttive COVID infatti, si sono organizzate visite da un’ora e mezzo ciascuna per consentire a tutti gli interessati di assistere “live” alle attenzioni, alle cure e al maquillage rivolte al dipinto. Si tratta di un espediente che ha lo scopo di avvicinare i cittadini all’arte e far conoscere le fasi e le azioni collegate alla conservazione e alla tutela dei beni culturali. Inoltre, avere coscienza di “quanto lavoro e quanto studio sono dietro la conservazione di un’opera d’arte, significa anche saperne valutare i costi e comprendere l’importanza del sostegno economico che è necessario, per la conservazione della memoria e la valorizzazione dei beni culturali, certo da parte delle istituzioni ma anche dei singoli cittadini” – come ha giustamente messo in rilievo la direttrice della fondazione, Letizia Lizza.
E proprio per supportare tale iniziativa, la fondazione ha lanciato un hastag #insiemesipuò con il quale raccogliere fondi per la campagna “La scala ritrovata”, finalizzata al restauro di tutti i pannelli e di una preziosa specchiera lignea appartenuta alla famiglia Cascella. Emilio Della Cagna, Presidente della Fondazione Genti d’Abruzzo ha ricordato che c’è ancora la possibilità di donare attraverso la destinazione del 5 per mille e altre forme di contribuzione che hanno la finalità di incrementare l’offerta di visite, corsi e lezioni da rivolgere ai cittadini per mantenere viva la memoria di un passato che ancora ha tanto da insegnare.