Aule fredde al liceo di Scienze Umane dell’Aquila. Studenti e famiglie chiedono interventi
di Martina Salfi
L’AQUILA – Sono molti gli studenti in tutte le regioni d’Italia che, dal rientro a scuola, vivono situazioni di disagio durante le lezioni.
A segnalarlo stavolta, nel territorio aquilano è la mamma di una studentessa del liceo Scienze Umane economico-sociale, con sede nel dipartimento del Convitto Nazionale Domenico Cotugno. Gli studenti non riescono a seguire con la dovuta concentrazione le lezioni a causa delle finestre che restano spalancate in tutto l’orario scolastico A niente pare che servano i riscaldamenti accesi, soprattutto ora che la stagione invernale è alle porte e nel territorio montuoso dell’Aquila le temperature arriveranno anche a sotto zero.
Molte sono state le lamentele delle famiglie, che ogni Istituto ha raccolto attraverso i social, in cui la temperatura bassa e il freddo che dalle finestre entra in aula, ha fatto appello di un riscontro negativo nell’apprendimento: scarsa concentrazione e difficoltà nel seguire i docenti, e non pochi sono i reclami in cui gli studenti al rientro nella propria abitazione manifestano sintomi influenzali, quali raffreddore, mal di gola e febbre.
Dalla scuola hanno subito chiarito, ed effettivamente c’è poco da eccepire, che tenere le finestre aperte è stata solo una dovuta precauzione per rendere minore o pari a zero il rischio di contagio Covid-19, data l’importante risalita in scuole e Università di casi positivi. Ma se da un lato si evita il contagio, dall’altro gli alunni sono esclusi da quello che è il proprio diritto nonché dovere di essere partecipi a lezione a causa del manifestarsi di sintomi influenzali. Ormai alle porte c’è il ritorno di una grande emergenza ma anche una disciplina più attenta e rigida da parte dello Stato per affrontare ogni manovra, e formulare misure di prevenzione, per ridurre il ceppo Covid-19, entrato nelle vite di ogni cittadino italiano e in gran parte dell’Europa e del mondo, dall’inizio di gennaio.
La segnalazione di questa mamma e di tutte le mamme, vuole essere un richiamo a migliorare la situazione lì dove è possibile e rendere lo svolgimento scolastico adatto a soddisfare le esigenze degli alunni, nonostante il disagio che ormai è parte integrante della quotidianità. Anche se la speranza, e l’impegno di tutti, è quella di riuscire a tornare nel minor tempo possibile alla normale quotidianità.