Spaccio di droga in centro a L’Aquila. Due nigeriani sorpresi dalla Mobile
L’AQUILA – Due giovani nigeriani sorpresi, dagli uomini della Squadra Mobile dell’Aquila, nella loro attività di spaccio di stupefacenti in pieno centro. Si tratta di A.F., 30 anni, arrestato, e O.T., 19 anni, denunciato.
I fatti risalgono alla serata di mercoledì scorso quando, gli investigatori, impegnati nell’attività di controllo del rispetto delle misure anti contagio Covid-19, nella zona della fermata degli autobus di via della Croce Rossa, hanno notato un straniero, O.T., e una ragazza italiana, Z.A., che, con fare sospetto, camminavano avanti e indietro lungo la predetta fermata. Poco dopo, sul posto è sopraggiunto a piedi un altro straniero, A.F., che ha estratto dalla propria borsa a tracolla due involucri di cellophane per cederli al primo ragazzo che, in cambio, consegnava 50 euro. Immediatamente dopo O.T. cedeva uno dei due involucri acquistati pochi istanti prima alla ragazza.
I poliziotti, che avevano osservato tutta la scena da posizione defilata, a questo punto decidevano di intervenire per fermare i tre giovani accertando che, all’interno dei due involucri ceduti da A.K., vi era sostanza stupefacente dalle caratteristiche della marijuana per un peso di circa 12 grammi mentre, indosso al predetto A.K., venivano rinvenuti ulteriori 3 grammi della stessa sostanza. In virtù di quanto accertato, A.K. veniva tratto in arresto mentre A.F., che aveva consegnato parte della sostanza gratuitamente alla ragazza, veniva indagato in stato di libertà: entrambi dovranno rispondere dell’illecita cessione dello stupefacente.
La ragazza, invece, veniva segnalata in via amministrativa per l’uso personale della sostanza. La perquisizione effettuata a casa dell’arrestato permetteva di sequestrare materiale per il confezionamento della droga (bustine di cellophane, termo saldatore) e due telefoni cellulari.
Questa mattina, l’arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di L’Aquila che ha altresì disposto, nei confronti di A.K., l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
Il Questore di L’Aquila, Gennaro CAPOLUONGO, ha voluto sottolineare l’importanza che riveste il capillare controllo del territorio, strumento capace di prevenire e reprimere gli episodi delittuosi.