Avezzano. Ecco il piano proposto dal dottor Gianfranco Gallese per affrontare emergenze e calamità
Medico, soccorritore, esperto di protezione civile ed ex consigliere comunale, aveva proposto un piano di per le emergenza utile anche in periodi ordinari
AVEZZANO – Ci ha provato a stare buono, ma alla fine ha voluto dare il suo contributo di idee ed esperienza. Parliamo del dottor Gianfranco Gallese, medico chirurgo, ex consigliere comunale, promotore, cofondatore, animatore e per anni coordinatore della Protezione Civile di Avezzano, soccorritore di montagna esperto, distintosi, con altri avezzanesi e marsicani, durante le primissime fasi dell’intervento post scossa sismica a L’Aquila nell’aprile 2009.
Gallese, nel vedere quanto sta accadendo con la seconda ondata pandemica, ha voluto, senza far polemiche e tirate politiche, ricordare e rilanciare alcune sue proposte. «Non è nel mio carattere far polemiche o strumentalizzare politicamente le cose. Non i interessa – dice Gallese – . Io sono sempre stato per l’agire e risolvere. e voglio farlo ach questa volta».
E24 – Quale il piano che aveva proposto a Comune di Avezzano e Asl1 in passato?
GALLESE: «Oltre alla difesa col coltello fra i denti dei tre presidi ospedalieri marsicani con un ospedale d’eccellenza baricentrico in Avezzano e due presidi ospedalieri Tagliacozzo (Marsica ovest) e Pescina (Marsica est) a tutela di tutto il territorio marsicano, e sì perché dobbiamo spiegare a chi di competenza che la sanità pubblica non è un “business”, avevo proposto la creazione di presidi di protezione civile e socio sanitari capillarizzati nel territorio investendo in senso antisismico nelle strutture già in carico a parrocchie, pro loco, comitati di quartiere e delle frazioni, affinché, nelle adiacenze delle aree di attesa già esistenti, si possano realizzare delle aree di accoglienza da adibire a ad attività culturali e socio aggregative ” in tempo di pace” e, nello stesso tempo, offrire ricovero e assistenza in caso di calamità naturali, sismi o emergenze sanitarie».
E24 – Come avrebbe dovuto attuarsi il piano proposto ed in quali strutture?
GALLESE: «Tali presidi di protezione civile, dovrebbero essere collegati in rete a una struttura di grande valenza strategica (Interporto della Marsica o in subordine “cittadella dello sport “, riqualificando lo Stadio dei Pini che cosi avrebbe con la stessa spesa una doppia valenza, sport, concerti ed eventi sportivi, in periodi ordinari, e “Coc” nelle situazioni di emergenza come questa. Avevo proposto, e ripropongo, il coordinamento delle associazioni del volontariato della Marsica intera, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuna di esse, a tutela delle persone fragili e del territorio marsicano in termini di sicurezza e ambiente».