Gli impianti sciistici della Capitale del Parco avranno i contributi regionali per la gestione, manutenzione e messa in sicurezza
Pescasseroli -Anche il centro turistico del Parco avrà la possibilità di percepire il contributo a fondo perduto per i gestori delle aree sciistiche attrezzate.
La società Alta Quota srl che gestisce gli impianti scioviari di “Monte Coste delle Vitelle” nel Comune di Pescasseroli: “Esprime viva soddisfazione per l’iniziativa della maggioranza consiliare a guida Marsilio che, raccogliendo la sollecitazione pervenute dal comparto degli “impiantisti ”, ha prontamente predisposto un progetto di Legge di previsione di specifici contributi a fondo perduto per i gestori delle aree sciistiche attrezzate”.
Contributi finalizzati ad impedire che la crisi economica derivante dall’emergenza sanitaria COVID-19 colpisca le imprese sane ed i loro dipendenti a causa della grave carenza di liquidità e ristorare le gravi perdite economiche derivate dall’interruzione anticipata delle attività nella scorsa stagione. Oltre che a dare un concreto sostegno nelle attività di ordinaria gestione, manutenzione e messa in sicurezza degli impianti di risalita.
“Grazie all’iniziativa ed alla sensibilità mostrata da alcuni consiglieri – precisa la società Alta Quota srl – che hanno raccolto l’accorato appello, anche Pescasseroli avrà la possibilità di percepire il contributo, stabilendo così un decisivo cambio di rotta da parte di quella politica disattenta che negli ultimi tempi ha relegato la nostra stazione sciistica a mera Cenerentola d’Abruzzo”.
La stessa Società: “Auspica che il progetto di Legge, dopo aver avuto il parere positivo della competente Commissione, il 24 novembre p.v., venga definitivamente approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale a dimostrare con i fatti che la politica, finalmente, inizia a prestare attenzione a quell’economia montana, rappresentata in parte essenziale anche dal comparto sciistico, che è posta a baluardo di un sempre più inarrestabile calo demografico che prelude ad un quasi certo malaugurato totale spopolamento delle zone montane. Il presidio della montagna è garanzia di salvezza delle vallate e delle pianure contro i dissesti e le alluvioni. Oggi, visto questo piccolo ma importante risultato, vogliamo pensare che la Regione inizi un nuovo modo di intendere le aree interne e le sue problematiche“.