Pescarese in giro per Chieti con mezzo chilo di marijuana e mezz’etto di cocaina. Arrestato dalla Polizia
CHIETI – Nell’ambito dei servizi predisposti dalla Questura di Chieti finalizzati alla prevenzione dei reati nonché all’osservanza delle recenti disposizioni in materia di Covid-19, personale della Squadra Mobile unitamente ad un equipaggio della Squadra Volante, ha tratto in arresto un cittadino italiano C.G. di 53 anni, di Città Sant’ Angelo, in provincia di Pescara, pregiudicato, nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’uomo è stato controllato a cura dell’equipaggio delle Volanti mentre transitava, a bordo della propria autovettura, nella centrale Via Principessa Piemonte. Sottoposto a controllo in relazione alla normativa Covid 19, non ha saputo fornire agli agenti alcuna plausibile giustificazione circa la sua presenza in questa città. Gli operanti, nel mentre lo informavano circa la
contravvenzione ai sensi della normativa Covid 19 a suo carico, hanno notato il suo particolare atteggiamento, di nervosismo ma soprattutto di grande fretta dimostrando di voler ultimare il controllo nel più breve tempo possibile. Per tale ragione, con l’ausilio di personale della locale Squadra Mobile il predetto è stato sottoposto a perquisizione dalla quale è emerso come, all’interno del vano destinato ad accogliere la ruota di scorta, occultata in un sacchetto di tela, egli deteneva cinque panetti di hashish del peso complessivo di 500 grammi unitamente ad un altro involucro contenente 30 grammi di cocaina.
Sulla sua persona, all’interno di un marsupio che indossava legato in vita, è stata rinvenuta la somma di 1600 euro in contanti in relazione alla quale non ha saputo fornire alcuna giustificazione circa la provenienza. All’esito degli accertamenti e delle formalità di rito il predetto è stato tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Chieti Dr. Giuseppe FALASCA, ne ha disposto la traduzione in carcere.
L’arrestato è pregiudicato per reati contro il patrimonio. Nel maggio del corrente anno ha finito di espiare la pena ad anni quattro e mesi otto di reclusione in quanto ritenuto responsabile, in concorso con altri, della rapina ai danni del portavalori della società IVRI avvenuto in Chieti in data
30.04.2012 nei pressi del centro commerciale Megalò.