Il Dio dei funamboli del calcio è ora in cielo. “Dieguito” ci ha lasciati
AVEZZANO – Nel pomeriggio di oggi ci ha lasciato Diego Armando Maradona, sicuramente il più grande giocatore di tutti i tempi. Aveva solo 60 anni e la notizia della sua improvvisa scomparsa ha fatto il giro del mondo in pochissimi minuti. Sembra che a causarne la morte sia stato un arresto cardiocircolatorio mentre si trovava nella sua casa alla periferia di Buenos Aires, dove era andato dopo una delicata operazione al cervello. Un talento ineguagliabile, un fenomeno, un dio per qualcuno.
Per tutti i veri sportivi semplicemente un calciatore che regalava emozioni a non finire. E non era poco. Napoli è stata la sua città di adozione per tanti anni e tutti i napoletani, nel periodo in cui Diego ha vestito la maglia azzurra, hanno gioito, hanno pianto, si sono riscattati nel confronto, non solo calcistico, con le più famose, quotate e ricche squadre del nord (Juventus, Inter e Milan su tutte). E Maradona ha ripagato tutto questo eterno amore con due scudetti (1986/87 e 1989/90) e non solo e con la consapevolezza che tutto ciò, senza di lui, non sarebbe mai stato possibile.
Di lui, i suoi ex compagni di squadra, raccontavano che bastava passargli il pallone e poi ci pensava il Pibe de Oro a risolvere anche le partite più complicate. Vero, verissimo. Gol straordinari, assist incredibili, palleggi di destro, di sinistro, di testa, di spalla, piroette, dribbling e tanto altro ancora. Insomma sembrava che il pallone non si staccasse mai da lui. E gli avversari facevano una fatica enorme a fermarlo, magari anche con falli al limite del rosso diretto.
Per anni è risuonata la famosa domanda, ma era più forte Pelè o Maradona? Ma che razza di domanda è scusate? Erano due mondi completamente diversi, due modi differenti di interpretare il calcio, e comunque, a modo loro, due figure leggendarie e iconiche del mondo dello sport. Maradona lo hanno amato un po’ tutti, anche persone che magari non avevano a che fare direttamente con il mondo del calcio. Famose sono state le sue amicizie con i più influenti leader mondiali tra cui Fidel Castro, Papa Francesco, Hugo Chavez e tanti altri.
Non voglio parlare, infine, in queste poche righe, del suo modo di essere fuori da un campo di calcio. Non mi interessa, non lo giudico per i suoi errori. E non dovrebbe farlo nessuno. Noi della redazione sportiva di Espressione 24, qualche settimana fa, nel corso di una puntata di Calcio Bignè, abbiamo scherzato su Maradona e gli mandammo i nostri saluti via web. Oggi ripensandoci mi vengono i brividi. Penso che gli dei vivono in cielo e sono sicuro che Diego si sta già organizzando per far divertire anche le nuvole. Buon viaggio Diego e grazie ancora per averci regalato emozioni a non finire!