Sit-in ospedale di Avezzano. Adesioni di Partito Comunista Lavoratori, Partito Comunista e Fipac-Confesercenti

Il Tendone della Cri all'Ospedale di Avezzano

AVEZZANO – Continuano ad arrivare numerose le adesioni e la partecipazione alla manifestazione indetta dalla Cgil provinciale dell’Aquila, domani alle ore 10 davanti all’ospedale di Avezzano, contro le minacce ai dipendenti della dirigenza Asl1 e per una sanità pubblica efficace ed efficiente nella Marsica.

Le ultime tre, ma solo in ordine di arrivo in redazione, sono quelle della Fipac-Confesercenti, del Partito Comunista dei Lavoratori e del Partito Comunista.

Questa la nota della Fipac-Confesercenti: «Anche la FIPAC – la Federazione dei Pensionati di Confesercenti, aderisce convintamente al sit in del prossimo venerdì 18 dicembre, alle ore 10 davanti l’ospedale di Avezzano. Condividiamo in pieno il grido d’allarme lanciato dal Sindacato, afferma il Presidente Provinciale della FIPAC, Stefano Di Giampietro: vogliamo far sentire anche la nostra voce a “Difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che sono sul campo sin dall’inizio dell’emergenza, dei giornalisti che hanno scelto di raccontare e denunciare con caparbietà la situazione in cui versa la nostra sanità provinciale delle cittadine e dei cittadini che necessitano di cure”. La pandemia del Covid-19, come denunciato dalla nostra Federazione in più occasioni, ha evidenziato la fragilità degli anziani e l’urgenza di una revisione dei sistemi della sanità pubblica, che possa incentivare cure efficaci e alla portata di tutti. Il coronavirus ha, inoltre, messo in luce, purtroppo la pericolosità di un  modello che privilegia una “sanità selettiva”: la maggiore vulnerabilità degli anziani, l’avanzare degli anni, le possibili altre patologie di cui sono portatori, giustificherebbero una forma di “scelta” in favore dei più giovani e dei più sani. Come Fipac, da sempre sosteniamo che gli anziani sono una risorsa e rappresentano la memoria del Paese e meritano di beneficiare di una sanità fatta anche a loro misura. Senza anziani non c’è futuro: No a una sanità selettiva. Abbiamo scelto, conclude il Presidente Fipac Di Giampietro, di aderire al Sit in, perché condividiamo appieno i temi che sottopone all’attenzione pubblica e, perché vogliamo che anche le Istituzioni locali attivino tutti gli strumenti di monitoraggio e prevenzione per evitare ulteriori negative conseguenza da questa pandemia (o da future drammatiche emergenze) a danno delle persone più fragili».

Questa, invece, la nota congiunta di Partito Comunsta dei Lavoratori e Partito Comunista: «Il sindacato ha chiamato tutti alla mobilitazione. Il sit in di protesta si terrà domani, venerdì 18 dicembre alle ore 10, nel piazzale dell’ospedale di Avezzano. Questo è il primo passo. I partiti della sinistra d’opposizione, non possono non accogliere con entusiasmo la mobilitazione promossa dalla CGIL per venerdì 18 dicembre. Manifestazione, si legge nel comunicato, di solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della ASL 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, che si trovano a lavorare in condizioni da paese del terzo mondo. Queste condizioni, che la pandemia di coronavirus ha drammaticamente portato alla luce, non sono il frutto di scelte sbagliate dall’oggi al domani. Sono il frutto di decenni di tagli, privatizzazioni, riduzioni di ospedali e di posti letto, smembramento della medicina territoriale. Sono frutto di un’Italia che ha tagliato costantemente il personale sanitario, bloccato il turn-over di medici, infermieri e tecnici sanitari. Sono il frutto di una sottrazione di 37 miliardi in 10 anni al servizio sanitario da parte di governi di centrodestra, centrosinistra e tecnici. Cambiare radicalmente direzione è una necessità! Per queste ragioni, rilanciamo una raccolta firme a sostegno di una petizione popolare, promossa già da luglio da vari partiti e associazioni della sinistra di classe, per una sanità pubblica, universale, laica e gratuita (RICONQUISTIAMO IL DIRITTO ALLA SALUTE). Nell’immediato, vista la carenza di personale medico e infermieristico, visto che dovremmo prepararci alla terza ondata di contagi, vorremmo segnalare e di prendere in considerazione l’offerta di ottenere l’invio delle brigate internazionali cubane di medici, già inviata dalla presidentessa dell’associazione di AMICIZIA ITALIA-CUBA, Irma Dioli al presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio circa un mese fa. Riportiamo di seguito il testo della lettera inviata a Marsilio.

Con riferimento alla difficile situazione in cui sono venute a trovarsi le nostre strutture ospedaliere nell’affrontare questa seconda ondata di Covid 19, difficoltà il più delle volte causata da una carenza di personale medico e infermieristico, ci permettiamo di richiamare la Sua attenzione sulla possibilità di attivare delle collaborazioni con altri Paesi per reperire il personale di assistenza sanitaria. In particolare facciamo riferimento al Paese di Cuba che ha già dato grande prova di solidarietà con la nostra nazione inviando negli scorsi mesi di marzo e aprile, due delle famose brigate mediche internazionali Henry Reeve a Crema e Torino. Come si ricorderà i Governatori di Lombardia e Piemonte, al termine della missione delle brigate, ebbero parole di elogio e ringraziamento per la collaborazione sanitaria ricevuta e numerosi sono stati i riconoscimenti ufficiali ottenuti, a livello istituzionale (Governatori regionali e Sindaci), nonché a livello delle comunità coinvolte in particolare da parte dei malati e dei loro familiari. Riattivare una simile esperienza: Chiedere di nuovo questa altruistica disponibilità per cercare, tutti insieme, di superare questa seconda pesante prova alla quale ci sta sottoponendo questa terribile malattia. Per una tale evenienza le autorità diplomatiche cubane rappresenterebbero una esaustiva fonte informativa circa la fattibilità e la modalità operativa per l’implementazione di una tale collaborazione». Andrea Berardicurti, Luca Berardicurti aderenti Partito Comunista dei Lavoratori ed Edoardo Castellucci segreteria nazionale Partito Comunista Italiano.

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