Offese a Papa Francesco. L’assessore De Cesare: «Chiedo scusa a tutti»
Ma, caro assessore De Cesare, pur apprezzando, quando si sbaglia così e si rappresentano le istituzioni, ci si dimette
AVEZZANO – Post offensivo nei confronti di Papa Francesco scritto, sulla sua pagina Facebook, dall’assessore comunale di Avezzano, Lorenzo De Cesare, lo stesso assessore, dopo una giornata terribile, ha scritto una lettera alla città nella quale ammette l’errore e chiede scusa a credenti e a tutti i cittadini di Avezzano e della Marsica.
Questo il testo della lettera dell’assessore comune di Avezzano, Lorenzo De Cesare: «Quando si sbaglia nell’esprimere un pensiero, offendendo la sensibilità altrui, bisogna saper chiedere scusa.
Ieri, dal mio profilo social, ho scritto considerazioni che erano facilmente interpretabili in senso irrispettoso.
La mia intenzione, naturalmente, era tutt’altra ma sento il dovere di definirle senza mezzi termini profondamente sbagliate nella forma e nella sostanza. Comprendo possano aver colpito molti, soprattutto in questi giorni particolari.
Ringraziando il cielo, il magistero secolare e la tradizione religiosa a cui mi sento legato da sempre, sono più solidi di un post malfatto, del quale mi assumo ogni responsabilità ed eventuali conseguenze. Mi dispiace anche perché, quelle righe, hanno causato comprensibilmente la reazione della Chiesa diocesana e un forte imbarazzo nei colleghi amministratori e nel nostro Sindaco.
A loro e a tutti i concittadini chiedo, per questo, scusa.
Credo che la mia storia e i valori affermati ogni giorno nei fatti, possano testimoniare meglio di quelle parole ciò in cui davvero credo e il sentimento di rispetto praticato anche prima di avere un ruolo pubblico». Lorenzo De Cesare – Assessore Comune di Avezzano.
Caro assessore Lorenzo De Cesare, non sempre si può chiudere una cosa così chiedendo scusa. Non si può, non è possibile. Se fossimo Papa Francesco, probabilmente lo avremmo già fatto. Papa Francesco, infatti, ha detto: “La mitezza e l’umiltà del cuore ci aiutano non solo a farci carico del peso degli altri, ma anche a non pesare su di loro con le nostre vedute personali, i nostri giudizi, le nostre critiche o la nostra indifferenza“. Ma noi, palesemente, non siamo Papa Francesco e quindi, le facciamo notare che c’è una certa differenza fra le nostre affermazioni personali e quando, al contrario, si ricopre un incarico istituzionale. Lei rappresenta tutta la comunità di Avezzano, e, quindi, quando parla deve tenere conto che lo fa anche per una città. Domani potrebbe essere investito dal suo Sindaco di indossare la fascia tricolore e rappresentare ufficialmente questa città. Di fronte a quello che ha scritto, quindi, sembra del tutto evidente al sua incompatibilità con questo ruolo. Pertanto, senza nulla di personale con lei, ovviamente, le consigliamo di rassegnare le dimissioni e riflettere su quanto sia delicato e complesso essere un rappresentante delle istituzioni democratiche nate dalla Resistenza.