Celano. TARI, approvate le tariffe agevolate per utenze domestiche svantaggiate e per utenze non domestiche, sottoposte a chiusura per emergenza Covid-19
CELANO – I provvedimenti in tema di politica fiscale che l’Amministrazione Santilli ha provveduto ad adottare nell’ultimo Consiglio comunale, segnano un altro punto a favore delle categorie di cittadini che in questo particolare momento storico, a causa dell’emergenza pandemica, devono fare i conti con una sensibile riduzione del proprio reddito. Uno dei punti di maggiore rilievo dell’assise civica, convocata in via straordinaria, infatti, era quello riguardante la TARI, la tassa rifiuti. Un argomento che già in passato è stato affrontato dall’Amministrazione comunale, la quale attraverso una serie di iniziative aveva ridotto in maniera sostenibile il carico fiscale carico degli utenti.
In considerazione dell’attuale fase di emergenza l’Amministrazione comunale, recependo le direttive del Governo centrale, con l’intento di alleggerire ulteriormente il peso della TARI, ha provveduto a deliberare le tariffe agevolate, con le relative applicazioni, per le utenze domestiche svantaggiate e per le utenze non domestiche ma sottoposte a chiusura a causa dell’emergenza Covid-19. Ecco più nel dettaglio quanto è stato adottato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale. Riduzione della TARI (tassa sui rifiuti) del 20% solo per l’anno 2020 (tassazione 2021). L’importante sgravio fiscale riguarda sia le utenze non domestiche, di cui sia stata disposta la sospensione dell’attività attraverso i Dpcm sulla base dei relativi codici Ateco, che le utenze domestiche che versino in condizioni di grave disagio economico-sociale. Si tratta, a ben vedere, di un ulteriore e concreto segnale di sostegno da parte dell’attuale Amministrazione, nei confronti di quanti, famiglie e imprese, in questo difficile momento sono alle prese con una profonda crisi economica.
Sempre nel corso del Consiglio in seduta straordinaria sono stati adottati anche altri provvedimenti e in particolare sono stati votati sia l’approvazione del Piano Economico Finanziario per la Tari, che la riduzione del contributo di costruzione ai sensi dell’art. 17 del DPR 380/2001 e ss.mm.ii al fine di incentivare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente. In termini pratici si tratta dell’esonero del pagamento del contributo di costruzione per gli interventi di recupero e di ristrutturazione edilizia per la zona A – Centro Storico e degli edifici che versano in stato di rudere del vigente P.r.g.; della riduzione del 70% del pagamento dell’onere relativo agli interventi di recupero e di ristrutturazione edilizia per la zona B1 Residenziale di ristrutturazione o completamento del vigente P.r.g.; della riduzione del 30% del pagamento dell’onere relativo agli interventi di recupero e di ristrutturazione edilizia per le restanti zone del vigente P.r.g. Per gli ampliamenti una – tantum previsti sia dal Prg, sia da norme regionali o statali si applica l’onere relativo ad interventi di ristrutturazione onerosa ridotto del 20%. Un rilievo particolare assume in tale frangente la politica adottata dall’Amministrazione comunale per quanto riguarda gli incentivi alla ristrutturazione. Gli obiettivi principali sono soprattutto quello di dare un nuovo impulso al recupero del patrimonio edilizio del centro storico cittadino, includendo in tale programma di recupero i ruderi abbandonati, e dare, altresì, ulteriore slancio alla formula statale dell’Ecobonus del 110%.