Il WWF scrive al presidente Mattarella: «Faccia nascere il Parco della Costa Teatina»

Nel 2021 parecchi “anniversari” per l’area protetta nazionale, istituita ormai venti anni fa! 

Chieti – Il WWF non si arrende e ci prova ancora: ieri, una missiva che sollecita l’istituzione Parco Nazionale della Costa Teatina, è stata indirizzata direttamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. È infatti il Presidente della Repubblica che potrà firmare il decreto per la nascita dell’ente parco con la sua perimetrazione.

 Il 2021 da poco iniziato – dicono dal Wwf – ci regalerà una serie di anniversari (diventati ormai a dir poco inquietanti) legati al Parco Nazionale della Costa Teatina: il 23 marzo saranno intanto trascorsi esattamente 20 anni dall’istituzione di quest’area protetta “fantasma”.

Quel giorno, nel 2001, venne infatti approvata la legge n. 93 che, all’art. 8, comma 3, ne sanciva l’istituzione, almeno sulla carta.

Parco costa teatina: proposta di riperimetrazione

Gli ambientalisti fanno osservare che: “Il 24 luglio potremmo celebrare invece il 6° “compleanno” della definitiva perimetrazione disegnata dal commissario ad acta Giuseppe De Dominicis nominato con DPCM del 4 agosto 2014 (ennesimo anniversario) proprio per superare l’inedia del Ministero dell’Ambiente e delle amministrazioni locali. Il 4 ottobre ricorrerà invece il 24° anniversario della individuazione di quel territorio come meritevole di tutela (legge n. 344/97).  

Alle ricorrenze “istituzionali” potremmo aggiungere quelle legate ai solleciti inviati dal WWF e da tantissime altre associazioni ai presidenti del Consiglio dei Ministri in carica perché dessero concretezza a quanto stabilito dal commissario: il 24 febbraio a Renzi, il 14 aprile 2017 a Gentiloni, il 5 giugno 2018 a Conte… sempre inutilmente. 

Ripartendo dalla data dell’istituzione formale del marzo 2001 non sono bastati 8 ministri dell’ambiente, 7 presidenti della Regione Abruzzo e 8 assessori regionali con varie competenze sull’ambiente per dare attuazione a ciò che ha stabilito una legge dello Stato Italiano ed è stato più volte ribadito (ad esempio con la nomina del Commissario) da analoghi provvedimenti legislativi. Ed è grave che a non rispettare le norme statali siano proprio i vertici dello Stato. 

Il WWF, come detto, non si arrende!

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