Lo strano caso “Acqua scura-Emmepiù”

Avezzano – Giungono diverse segnalazioni in redazione di una storia in cui di chiaro c’è poco, a partire dall’acqua. Segnalazioni che arrivano molteplici su WhatsApp, con un file audio che racconterebbe della possibile contaminazione di un lotto di acqua. La bottiglia in questione (immortalata dalla foto che mettiamo in copertina) sarebbe appunto frutto di una contaminazione avvenuta per una causa non meglio specificata.

Come racconta il vocale, questa bottiglia sarebbe stata acquistata e bevuta da un ragazzo, e dopo pochi minuti dall’apertura della bottiglia, l’acqua sarebbe diventata scura (come in foto) e il ragazzo sarebbe stato male, tanto da necessitare un ricovero a L’Aquila per disintossicare l’organismo. Il lotto sarebbe stato acquistato domenica nel centro vendita “Emmepiù” di Cappelle dei Marsi.

Ovviamente una notizia del genere andava approfondita e così abbiamo fatto: abbiamo raggiunto telefonicamente il direttore del punto vendita “Emmepiù” di Cappelle, che ci ha (al momento) smentito la vicenda.

Il direttore dichiara di aver ricevuto la chiamata nella giornata di ieri da questa cliente. Al seguito della segnalazione, alla cliente è stata chiesta una foto del prodotto ed eventualmente che questo prodotto venisse riportato nel punto vendita per seguire il protocollo aziendale ed analizzare il prodotto. Ovviamente, qualora l’analisi del punto vendita avesse riscontrato delle anomalie, la stessa Emmepiù avrebbe dovuto procedere al richiamo del prodotto venduto, al blocco del prodotto invenduto ed avrebbe dovuto seguire i vari step in coordinamento con autorità sanitarie e con la società che emette il prodotto stessa.

Ma tutto questo non è accaduto, poiché dopo la telefonata, il nulla. Difatti la cliente avrebbe dichiarato di far sapere al punto vendita eventuali sviluppi, ma ad oggi, dal punto vendita dichiarano di non avere avuto altre informazioni o campioni del prodotto. Né (dichiara sempre il direttore del punto vendita) sono arrivate segnalazioni dalle forze dell’ordine o dal comparto sanitario locale.

Non avendo un campione, l’unico test “casereccio” che hanno potuto compiere è solo quello di ritirare il lotto invenduto ed aprire altre bottiglie in varie modalità (svuotandole in parte, lasciandole aperte piene) non riscontrando anomalie di nessun genere.

Questo lo svolgersi dei fatti raccontato a noi dal direttore del punto vendita Emmepiù di Cappelle dei Marsi. Nell’attesa di ulteriori informazioni da parte delle forze dell’ordine o dagli enti sanitari, questo è quanto risulta a noi ad ora. Quindi probabilmente, all’evidenza dei fatti registrati finora, potremmo avere davanti l’ennesima fake news che tramite WhatsApp si è già propagandata a dismisura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *