Fra cielo e terra. Quel mistero sconvolgente chiamato “Santità”
Dai fenomeni indotti e svelati, fino ai corpi incorrotti di San Vincenzo De Paoli e Santa Bernadette di Lourdes
Si fa presto a parlare di santità, ma sapete quante cose attengono al mondo dei mistici? Fare il santo, l’asceta, l’anacoreta o come si voglia definire un sant’uomo (o donna) non è una passeggiata e si deve anche essere oggetto o procuratore di fenomeni straordinari. Avete mai pensato a quanti avvenimenti miracolosi avvengono nel campo religioso? Il mestiere di mistico produce gli stessi effetti e manifestazioni in tutte le religioni tranne alcune varianti dovute alle diverse peculiarità. In questo articolo voglio affrontare un tema “non facile” e raccontarvi tutto quello che volevate sapere sul misticismo e non avete mai osato chiedere. Cominciamo dai fondamentali. Si diceva che il sant’uomo di una qualsiasi religione , dovesse produrre coscientemente o inconsciamente dei fenomeni, anche perché in loro carenza come fa a definirsi santo o comunque asceta? Quelli che se ne intendono li hanno suddivisi in questo modo: Fenomeni di ordine conoscitivo; di ordine affettivo; di ordine corporale. L’origine dei fenomeni mistici è inoltra, attribuita a cause: soprannaturali se il fenomeno procede da Dio; preternaturali se il fenomeno procede dal Demonio; naturali se il fenomeno procede dall’immaginazione della persona o da uno degli agenti che costituiscono il mondo fisico esterno.
Il mistico deve o può avere delle VISIONI e APPARIZIONI, che a loro volta hanno tutta una suddivisione che tralascio altrimenti non se ne esce più. Come se non bastasse è soggetto a LOCUZIONI che sono una specie di “ordini” percepiti fisicamente mediante l’udito. Faccio un esempio. Se il Signore dice al mistico: “Sii umile” o “Calmati”, subito, a detta degli esperti, ” l’anima diviene piena di umiltà o gode di una imperturbabile pace anche se pochi momenti prima era turbata ed inquieta“. Anche queste hanno una loro suddivisione tutta da spiegare che mi astengo dal proporre. Se poi volete una trattazione più approfondita fatemelo sapere.
In cosa consiste una VISIONE? È una percezione soprannaturale di un qualcosa invisibile alle altre persone. Il nostro mistico, vede una cosa, ma gli altri no. In pratica c’è chi vede la Madonna mentre i presenti non ne hanno il minimo sentore, ma vanno a fiducia. Proseguendo nel campo delle visioni ecco quelle immaginarie che se ve lo spiego mi prendete per matto. Volete saperlo comunque? Eccovi serviti: in questo genere di visione si ha la percezione di un’immagine non attraverso i sensi, ma per mezzo dell’immaginazione. Una illuminazione permette alla persona che ha ricevuto l’immagine di capire che cosa essa significa. Il fenomeno avviene anche fuori dall’ambito religioso: Emanuel Swedenborg un medium del ‘700 affermò di avere avuto visioni dell’al di là raccontandole in alcuni libri. Jacob Böhme, veggente luterano del ‘600 sostenne di averne avuto tali che gli rivelarono la struttura del mondo e l’unità del cosmo e infine Ramakrishna, monaco indiano dell’800 che riportò il contenuto di alcune sue visioni spirituali in cui vedeva dei e profeti non solo dell’induismo, ma anche di altre religioni, come Gesù Cristo. I benpensanti mi obbietteranno che potrebbe essere una allucinazione, giusto, ma che vi posso dire? Santo non sono, asceta nemmeno e men che meno uso il peyote, riporto quello che è documentato sull’argomento.
Per ultime le VISIONI INTELLETTUALI: Qui c’è da discutere e mi dilungo un po’, mettetevi comodi. Le visioni intellettuali consistono in una conoscenza soprannaturale che a differenza delle altre visioni possono durare molto. Scrive Santa Teresa che in materia era una vera esperta: “Questa visione non è come l’immaginaria che passa presto, ma dura molti giorni e alle volte più d’un anno”. Si riconosce che vengono da Dio per gli effetti che producono: pace intima, santa gioia, profonda umiltà, adesione incrollabile alla virtù. Secondo i teologi le visioni intellettuali possono essere di due tipi: oscure e indistinte, oppure chiare e distinte. Lasciamo perdere… . “Quando le visioni intellettuali avvengono in modo chiaro e distinto”, dice Santa Teresa: “Avviene che l’anima, essendo in orazione e con una intera libertà dei sensi viene fatta entrare da Nostro Signore in un’estasi in cui le vengono rivelati segreti così grandi che ella crede di vedere in Dio stesso…”. Una cosa è importante, le visioni intellettuali non sono direttamente legate alla santità di una persona. Dio le potrebbe accordare a chiunque e da qui lo stuolo di veggenti “laici” esistenti.
Una componente importante del buon mistico sono le RIVELAZIONI che dal punto di vista religioso sono comuni a Cristiani, Ebrei e Islamici. La rivelazione è il contenuto di una comunicazione divina. Chi è il tramite? Potrebbe essere un profeta che qualcuno definisce anche “messaggero”. Normalmente costui esterna la rivelazione alle folle ma, di norma, nessuno dei suoi concittadini gli porge ascolto da cui il detto “nessuno è profeta in patria”. Ai nostri giorni usiamo il termine “veggente” per indicare il vettore del messaggio, mentre i maleducati e gli agnostici quello di “visionario”.
Tutta una fenomenologia è legata al misticismo. Se ci riferiamo ai santi, nella accezione cattolica è presente la IEROGNOSI o “conoscenza del sacro”. Di che si tratta? Del dono di riconoscere la santità insita nelle cose. Santa Caterina da Siena, ad esempio, riprese severamente un sacerdote che volle metterla alla prova offrendole nella Comunione un’ostia non consacrata. Fondamentale in un buon asceta è lo stato di ESTASI, una sorta di alterazione della coscienza o secondo una definizione più classica “di un sopore soave e progressivo fino a giungere alla totale alienazione dei sensi”.
L’ INCENDIO D’AMORE è meno frequente ma molto noto. Si manifesta sotto forma di fuoco che riscalda e brucia materialmente la carne e le vesti vicino al cuore. Il beato Nicolàs Factor, francescano, incapace di sopportare il fuoco che ardeva nel suo cuore, si gettò in una vasca di acqua gelata in pieno inverno. Consta dal processo di beatificazione che l’acqua subito si riscaldò. Molto note le STIGMATE, spontanea apparizione di piaghe sanguinolenti nel corpo della persona. Sono localizzate nelle mani, nei piedi e nel costato sinistro e a volte sulla testa e sulle spalle. Le LACRIME E SUDORE DI SANGUE, infine, consistono nella fuoriuscita di liquido sierico (sangue) attraverso i pori della pelle, particolarmente nel viso e dagli occhi. Le persone poco rispettose dicono che si tratta di “ematidrosi”, una rara patologia. Non dimentichiamo il DIGIUNO, non quello semplice, ma l’assoluto, perdurante per un tempo molto superiore alle forze naturali di sopravvivenza della persona. C’è chi supera i quaranta giorni di astinenza dai cibi.
Due importanti manifestazioni appartengono, ancora, al campo del misticismo: lo spostamento del proprio corpo quasi istantaneo da un luogo ad un altro anche molto lontano come una sorta di “teletrasporto” detta AGILITÀ e la BILOCAZIONE, l’ essere, cioè, presenti simultaneamente in due luoghi diversi.
C’è poi la LEVITAZIONE, l’elevarsi spontaneamente dal suolo senza appoggio alcuno e senza causa naturale visibile, insomma volare. Prende diverse forme e denominazioni a seconda che il sollevamento sia piccolo, se avvenga a grande altezza oppure se la persona corra velocemente senza toccare il suolo con i piedi, cosa che si verifica spesso nelle religioni orientali specificatamente nei cosiddetti “monaci messaggeri” che corrono, in apparente stato di trance, da monastero a monastero portando informazioni, celermente, senza fatica apparente, sfiorando con i piedi il terreno.
Più rara la SOTTIGLIEZZA, il passaggio di un corpo attraverso un altro, che suppone la compenetrazione o coesistenza dei due corpi nel medesimo spazio. Un caso fra i santi cristiani è quello di Raimondo di Peñafort che entrò nel suo convento di Barcellona senza aprire le porte. Molto conosciuta è la LUMINOSITÀ , un alone o una corona che circonda la testa del mistico; in altri casi il volto è raggiante di luce, oppure i raggi di luce provenienti dalla sua persona illuminano pienamente una stanza. A finire la OSMOGENESIA O PROFUMO SOPRANNATURALE, l’emissione di un profumo dalla fragranza inusuale dal corpo dei Santi (di qualsiasi religione), dai sepolcri dove riposano o da particolari luoghi religiosi.
Ricordate il detto “Morire in odore di santità”? In alcuni casi l’emanazione profumata si accompagna alla mancanza di decomposizione: il corpo rimane intatto senza alcun processo di imbalsamazione. Vale la pena soffermarsi proprio su quest’ultimo caso, quello che riguarda L’INCORRUTTIBILITÀ DELLA CARNE. Tanti sono i corpi di Santi che rimangono intatti senza che sia stata trovata una spiegazione. Per le chiese cattolica ed ortodossa, l’incorruttibilità consiste nell’intervento divino che impedisce ad alcune salme di essere oggetto dei naturali processi di decomposizione. La Chiesa definisce incorrotto o incorruttibile un corpo solo in due casi legati alla riesumazione di una salma: quando il corpo appare non decomposto oppure quando versa in uno stato di decomposizione ritardata e in assenza di imbalsamazione. L’incorruttibilità si discosta dalla semplice buona conservazione di un corpo e dalla mummificazione naturale o corificazione.
Questo è quanto si dovrebbe sapere sui mistici e su cosa attiene al mondo del misticismo. Se ne potrebbe dire ancora a iosa ma non è possibile data la vastità dell’argomento. Ho cercato di fornire il minimo sindacale di informazione. Credetemi se vi dico che addentrarsi nell’argomento è da mal di capo tante e tali sono le elucubrazioni in cui si avviluppa. Sperando di avervi fatto cosa gradita vi saluto da un metro e mezzo di distanza.