Pandemia Covid-19. E sull’Abruzzo torna l’ombra… “Arancione”
AVEZZANO – Molti dei nostri lettori conosceranno la famosa barzelletta che si conclude con la battuta, attribuita a Satana: “La ricreazione è finita, tutti a testa in giù!”. Per motivi di decenza non possiamo raccontarvela, ma comunque rende l’idea.
Utilizziamo questa metafora per parlare del profilarsi del rischio, quanto mai probabile a detta dello stesso Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, della “Zona Arancione” per tutta la regione. Un ritorno che, a quanto pare, sarebbe causato dal superamento dell‘indice di contagio Covid-19, l'”Rt“, ben oltre l’1, che fa seguito all’istituzione di zone rosse nelle province di Chieti e Pescara.
Tracciamento, tamponi, vaccini, evidentemente qualcosa non è andato per il verso giusto, come onestamente era facilmente intuibile e prevedibile, e come già da noi anticipato i diversi servizi, ma ora c’è l’ufficialità riguardo a questo timore. Questa la dichiarazione ufficiale del Presidente Marsilio: «Le proiezioni sui dati trasmessi a Roma per il report settimanale mostrano un forte incremento dell’indice Rt, che oscilla intorno a 1,20 e comunque con un valore minimo intorno o superiore a 1,10. Con questi dati, la Cabina di Regia che si riunirà domani non potrà che classificare l’Abruzzo in zona arancione. Se l’ordinanza del Ministro verrà pubblicata sabato (come è probabile), la nuova disciplina scatterà da domenica. Purtroppo, la forte incidenza della variante inglese in alcune aree del territorio abruzzese, e in particolare nell’area metropolitana Pescara-Chieti (per la quale sono operative da oggi le misure restrittive contenute nell’ultima ordinanza presidenziale), sta facendo rapidamente risalire la curva dei contagi. A tal proposito, domani mattina il Gruppo Tecnico-Scientifico Regionale tornerà a riunirsi per proseguire nel monitoraggio costante dell’andamento epidemiologico, con particolare attenzione ai comuni sottoposti a discipline più restrittive e a segnalazioni di allerta. Verrà sottoposta a valutazione anche l’opportunità di prorogare o no la zona rossa per i comuni di Atessa, San Giovanni T. e Tocco da Casauria, sulla base dei contagi registrati nella settimana trascorsa. La virulenza e la velocità di trasmissione di questa “terza ondata” è ben maggiore della seconda ondata che ci ha colpiti a novembre. Per arrestare la corsa del virus e la risalita degli indicatori, che altrimenti porterebbero l’intera Regione in zona rossa tra un’altra settimana, occorre intensificare gli sforzi e l’applicazione di comportamenti corretti».
Insomma, bisogna riaprire bar, negozi, palestre, ristoranti, scuole in presenza, ma dobbiamo stare attenti, uscire poco e fare i bravi. Altrimenti si ritorna nell’incubo. Il tutto nella speranza che arrivino presto i vaccini, che la crisi di governo, assolutamente fuori luogo e irrispettosa degli italiani, non crei ulteriori intoppi e ritardi, e che si proceda speditamente con la vaccinazione nei prossimi quattro-sei mesi.
Dall’opposizione, che già qualche giorno fa lanciava messaggi di forte preoccupazione, oggi registriamo l’intervento di Silvio Paolucci, ex assessore regionale alla salute e ora capogruppo Pd in Regione, che segnala come tutto ciò non sia frutto altro che di disattenzione e di disorganizzazione: «Mentre nel resto d’Italia si inizia la vaccinazione dei cittadini over80 e comunque si conosce il piano vaccinale per la popolazione, in Abruzzo tutto tace. Avevamo chiesto al Presidente romano Marsilio info sul piano già a dicembre, ma da allora non abbiamo ricevuto nessuna risposta, solo i soliti annunci e zero fatti. Era fondamentale prepararsi adeguatamente ed informare la cittadinanza sulle tempistiche e sulle modalità di vaccinazione… evidentemente questa Giunta lenta ha altre priorità. Chiediamo al Governo regionale di porre rimedio immediatamente, visto anche i numeri non positivi che arrivano dalle nostre città capoluogo soprattutto Pescara e Chieti e soprattutto di farlo con criterio e seguendo un piano emergenza, non come è stato fatto fino a questo momento con decisioni prese in ritardo e senza un criterio».
Questa la video-dichiarazione integrale di Paolucci.
Insomma, abbiamo fatto l’oretta di ricreazione in zona gialla ma ora, tornando all’inizio, “la ricreazione è finita, tutti a casa!”.