Perseguita la ex con appostamenti e telefonate, la Polizia applica la misura cautelare del divieto di avvicinamento
Era arrivato al punto di chiamarla anche ottanta volte al giorno: P.N., quarantenne della provincia di Chieti, è stato indagato dalla Procura della Repubblica di Pescara per atti persecutori nei confronti di una donna di Pescara con la quale aveva avuto una relazione sentimentale terminata nei mesi scorsi. Ieri, la Squadra Mobile della Questura di Pescara ha dato esecuzione all’ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Pescara con cui viene applicata la misura cautelare che impone all’indagato di non avvicinarsi alla vittima, ai luoghi che frequenta e gli vieta di comunicare con la sua ex con qualsiasi mezzo.
Il copione della vicenda è, purtroppo, già stato visto in altre occasioni: i due si lasciano ma lui non si rassegna e inizia a tempestarla di chiamate e messaggi. Si è anche presentato diverse volte sul luogo di lavoro della ex, chiedendole con atteggiamento minaccioso, di riprendere la storia. La donna si era rivolta alla Questura di Pescara, chiedendo al Questore di ammonire oralmente il suo vecchio compagno nel tentativo – andato a vuoto – di farlo desistere e di allontanarlo definitivamente. Lo stalker non si è perso d’animo e ha continuato a inviare mail, a chiamarla anche sul telefono dell’ufficio e provando a contattare anche il padre dell’ex fidanzata.
Il comportamento ossessivo dell’indagato ha condotto la vittima – arrivata a cambiare orari e abitudini di vita a causa della presenza molesta dell’ex compagno – a presentare querela per il reato di atti persecutori. Denuncia che l’Autorità Giudiziaria ha immediatamente preso in considerazione chiedendo al Giudice del Tribunale di adottare una misura cautelare che impedisca all’indagato di continuare a perseguitare la donna pescarese. Provvedimento che ieri gli investigatori della Squadra Mobile hanno notificato all’indagato.