Premiati gli scatti più belli alla flora del Parco del Sirente Velino

Le immagini del 2021 – Una mostra e un calendario per “Fiori appenninici: bellezza in posa”, il contest fotografico del progetto Life Floranet, nato per coniugare tutela e fruizione della biodiversità

ROCCA DI MEZZO – I prati colorati dal rosa intenso della Klasea lycopifolia, il giallo vivace dell’Adonis distorta che fa capolino tra le rocce, l’eleganza della Neotinea ustulata sono solo alcune delle immagini che i visitatori, fotografi per passione, hanno racchiuso nei loro scatti e candidato al concorso “Fiori appenninici: bellezza in posa”. Sono tanti, colorati e bellissimi i fiori immortalati durante i mesi scorsi nella cornice del Parco regionale del Sirente Velino, che insieme al Parco nazionale della Majella e al Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, è il campo d’azione del progetto Life Floranet, realizzato con Legambiente e l’Università di Camerino per tutelare e valorizzare sette specie floreali a rischio dell’Appennino abruzzese.

Adonis distorta

Oggi, durante la conferenza stampa trasmessa in diretta sulla pagina facebook di Floranet (dove è possibile rivedere la registrazione, sono state mostrate e premiate le 22 fotografie vincitrici (protagoniste del calendario 2021 del Parco e di una mostra). E’stata, inoltre, l’occasione per fare un bilancio dei risultati fin qui raggiunti del progetto.

I temi della tutela e della conservazione, intrecciati a quello della fruizione della natura nelle aree protette, sono stati inevitabilmente toccati dalla pandemiache nell’ultimo anno ha fortemente inciso sia sull’attività dei botanici che sulla presenza del pubblico, senza però fermare le attività di ricerca e sperimentazione.

“Mi piace pensare che l’eredità di questa pandemia possa anche avere dei risvolti positivi – ha detto il commissario del Sirente Velino, Igino Chiucchiarelli-. Che la coscienza di un ambiente integro, di una biodiversità quanto mai espressa e viva, di un patrimonio naturale ricchissimo, sia oggi appannaggio di molte più persone, non solo di chi lavora nei parchi. In questi mesi abbiamo continuato a lavorare perché il nostro Parco, in rete con quello della Majella e quello d’Abruzzo, Lazio e Molise, possa raggiungere gli obiettivi che ci siamo preposti. Abbiamo anche realizzato un piccolo giardino botanico che presto sarà in grado di orientare i visitatori nel riconoscimento delle specie floreali”.

Tra i risultati fin qui raggiunti dai tecnici dei Parchi, c’è la creazione di un database dedicato alla flora abruzzese che contiene già i dati relativi a 197 siti (popolazioni o sub-popolazioni), 274 riferimenti bibliografici e osservazioni inedite, 104 campioni di erbario. Sono stati raccolti migliaia di semi per la riproduzione vivaistica di tutte le piante ed è stato redatto un protocollo di germinazione delle specie target.

Accanto a quello della propagazione delle specie floreali, uno degli aspetti su cui i partner del progetto stanno concentrando gli sforzi è quello della sensibilizzazione e formazione degli stakeholders.

Le attività umane, infatti, sono la minaccia principale alla loro sopravvivenza. Il turismo, in particolare quello legato al fine settimana e alle vacanze estive e invernali, che conosce poco le peculiarità naturalistiche dei luoghi e in generale l’importanza della biodiversità, e spesso utilizza mezzi a motore per percorrere i sentieri e raggiungere prati e pianori. Ma anche la raccolta e il danneggiamento della flora spontanea, la presenza di pascoli di bovini ed equini, lo sfalcio dei prati in concomitanza con la fruttificazione delle specie e gli incendi estivi che colpiscono i boschi.

“Coinvolgere tutti gli attori che vivono la realtà del Parco nella salvaguardia della biodiversità è molto importante – ha aggiunto, Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo -. Dalle comunità locali, ai turisti, a quanti vi lavorano, siano essi agricoltori o allevatori, non si può prescindere dalla loro consapevolezza e dal loro contributo per custodire e valorizzare il capitale naturale che ci ospita. Solo facendo squadra è possibile garantire che i nostri Parchi siano sempre più belli e conosciuti, attirando turismo consapevole ed economia sana per il territorio dell’Appennino”.

Neotinea ustulata

Gli autori delle fotografie premiate dalla giuria con la partecipazione al calendario e alla mostra sono: Carlo Mattioli, Pamela Lagalante, Daniela Costa, Maria Di Gregorio, Nicola Di Sario, Maria Rosaria Cesarone, Carmine Mozzillo, Angelo Ianni, Rossella Poggiali, Giuseppina Pitari, Simone Giordano, Laura Quieti.

Alcuni di loro si sono visti selezionare più di una fotografia, avendo previsto, nel regolamento del concorso, la possibilità di candidare fino a tre immagini per autore.

La vincitrice del contest nel contest “Chi trova una Klasea trova un tesoro” è Francesca Marinangeli, che riceverà un kit completo dei gadgets di Floranet.

Tutte le fotografie sono “in posa” sul sito www.floranetlife.it e sulla pagina www.facebook.com/Floranetlife

Life Floranet, che vede coinvolti il Parco Nazionale della Majella insieme al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, al Parco Regionale Sirente Velino, all’Università di Camerino e Legambiente, ha consentito di svolgere numerose azioni e raggiunto importanti risultati scientifici, come la riproduzione vivaistica delle sette specie vegetali della flora appenninica di interesse comunitario, oggetto del Life. Tra le azioni previste dal progetto, cofinanziato dallo strumento LIFE dell’Unione europea, ci sono la conservazione in situ, la riduzione dell’impatto turistico attraverso una più sostenibile organizzazione delle presenze, la sensibilizzazione degli stakeholders, a cominciare dalle comunità locali e dai visitatori dei parchi. www.floranetlife.it

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