La Festa della Polizia in Abruzzo nell’anno più difficile di sempre

AVEZZANO – Oggi la Polizia di Stato compie 169 anni e la ricorrenza coincide con il quarantesimo anniversario della Legge di riforma dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza. Infatti, il 10 aprile 1981 veniva pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge n. 121 che ha determinato la trasformazione del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza in Polizia di Stato, avviando il processo di riforma che l’ha resa una polizia moderna, al passo con i tempi e con una forte identità civile.

Anche per l’anniversario del 2021, il tema celebrativo scelto  è  “esserci sempre” che, nell’anno della pandemia, ben si sposa con i compiti svolti dalle forze di polizia per salvaguardare la salute della nostra comunità. A partire dal marzo 2020, l’emergenza sanitaria e le conseguenti restrizioni normative hanno indotto anche le donne e gli uomini della Polizia di Stato a modificare rapidamente e necessariamente il proprio pensare e agire, sia come rappresentanti dello Stato  sia come cittadini, travolti personalmente dalle difficoltà dovute alla diffusione del virus Covid-19.

L’ondata di forte disagio sanitario, economico e sociale ha investito l’intero Paese e la Polizia di Stato ha dovuto assumere il ruolo, non semplice, di custode della legalità e di controllore del rispetto delle regole, individuate a livello nazionale e locale, a difesa della salute di tutti i cittadini – soprattutto di quelli più deboli – in un difficilissimo bilanciamento tra i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione e le necessarie restrizioni imposte dalla emergenza sanitaria ancora in atto.

Nel ridisegnare il proprio ruolo, la Polizia di Stato è scesa in campo a sostegno delle persone in difficoltà, portando aiuto e conforto, ma ha anche continuato, imperterrita, nello svolgimento dei  compiti istituzionali di prevenzione e controllo del territorio, di contrasto alla criminalità, di ordine e sicurezza pubblica, di polizia di prossimità, come dimostrano i dati riepilogativi, di seguito indicati, di un anno di attività svolta in Pescara e provincia, da tutte le articolazioni presenti sul territorio.  

Purtroppo, per il secondo anno consecutivo, l’Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato che prima veniva organizzata in luoghi pubblici per essere più vicini alla comunità, è stato celebrato  “a porte chiuse”, con la sola deposizione della Corona al Sacrario della Questura, per commemorare tutti i Caduti della Polizia di Stato che hanno sacrificato la propria vita per salvaguardare la sicurezza dei cittadini.

La cerimonia si è svolta questa mattina, alle ore 09.30; il Questore Liguori ha accolto il Prefetto  Giancarlo Di Vincenzo, l’arcivescovo della Diocesi di Pescara-Penne Monsignor Valentinetti, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Edoardo Gambardella e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Vincenzo Grisorio.

Dopo la benedizione e la deposizione della Corona, il suono dell’Inno del Silenzio ha rimandato al sacrificio dei defunti della Polizia di Stato e di tutti coloro che, colpiti dal virus, hanno perso la vita in quest’ultimo anno.

Hanno partecipato il precedente Questore Francesco Misiti e il Vice Questore Leila Di Giulio, in quiescenza per sopraggiunti limiti di età rispettivamente dal 1 dicembre e dal 1 aprile 2021, ai quali è stato portato il saluto di commiato del Capo della Polizia.

Il Questore Liguori ha voluto ringraziare  alcuni cittadini conferendo loro l’attribuzione di “Cittadino Virtuoso”, in segno di gratitudine e di apprezzamento per il contributo apportato nel segnalare tempestivamente al 113 alcuni reati che si stavano perpetrando, fornendo indicazioni preziose che hanno permesso di individuare ed arrestare i presunti autori.

Se la Festa della Polizia si fosse svolta regolarmente, i cittadini premiati avrebbero potuto ritirare l’attestato durante la cerimonia, sfilando insieme alle donne e gli uomini della Polizia di Stato che ogni anno vengono insigniti di riconoscimenti per essersi distinti in attività di polizia. Un gesto semplice voluto per rinsaldare la fiducia riposta dalla gente nelle forze di polizia e nel  contempo sottolineare l’importanza della collaborazione dei cittadini che gioca un ruolo fondamentale a partire dai reati minori, quelli che avvengono ogni giorno e che colpiscono maggiormente le persone.   

Per questa edizione, il Questore Liguori ha fatto consegnare la pergamena ai tre cittadini selezionati dai propri agenti che li hanno raggiunti sotto casa o davanti ai luoghi di lavoro, con l’auspicio di poter tornare presto a cerimonie in presenza.

Per due di loro, testimoni di un furto, la motivazione è stata: “notato che due uomini si erano dati alla fuga dopo avere perpetrato un furto all’interno dello spogliatoio di un palazzetto dello sport, li inseguiva avvisando immediatamente il 113, fornendo agli operatori di polizia ogni indicazione utile per la loro individuazione e il successivo arresto, dando prova di notevole senso civico e di non comune coraggio”. Avvenuto in Pescara, 19 gennaio 2021.

Il terzo cittadino prescelto è stato premiato con la seguente motivazione: “per avere contribuito al soccorso di una donna che stava subendo una violenta aggressione in strada da parte del compagno. Nel momento in cui l’uomo cercava di soffocarla schiacciandole un indumento sul volto, tentava di dissuadere l’aggressore prendendo tempo fino all’arrivo della Squadra Volante che lo traeva in arresto”. Avvenuto inPescara, 22 dicembre 2020

Il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini, incontrando ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha affermato che “noi siamo e saremo dove le nostre comunità ci vogliono vedere, tra la gente, laddove si esprime il nostro spirito di servizio per il quale tanti colleghi hanno sacrificato finanche la vita”. In linea con tale impegno, il Questore Liguori, in concomitanza con l’Anniversario della Fondazione e aderente al motto “essercisempre” , ha voluto intraprendere una importante iniziativa a sostegno dei cittadini in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo, prodigandosi affinché, a partire da oggi, la Polizia di Stato di Pescara possa fornire il proprio contributo alla campagna vaccinale destinata alla popolazione locale, in collaborazione con la ASL. Un modo per sottolineare il ruolo della Polizia di Stato, privilegiando il senso di umanità ed empatia,  ponendosi in aiuto delle persone, in particolare delle categorie più fragili.

Infatti, presso la Scuola per il Controllo del Territorio di Pescara diretta dal Primo Dirigente della Polizia di Stato Dr.ssa Lorena Di Felice,  è stata individuata una porzione della palestra in uso alle Fiamme Oro dove sono stati allestiti gli spazi destinati alle operazioni vaccinali.

A tal fine, il Questore Liguori ha stipulato un protocollo d’intesa con l’Azienda Sanitaria Locale che ha il compito di individuare le categorie destinatarie e fornire le dosi di vaccino.

Per ora la somministrazione è affidata al Medico Provinciale della Polizia di Stato, Medico Principale Dr.ssa Sara Cortese, unitamente a personale sanitario della Questura e della Scuola per il Controllo del Territorio.

La gestione di tutte le operazioni di accesso e permanenza nella struttura, secondo un percorso dedicato, vengono assicurate da uomini e donne della Polizia di Stato della Questura e da volontari della Croce Rossa Italiana di Spoltore e dell’Associazione “Donatori Nati”.

DATI RIEPILOGATIVI DELL’ATTIVITA’ SVOLTA – PERIODO MARZO 2020/FEBBRAIO 2021  

La Festa della Polizia rappresenta il momento per trarre un bilancio dell’attività dell’anno di riferimento, funestato dal Covid 19, di fronte al quale la Polizia di Stato è stata chiamata da subito a dare una risposta per garantire sempre e comunque la sicurezza dei cittadini, assicurando il rispetto delle misure disposte per cercare di contenere la diffusione del virus, pur continuando a svolgere le quotidiane attività per rispondere alle legittime aspettative di sicurezza dei cittadini. Questo imperativo morale ha accompagnato e dato ulteriore forza, in ogni momento, alle donne e agli uomini della Polizia di Stato della Questura e di tutte le articolazioni esterne. 

Dal 9 marzo 2020 al 31 marzo 2021, la Polizia di Stato di Pescara e provincia, al fine di vigilare e sul rispetto della normativa anti Covid -19, ha controllato più di 38mila persone sanzionandone 1.300 per le violazioni. Le attività commerciali controllate per accertare il rispetto dei protocolli di sicurezza delineati per la ripresa delle attività produttive sono stati oltre 400: di questi 50 sono stati sanzionati e 35 chiusi provvisoriamente per le violazioni commesse.

Il Covid-19 ha inciso sui dati con una diminuzione, in generale, sui più ricorrenti reati denunciati: nel periodo in esame ci sono stati meno reati contro la persona e meno furti e borseggi rispetto all’anno precedente. Le rapine, diminuite in abitazione, presso istituti bancari e nella pubblica via, sono aumentate dell’ 8,70% in esercizi commerciali. Le rapine complessivamente denunciate sono 93 a fronte delle 123 dell’anno precedente.

Nell’ambito delle attività di controllo del territorio, la Polizia di Stato ha continuato a svolgere servizi straordinari nelle aree del capoluogo di provincia connotate da criticità legate alla criminalità diffusa, allo spaccio di droga e all’immigrazione clandestina e il Questore Liguori, dal suo insediamento, ha disposto l’effettuazione dei predetti servizi anche nei Comuni della Provincia al fine di rafforzare le attività di prevenzione e contrasto all’illegalità.

La Questura di Pescara ha arrestato 183 persone e ne ha denunciate 1.290, a fronte delle 228 arrestate e 1.237 denunciate nell’anno precedente.

La Sala Operativa ha ricevuto 66.818 chiamate al 113 e la Squadra Volante ha effettuato 4.197 interventi con una media giornaliera di 12 chiamate;  nel periodo precedente, gli interventi erano stati 4.065 con la stessa media giornaliera.

Dalla comparazione dei dati emerge che tra marzo 2020 e febbraio 2021 è aumentata la quantità di droga sequestrata ed è stato più che raddoppiato, rispetto al periodo precedente, il numero delle persone controllate, salito da 6.531 a 15.237; inoltre, è stato quadruplicato il numero dei veicoli controllati, passato da 1.050 a 4.887.

La Divisione Polizia Anticrimine ha disposto diverse misure di prevenzione: 80 le persone sottoposte ad avviso orale e 70 quelle destinatarie di foglio di via obbligatorio dal Comune di Pescara.  Gli ammoniti per atti persecutori sono stati 17 di cui 16 per violenza domestica e 1 per stalking. Anche per le manifestazioni calcistiche, nonostante le partite della Lega PRO aperte al pubblico siano state sospese dall’8 marzo 2019, sono stati emessi 3 provvedimenti di accesso alle strutture sportive ove si svolgono manifestazioni sportive (DASPO).

Inoltre, a febbraio 2021, il Questore di Pescara Luigi Liguori, grazie alle possibilità concesse dalla nuova “norma Willy” (che prende il nome dal 21enne di Colleferro, pestato a morte nel corso di una rissa) che permette all’Autorità di Pubblica Sicurezza di applicare il DASPO anche a chi si rende protagonista di comportamenti particolarmente violenti all’interno dei locali di pubblico trattenimento, esercizi pubblici o nelle loro vicinanze, ha emesso, per la prima volta in questa provincia, la misura di prevenzione in argomento nei confronti di un minorenne, già denunciato in altre occasioni dalla polizia, che qualche settimana prima aveva partecipato alla rissa avvenuta fuori di un bar ubicato in zona “movida”.

Il Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica ha effettuato 114 sopralluoghi con una diminuzione del 30% rispetto al periodo marzo 2019/febbraio 2020.

La pandemia e la conseguente compromissione della libertà di circolazione, ha inciso negativamente sul numero di passaporti rilasciati, passati da 8.316 a 2.939.

L’Ufficio immigrazione ha rilasciato 3.926 permessi di soggiorno contro i 7.385 del precedente periodo.

Il Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo ha arrestato 8 persone e ne ha denunciate 170; ha controllato 10.294 persone e 32.849 veicoli.

Il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni ha tratto in arresto 166 persone e monitorato  ben 3.920 siti Internet.

La Sezione Polizia Stradale ha arrestato 5 persone e ne ha denunciate 185; ha rilevato 437 incidenti stradali di cui 104 con feriti e ritirato 137 patenti di guida.

La Polizia di Frontiera Aerea e Marittima ha controllato 9.464 passeggeri provenienti da paesi extra Schengen: nel periodo in correlazione, in situazione di normalità, ne aveva controllate 129.808.  

L’XI Reparto Volo di Pescara ha effettuato 273 missioni per un totale di 241 ore di volo.

La Scuola Per il Controllo del Territorio ha formato 1.174 operatori della Polizia di Stato di ogni qualifica.  

PRINCIPALI OPERAZIONI DI POLIZIA GIUDIZIARIA

Rilevanti il numero di arresti per reati concernenti le sostanze stupefacenti, in particolare, le  misure cautelari di diversa gravità, eseguite il 27 maggio dalla Squadra Mobile, in collaborazione con quella napoletana, nei confronti di 13 persone indiziate di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti nonché l’arresto eseguito il 9 ottobre, nei confronti di due fratelli pescaresi, A.A. e S.A., trovati in possesso di oltre 51 Kg di droga tra eroina, cocaina, hashish e marjuana.

Tra i reati contro il patrimonio, spiccano gli arresti di due persone, eseguiti il 22 settembre 2020, in esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere disposta dal G.I.P. del Tribunale di Pescara, indiziati della rapina perpetrata il 04 gennaio 2020, in danno dell’Ufficio Postale di questa via Di Sotto, che ha fruttato 145 mila euro.

Va ricordato, anche se la sua carcerazione è avvenuta lo scorso 1 aprile, l’individuazione dell’autore di molte delle “spaccate” notturne, avvenute tra gennaio e marzo 2021, in danno di esercizi commerciali, ad opera di un giovane extracomunitario di origine marocchina: arrestato alcune volte in flagranza di reato  oppure denunciato in stato di libertà, è stato per ultimo colto in flagranza e dopo la convalida dell’arresto, il Giudice ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere.

ORDINE PUBBLICO

Sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica, il periodo di riferimento è stato fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha sospeso tutte le manifestazioni pubbliche ad eccezione del periodo estivo quando sono riprese ma con limiti per numero di partecipanti e modalità di svolgimento.

Solo nei primi due mesi del 2020, è stato possibile assistere agli incontri di calcio del Pescara, impegnato nel campionato 2019/2020 di Lega PRO. Tra le manifestazioni sportive organizzate nel periodo estivo, si ricordano la cronoscalata delle svolte di Popoli; la 73esima Edizione del Trofeo Matteotti e la 103esima Edizione del Giro d’Italia. 

Da marzo 2020 ad oggi, l’Ufficio di Gabinetto della Questura ha predisposto numerosissimi servizi di vigilanza sul rispetto delle misure anti Covid-19 in attuazione delle direttive del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Inoltre, nella fase della ripresa, sono stati organizzati tutti i servizi di ordine e sicurezza pubblica per garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni pubbliche consentite in forma statica, preavvisate da parte di operatori e rappresentanti di diverse categorie socio-economiche e sanitarie, al fine di richiamare l’attenzione sulle difficoltà economiche e occupazionali conseguenti all’emergenza epidemiologica e alle disposte misure anti-Covid.

Dietro questi dati, vi è l’impegno delle donne e degli uomini della Polizia di Stato che hanno svolto e continueranno a svolgere il loro compito quotidiano stando vicini ai cittadini, dimostrando grande responsabilità e senso di umanità, orgogliosi di appartenere a questa Amministrazione.

Questo il messaggio integrale del Questore di Pescara, Dottor Luigi Liguori: «La Polizia di Stato compie 169 anni e la ricorrenza di oggi assume un valore altamente significativo perché quarant’anni fa, proprio il 10 aprile 1981, le stellette appuntate sugli alamari delle nostre giubbe venivano sostituite dal monogramma RI, acronimo di Repubblica Italiana. Era il segno esteriore di un profondo cambiamento apportato al sistema sicurezza dalla legge 1° aprile 1981, n. 121 che ha disegnato la nuova architettura dell’amministrazione della pubblica sicurezza (Lamberto Giannini, discorso al Quirinale di ieri). Nota come “la legge di riforma”, la 121 ha fatto del coordinamento delle forze di polizia lo strumento privilegiato per affrontare le politiche a tutela della sicurezza del nostro paese.

Coordinamento, smilitarizzazione e sindacalizzazione della Polizia di Stato sono i tre pilastri su cui veniva fondato il nuovo sistema della sicurezza. Smilitarizzazione e sindacalizzazione preoccuparono l’opinione pubblica che riteneva che un assetto moderno e democratico all’interno di una forza di polizia potesse portare ad una minore affidabilità. Dopo quarant’anni possiamo dire che quella riforma è stata lungimirante ed in linea con le esigenze di adeguare la nostra polizia agli standard di altri paesi europei.

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Anche quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria internazionale, la brevissima cerimonia è stata ricondotta ad una mera commemorazione. All’interno del cortile della “nostra casa,” il nostro polifunzionale, al suono del “silenzio”, è stata deposta una corona d’alloro, in memoria dei caduti della Polizia di Stato, per omaggiare la dedizione di tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per l’adempimento del dovere. A costoro rivolgo un sentito pensiero, certo che la loro memoria è la linfa giusta per accrescere il nostro impegno.  

Anche per l’anniversario del 2021, Il tema celebrativo di questa festa della Polizia è caratterizzato dallo slogan “esserci sempre” che, in quest’ultimo anno segnato dalla pandemia da Covid-19, assume un significato ancora più importante. Esserci sempre dunque, ovvero essere sempre presenti, cercando di anticipare i veloci mutamenti della nostra società, figlia della complessità del nostro tempo. E gli uomini e le donne della Polizia di Stato, a partire dalla primavera dello scorso anno, hanno dovuto rapidamente e necessariamente, modificare l’approccio con le priorità del nostro tempo che sono state inevitabilmente stravolte dall’arrivo della pandemia.

Abbiamo vissuto, nell’ultimo anno, il periodo più difficile della storia contemporanea, dal secondo dopoguerra ad oggi: qualche illustre osservatore ha definito l’ultimo anno come un vero e proprio periodo di guerra contro un pericoloso nemico, che combatte con il favore dell’imprevedibilità e dell’invisibilità. L’ondata di forte disagio sanitario, economico e sociale, che ha investito l’intero Paese, non ha risparmiato nemmeno il nostro territorio e la Polizia, ha dovuto assumere il ruolo, non semplice, di custode della legalità e di controllore del rispetto delle regole, individuate a livello nazionale e locale a difesa della salute di tutti i cittadini – soprattutto di quelli più deboli – in un difficilissimo bilanciamento tra i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione e le sacrosante limitazioni dettate dalla emergenza sanitaria ancora in atto. Tutto questo fa assumere allo slogan alla base della celebrazione odierna un significato ancora più tangibile: “esserci sempre”, in tutti i modi e con tutte le potenzialità umane e tecniche di cui la Polizia di Stato dispone.

Una sfida ancora aperta che racchiude ulteriori margini di miglioramento con la necessità di conservare lo spirito di quella straordinaria legge con la capacità, però, di attualizzarne i contenuti – citando il Capo della Polizia, Lamberto Giannini, nel suo discorso di insediamento “per arrivare ad avere un Dipartimento della Pubblica Sicurezza ed una Polizia di Stato al passo con i tempi, in grado di rispondere alle istanze di sicurezza delle nostre comunità”. Un poliziotto più tutelato, più motivato, più preparato lavora meglio e costituisce una garanzia per il cittadino e per la democrazia. Desidero rivolgere quindi un sentito e affettuoso saluto ai nostri “agenti”, in tutti i loro ruoli e livelli di impiego che, giustamente oggi non sono qui ma per strada, impiegati per la sicurezza dei cittadini, nell’assolvimento dei compiti che la fase emergenziale richiede. Ringrazio inoltre il Prefetto di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo per la sua presenza e vicinanza, mai venuta meno, durante questo periodo molto particolare in cui si susseguono i servizi   tesi a fronteggiare la pandemia in atto. La Questura di Pescara sta compiendo ogni sforzo per contribuire al contenimento della diffusione del virus Covid 19.

Luigi Liguori, Questore di Pescara

Eravamo e siamo consapevoli che dalla qualità e dall’efficacia dei nostri servizi di controllo dipende la salute e la vita di molti cittadini. Garantire il rispetto dei comportamenti è condizione necessaria affinché si spezzi o almeno si attenui la catena del contagio. Stiamo eseguendo il nostro lavoro con ferma determinazione ma con la consueta umanità che contraddistingue il nostro personale. Durante questi duri mesi in cui si sono susseguiti i controlli ci siamo chiesti se potevamo, se possiamo fare qualcosa di più per la nostra gente, i nostri cittadini, specie quelli più fragili, quindi esposti maggiormente. Esserci sempre, ma cosa fare di più?

Per esserci sempre e di più al servizio dei cittadini, a tutela della loro salute, i poliziotti della provincia di Pescara   hanno deciso di allestire, in collaborazione con la A.S.L., un centro per le vaccinazioni destinato alle categorie più fragili che sarà operativo a partire da oggi. Questo è il nostro piccolo ma tangibile aiuto a questa comunità.

Voglio estendere infine il mio grazie anche alle altre Forze di Polizia, ai nostri amici e fratelli dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, che hanno contribuito alla buona riuscita degli eventi, a tutti gli altri rappresentanti istituzionali, in primis al Sindaco di Pescara Carlo Masci, al Presidente della Provincia Antonio Zaffiri con i quali abbiamo collaborato in maniera proficua. Concludo con l’augurio che l’anno prossimo questa ricorrenza possa essere celebrata nel nostro ambiente naturale, nelle nostre piazze, tra i nostri cittadini». Luigi Liguori

Ma la Polizia ha festeggiato l’anniversario della sua fondazione anche a L’Aquila.

Oggi ricorre una data storica: esattamente 40 anni fa veniva approvata la legge 121 che rifondava il sistema della sicurezza del nostro Paese dando vita allaPolizia di Stato, la prima Forza di polizia ad ordinamento civile. Un cambiamento epocale non solo formale. Anni ricchi di cambiamenti che vengono ricordati il 10 aprile, giorno in cui nel 1981 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la Legge 121, conosciuta come la Legge di Riforma. Una legge  che, come evidenziato dalle parole del Capo della Polizia Prefetto Lamberto Giannini “portava in sé il seme di grandi evoluzioni, ridisegnando una polizia moderna e a forte identità civile”.

Questa mattina, a L’Aquila, considerata l’emergenza epidemiologica che impone la massima sobrietà nelle celebrazioni per il secondo anno consecutivo la ricorrenza è stata celebrata con la deposizione da parte del Questore, Dr. Gennaro Capoluongo, unitamente al Sig. Prefetto, Dr.ssa Cinzia Torraco, di  una corona di alloro al Monumento ai caduti, posizionato nel piazzale antistante la Questura.

Alla cerimonia hanno partecipato il Dirigente del Compartimento della Polizia Stradale per l’Abruzzo e Molise, Dr. Paolo Fassari, una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato ed il cappellano della Polizia, Don Carmelo Pagano Le Rose che ha ricordato i caduti con un breve momento di preghiera.

Nella mattinata di ieri il Capo della Polizia – Direttore generale della pubblica sicurezza Prefetto Lamberto Giannini è stato ricevuto a palazzo del Quirinale dal Presidente della Repubblica, accompagnato dai Vice Capi della Polizia, dai Direttori centrali del Dipartimento della pubblica sicurezza e da una rappresentanza del personale.

Successivamente nel piazzale della Scuola, dopo la rassegna dello schieramento e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, il Ministro dell’Interno ha consegnato la medaglia d’oro al merito civile, conferita dal Presidente della Repubblica, alla Bandiera della Polizia di Stato. Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito per il compito svolto dai Questori, Autorità provinciali di pubblica sicurezza preposte al coordinamento tecnico operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica, con la seguente motivazione: “Erede di una prestigiosa tradizione risalente a prima dell’Unificazione d’Italia, la Polizia di Stato, con assoluta fedeltà allo Stato e in difesa della collettività, ha assicurato, da centosessantanove anni, il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica facendosi interprete sul territorio dell’alto magistero affidato alle Autorità provinciali di pubblica sicurezza preposte al coordinamento tecnico operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica. Attraverso le proprie donne e i propri uomini, chiamati a ricoprire questo difficile ed essenziale compito, la Polizia di Stato, nelle fasi anche più drammatiche della storia del Paese, ha contribuito in maniera decisiva alla coesione della Nazione e ha garantito, sin dalla nascita della Repubblica, la tutela delle libertà fondamentali, la salvezza delle Istituzioni democratiche, assicurando altresì i presupposti per il progresso e il benessere collettivo e dei singoli.

L’attribuzione della medaglia d’oro corona un delicato lavoro svolto in un ampio lasso di tempo che ha visto cambiare profondamente le sensibilità ed il contesto sociale e culturale, fino ai nostri giorni caratterizzati dalla necessità di contemperare il pieno esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali previsti dalla nostra Costituzione Repubblicana, con le eccezionali condizioni imposte dalla pandemia.

Cerimonia anche a Chieti. Oggi ricorre il 169° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Anni ricchi di cambiamenti, che vengono ricordati il 10 aprile giorno in cui nel 1981 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la Legge 121 che, come evidenziato dalle parole del Capo della Polizia Prefetto Lamberto Giannini “portava in sé il seme di grandi evoluzioni, ridisegnando una polizia moderna e a forte identità civile”.

Per il secondo anno consecutivo, l’emergenza epidemiologica impone la massima sobrietà nelle celebrazioni. Nella mattinata di ieri il Capo della Polizia – Direttore generale della pubblica sicurezza Prefetto Lamberto Giannini è stato ricevuto a palazzo del Quirinale dal Presidente della Repubblica, accompagnato dai Vice Capi della Polizia, dai Direttori centrali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e da una rappresentanza del personale.

Questa mattina, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese accompagnata dal Capo della Polizia, deporrà una corona d’alloro al Sacrario dei Caduti presso la Scuola Superiore di Polizia, ove, dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, consegnerà la medaglia d’oro al merito civile, conferita dal Presidente della Repubblica, alla Bandiera della Polizia di Stato. Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito per il compito svolto dai Questori, Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza preposte al coordinamento tecnico operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica.

L’attribuzione della medaglia d’oro corona un delicato lavoro svolto in un ampio lasso di tempo che ha visto cambiare profondamente le sensibilità ed il contesto sociale e culturale fino ai nostri giorni caratterizzati dalla necessità di contemperare il pieno esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali previsti dalla nostra Costituzione Repubblicana con le eccezionali condizioni imposte dalla pandemia.

Anche a Chieti la cerimonia celebrativa per il 169° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato si svolgerà, come nel decorso anno, con la sola deposizione della corona d’alloro al cippo dedicato ai caduti presso la Caserma Spinucci, alla presenza del Prefetto e di una ristretta rappresentanza del personale della Questura e delle Specialità della Polizia di Stato operanti nella provincia, nel rispetto del normativa per il contenimento del contagio. Nella circostanza, con una breve preghiera, verranno ricordate le donne e gli uomini della Polizia di Stato che hanno sacrificato la vita nell’adempimento del dovere e che l’hanno persa a causa del COVID.

L’attività della Polizia di Stato nella provincia di Chieti, durante l’ultimo anno, è stata rivolta principalmente alla prevenzione dei reati e alla tutela della sicurezza e della salute dei cittadini, ponendo costante attenzione alle verifiche sul rispetto della normativa per il contrasto alla diffusione del contagio. In particolare le richieste di intervento da parte dei cittadini giunte sulla linea di emergenza 113 sono state 36.381 e numerosi sono stati i servizi di controllo del territorio espletati che hanno portato all’identificazione di 33.362 persone e al controllo di 18.460 veicoli; nell’occasione sono state contestate 7041 infrazioni al Codice della Strada, rilevate 809 violazioni alla normativa sulle misure di contenimento della diffusione del virus e denunciate 29 persone per aver violato l’obbligo di quarantena, mentre gli esercizi pubblici e commerciali controllati sono stati 25.712, di cui 27 sono stati sanzionati per non aver rispettato la stessa normativa.  

Festa della Polizia a Chieti

Di rilievo, altresì, è stata l’attività di polizia giudiziaria che ha portato all’arresto di 117 persone, alla denuncia in stato di libertà di 486 persone nonché al sequestro complessivo di oltre 47 kg di sostanze stupefacenti. Significative le operazioni condotte nei mesi di aprile e luglio dai Commissariati di P.S. di Vasto e Lanciano e dalla Squadra Mobile: la prima, denominata “Repulisti”, ha portato all’arresto di 5 persone ed alla denuncia in stato di libertà di altre 13 persone, per lo più di etnia rom, resisi responsabili in concorso tra loro dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, usura, estorsione, detenzione di armi alterate e detenzione di banconote false, cui è scaturito il sequestro di 200 grammi di cannabinoidi, di una pistola cal. 7,65 alterata e di altre armi, nonché di 4.320 euro in banconote false e di circa 21.000 euro provento di reato. La seconda ha portato all’arresto di 7 persone di etnia rom ed all’obbligo di presentazione alla P.G. per altre 4, resesi responsabili dei reati di rissa e lesioni aggravate a seguito di una spedizione punitiva organizzata per regolare vecchi rancori tra due famiglie. Inoltre particolare attenzione è stata posta al contrasto dei reati contro la persona ed il patrimonio, soprattutto nei confronti degli anziani vittime di truffe e delle fasce deboli, anche vittime di violenza di genere, per cui sono stati operati arresti in flagranza di reato o in esecuzione di provvedimenti cautelari dell’A.G. e applicate diverse misure di divieto di avvicinamento alle parti offese.

Riguardo all’attività di polizia amministrativa e di sicurezza, sono stati rilasciati 2695 permessi di soggiorno ed espulsi 36 stranieri. Sono stati emessi inoltre 91 avvisi orali, 45 fogli di via obbligatorio, 2 sorveglianze speciali, 3 D.A.SPO., nonché diversi ammonimenti per stalking. Infine sul fronte della gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica sono stati disposti 978 servizi di ordine pubblico per altrettante manifestazioni, cui hanno attivamente partecipato anche le altre Forze di Polizia, senza che si verificassero turbative.

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