Un Cioccolatino Storico. “Tra fuoco e parole ritrovate”, storia del culto della Madonna di Pietraquaria e delle sue tradizioni
AVEZZANO- “Sull’inclito monte tra dirute mura antica pittura il tempio adornò. Evviva MariaMaria di Pietraquariala Madre immortaleche tanto ci amò”. Quest’oggi, come avete ben notato, vi abbiamo dato un benvenuto assai diverso dal solito: un benvenuto che, in qualche modo, ci riallaccia ad un momento particolare della vita religiosa e culturale della città di Avezzano ma anche della Marsica. Insomma avete capito bene, oggi vi racconteremo della Madonna di Pietraquaria: si è vero, sono due anni che non si può celebrare in maniera tradizionale questa festa, nonostante ciò la forza e la fiamma della fede che arde nei cuori e nelle anime dei cittadini di Avezzano non verrà mai meno.
Ma com’è nata questa festa così sentita? Ve lo siete mai chiesti? Oggi ve lo spiegheremo. Secondo una leggenda tramandata oralmente, un giovane pastore sordomuto stava tranquillamente pascolando le proprie greggi sul Monte Salviano quando la Madonna gli apparve in tutta la sua bellezza. La Madonna lo guarì dalla sua malattia e lo implorò di riparare la chiesa a lei dedicata che sorgeva proprio sulla Montagna. Il giovane allora lasciò il suo gregge in montagna e scappò giù in paese dal suo parroco per raccontandogli l’accaduto. Ma nella fuga verso il paese, il giovane lasciò la sua mula che venne “rapita in cielo” dalla Madonna e di cui si conservano i calchi dei zoccoli in una cappella lungo la via crucis che sale in montagna.
Questo non fu l’unico miracolo della Madonna di Pietraquaria! Era il 27 aprile del 1779, ad Avezzano e nella Marsica non pioveva da tempo. I fedeli di Avezzano decisero di organizzare una processione che dal centro città arrivasse sino al Monte Salviano, ma un temporale investì la processione a Via Napoli e scongiurò una probabile carestia. Sempre il 27 aprile, ma del 1944 una fitta nebbia impedì agli anglo-americani di bombardare la città di Avezzano, venne gridato al miracolo
Ma per ogni avezzanese e marsicano che si rispetti uno dei simboli di questo culto sono i “Focaracci” che la sera del 26 aprile addobbavano (e speriamo che tornino ad addobbare) ogni angolo di Avezzano. Comunque, sapete come sono nati questi focaracci? Secondo una tradizione, che si perde nel vasto mondo della leggenda, la tradizione dei focaracci è nata a seguito di una discussione tra gli abitanti di Avezzano e quelli di Cese su chi meritasse la protezione dell’icona della Madonna di Pietraquaria. Non trovando accordo tra le due parti si decise di posizionare l’icona della Madonna con lo sguardo girato verso sud in modo che la Vergine Maria scegliesse una delle due parti in lotta. Gli abitanti di Avezzano, allora, decisero di accendere grandi fuochi in tutta la città: la Vergine Maria, incuriosita da questo fatto, si voltò verso Avezzano e ne divenne la Prorettrice. Nel 1978 all’allora vescovo dei Marsi, mons. Biagio Terrinoni proclamo Maria Santissima di Pietraquaria santa patrona della città di Avezzano.
E che la Madonna di Pietraquaria ci protegga sempre.
Un Abbraccio Storico